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biologia |
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Vertebrati amnioti,
adatti al volo grazie agli arti anteriori trasformati in ali, per cui solo gli
arti posteriori servono alla deambulazione.
Derivano filogeneticamente da un gruppo di
rettili Ornitischi (con il bacino da uccello),
bipedi;
Il primo fossile che presenta caratteri da
uccello ancora associati a caratteri rettiliani risale al periodo Giurassico.
La loro grande conquista evolutiva
(parallelamente ai Mammiferi), rispetto ai Rettili, è l'acquisizione
dell'omeotermia: sono in grado di mantenere
costante la temperatura del loro corpo indipendentemente dalla temperatura
ambiente.
Ciò è consentito dalla circolazione doppia e completa, determinata dalla formazione di un setto interventricolare completo.
Il cuore risulta diviso in 4 cavità:
due atri e due ventricoli; il sangue venoso e quello arterioso, quindi, non si
mescolano mai. L'arco dell'aorta, emergente dal ventricolo sinistro, è
rivolto verso destra, a differenza di quello dei Mammiferi, rivolto verso sinistra.
L'apparato
respiratorio è caratterizzato da polmoni piccoli e spugnosi
(parenchimatosi), cui sono annesse ampie sacche
aurifere che si espandono in tutto il corpo fino a penetrare nelle
cavità delle ossa (ossa pneumatiche).
Queste, soggette alla compressione dei muscoli del tronco e degli arti, agiscono da ventilatori dei polmoni specie durante il volo.
Alla biforcazione della trachea nei due bronchi si trova un organo speciale, detto siringe (copie la funzione che nell'uomo è svolta dalla laringe), che serve per il canto; contiene pieghe della mucosa che producono la vibrazione ed è munita di una specie di cassa di risonanza.
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