biologia |
Anfibi: classe di Vertebrati, animali di piccole dimensioni, che vivono in acqua dolce o in terra, in prossimità di corsi d'acqua.
Il nome si riferisce alla loro duplice modalità di vita, acquatica e terrestre;durante gli stadi larvali vivono obbligatoriamente in acqua respirando per branchie come i Pesci, ma, una volta diventati adulti, vivono sulla terra respirando tramite i polmoni.
Restano comunque vincolati all'ambiente acquatico non solo per la necessità di deporvi le uova e di trascorrervi la vita larvale, ma ne sono in parte dipendenti anche da adulti.
Hanno, infatti, polmoni insufficienti a fornire tutto l'ossigeno di cui abbisognano e debbono integrarlo attraverso la respirazione cutanea. Ma una pelle che può assorbire l'ossigeno dall'aria non è in grado di impedire la perdita d'acqua corporea sotto forma di vapore.
D'altra parte una protezione che impedisse l'evaporazione impedirebbe parimenti il rifornimento di ossigeno.
Tutto ciò ha costretto gli Anfibi a vivere in ambienti costantemente umidi oppure a passare una gran parte della propria esistenza in letargo, sotto terra, nei rari casi di adattamento ad ambienti in prevalenza aridi.
Si suddividono, per la struttura esterna del corpo, in:
Anuri (Rane, rospi, ecc.);
Urodeli (Salamandre, Tritoni, ecc.);
Apodi (Cecilie).
La respirazione è branchiale nelle larve e nelle forme neoteniche, polmonare negli adulti. I polmoni degli Anfibi sono sacciformi e scarsamente con camerati cosicché la superficie respiratoria non è molto ampia; per questa ragione la respirazione polmonare è in parte integrata da quella cutanea. L'efficienza polmonare è limitata dalla conformazione toracica.
La circolazione nelle larve è semplice ed il cuore è diviso in due parti: un atrio e un ventricolo; negli adulti diventa doppia ma incompleta poiché il cuore è diviso in tre cavità: due atri e un ventricolo; in quest'ultimo si ha la miscelazione del sangue arterioso con quello venoso, che erano rimasti separati nei due atri.
Il fatto che i vari organi del corpo ricevano sangue non perfettamente ossigenato comporta una limitazione nell'efficienza del metabolismo e quindi nella produzione di energia disponibile.
Perciò gli Anfibi sono eterotermi, cioè la temperatura corporea varia secondo la temperatura ambiente.
I Rettili sono i primi che riescono a liberarsi del tutto dall'ambiente acquatico.
La conquista della terraferma fu possibile perché l'uovo dei rettili subì una modificazione: la sa dell'amnios.
Membrana delimitante una cavità piena di liquido che circonda l'embrione entro l'uovo e quindi ne permette lo sviluppo, pur essendo le uova deposte in ambiente aereo, come se fossero nell'acqua.
Questa modificazione è considerata uno dei più importanti risultati dell'evoluzione.
La respirazione è sempre polmonare. I polmoni variano la loro complessità da gruppo a gruppo: nei più evoluti cominciano ad assumere l'aspetto spugnoso presente negli Uccelli e nei Mammiferi (polmone parenchimatoso). La superficie respiratoria, in ogni modo, è sufficiente al fabbisogno dell'animale.
La circolazione è doppia e incompleta ed il cuore presenta due atri ed un ventricolo incompletamente sedimentato.
Sono perciò eterotermi ed il loro metabolismo è legato tanto strettamente alla temperatura ambiente (ott. 34°), che, quando questa si abbassa, diminuisce il ritmo delle funzioni vitali, finché sopraggiunge il letargo.
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