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Il Futurismo nasce in Italia con il manifesto del 1909 di Martinetti, ma si ramifica presto anche in Russia. Nel manifesto c'è un invito a seguire la modernità, per cui il Futurismo si presenta come l'unica avanguardia positiva e che sottolinea l'importanza dello sviluppo.
Vengono eliminati lo spazio e il tempo assoluto
Il cinema è la novità artistica di questi anni
Si cerca di rappresentare il movimento, che, soprattutto per Boccioni, è quello che rimane impresso nelmemoria - I processi di memorizzazione dall'acquisizione al richiamo - Studi comparati" class="text">la memoria dell'artista, per cui la sua rappresentazione riguarda una dimensione mnemonica e interiorizzata del movimento.
I due temi fondamentali sono quello della donna e quello del cavallo
I colori che usa sono forti, accesi e dai toni provocatori simili a quelli dell'espressionismo
La sua partenza è divisionista, così come quella della maggioranza degli artisti Futuristi. Si nota questo in particolare nell'opera Tre donne, dove la scomposizione della luce è tipicamente divisionista.
La città che sale: i colori in quest'opera sono accesi e ricchi di personalità. Il motivo del cavallo è preponderante, così come il tema del movimento, che viene qui scomposto creando difficoltà nella lettura delle immagini, che sono indefinite. Si nota una fusione tra ricerca dinamica, tipica del Futurismo, e tratti espressionisti, soprattutto nell'uso dei colori.
Materia: quest'opera rappresenta la madre di Boccioni con le mani, che sono il centro focale dell'immagine, che appaiono ingrandite. Le braccia disegnano un cerchio che si conclude nel volto, il quale risulta scomposto cubisticamente. La zona superiore della tela è dominata dal paesaggio urbano, mentre ai lati della ura si trovano un cavallo e un uomo. Quest'opera rappresenta la tipica volontà di esprimere l'emancipazione femminile, in quanto la donna è sì la regina del focolare ma si apre anche al mondo esterno (è infatti seduta su un balcone o comunque vicino ad una finestra da cui si intravede il paesaggio). I colori sono pastosi, forti e brillanti e la colorazione delle mani richiama quella del viso, mentre il resto del corpo è scuro. Nella creazione di Materia si nota il preponderante modello di Cèzanne, soprattutto se si considera Madame Cèzanne nella poltrona rossa, dove il soggetto ha lo stesso impianto, con la stessa circolarità delle braccia. ½ è anche l'influenza di Picasso: considerando l'opera Ritratto di Daniel-Henry Kahnweiler, si notano molte somiglianze, in particolare un'analoga impostazione delle mani (oltre che, ovviamente, i tratti cubisti nella scomposizione del volto). Sempre le mani, ed in particolare l'effetto di distorsione di queste, sembrano avere un precedente iconografico nell'Autoritratto allo specchio di Parmigianino. Alle fonti artistiche si affianca poi l'esperienza quotidiana della realtà urbana, testimoniata dalla presenza dell'inferriata e delle ciminiere.
Si occupa soprattutto del concetto di movimento, affermando che noi percepiamo il movimento come lineare grazie alla velocità con cui si susseguono i fotogrammi di una pellicola. Ricrea l'effetto dei fotogrammi in Dinamismo di un cane al guinzaglio.
Crea opere in cui scompone il movimento e somma queste scomposizioni a linee (definite linee mandamentali) che indicano il percorso della vista dell'artista.
Ha anche lui una partenza divisionista, come si nota nell'opera Elisa ai giardini.
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