biologia |
CLASSE GASTROPODA
CONCHIGLIA
Svolge funzione essenzialmente protettiva e copre in permanenza la massa viscerale. Nella maggior parte dei Gastropoda la conchiglia assume forma elicospirale durante la crescita. Nelle forme primitive la direzione di crescita dell'elicono è perpendicolare all'asse di avvolgimento, per cui la conchiglia rimane ispirale. Nelle altre forme la conchiglia è riconducibile ad un lungo cono avvolto a spirale attorno ad un asse: avvolgimento elicospirale o conospirale.
Una spira completa attorno all'asse è detta giro. I giri possono essere tra loro separati o in contatto lungo linee dette suture. Ogni giro è quindi limitato da 2 suture: la sutura ad adapicale (vicino all'apice) e la sutura abapicale (lontano dall'apice); esse possono essere: lineari, impresse, solcate, canalicolate, ondulate e più o meno inclinate rispetto all'asse. L'avvolgimento può essere tanto stretto che i giri, in contatto o compenetrati lungo la superficie interna, formano un pilastro assiale detto COLUMELLA: in tal caso la conchiglia è imperforata. La columella può essere liscia o può presentare pieghe spirali. Oppure l'elicocono può essere avvolto in modo che: i giri rimangano disgiunti e le pareti interne non si toccano, lasciando così uno spazio detto OMBELICO, in tal caso la conchiglia è perforata. L'ombelico viene definito vero se si estende fino all'apice della spira o falso se appare limitato all'ultimo giro. In molte forme i giri iniziali della conchiglia, PROTOCONCA, si differenziano più o meno spiccatamente dagli altri giri, TELEOCONCA.
FORMA DELLA CONCHIGLIA
Dipende dall'avvolgimento, dalla forma e frequenza dei giri che a loro volta dipendono dall'aumento più o meno rapido del diametro del giro.
ORIENTAMENTO DELLA CONCHIGLIA
La conchiglia di un Gasteropode si orienta con l'asse d'avvolgimento verticale e l'apice in alto, rispetto all'osservatore e la base in basso. L'avvolgimento per un osservatore che si pone di fronte all'apertura è generalmente destro.
ULTIMO GIRO E APERTURA
L'ultimo giro è l'unico con la superficie esterna interamente visibile. Il margine dell'apertura viene definito PERISTOMA che a sua volta viene distinto in: labbro basale, parte del labbro esterno limitata alla regione abapicale; labbro interno, rimanente margine adassiale del peristoma suddiviso in labbro columellare, formato dalla columella e labbro parietale, esteso dalla columella alla sutura.
Quando i margini del labbro interno e del labbro esterno s'incontrano in una curva ininterrotta all'estremità abapicale la conchiglia è detta OLOSTOMA. Quando invece la presenza di un sifone inalante determina una discontinuità più o meno ampia del peristoma la conchiglia viene definita SIFONOSTOMA. L'apertura può prolungarsi in un canale sifonale più o meno lungo, diritto, inclinato o curvato. In alcune forme il labbro esterno e il parietale s'incontrano alla fine della sutura in un angolo acuto che può presentare un solco distinto. Alcune specie presentano sul labbro esterno in posizione adassiale una fessura o seno profondo. Questa fessura si cementa progressivamente durante l'accrescimento lasciando sulla superficie della conchiglia una fascia caratteristica detta SELENIZONA. Nelle forme adulte di alcune specie la fessura si trasforma in un foro o in una serie di orifizi detti TREMATA.
ORNAMENTI
Comprendono linee d'accrescimento più o meno parallele all'asse; ornamenti, elevazioni o depressioni parallele al labbro esterno e alle linee d'accrescimento: comprendono linee, coste, rughe e varici; ornamenti spirali, decorrono lungo i giri parallelamente alla sutura e includono strie, solchi, se depressi e fili, cordoni, nastri, bande, carene, rampe se sporgenti; ornamenti traversi comprendono elementi che attraversano il giro intersecando le suture. Quando coesistono i due tipi di ornamenti essi si intersecano e danno origine a ornamentazione cancellata e nei punti d'intersezione si possono sviluppare tubercoli, granuli o spine.
STRUTTURA DEL GUSCIO
La conchiglia dei Gastropoda viventi è rivestita esternamente da uno strato di conchiolina detto PERIOSTRACO. Il guscio è composto per il 96,6% di carbonato di calcio (aragonite). Nel corso della fossilizzazione l'aragonite viene sostituita da calcite.
Il guscio può presentare vari tipi di struttura:
- madreperlacea
- lamellare incrociata
- fogliacea
- granulare
- prismatica
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