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RELAZIONE LABORATORIO BIOLOGIA
DATI PERSONALI:
TITOLO: utilizzazione del glucosio in una sospensione di cellule di lievito
SCOPO PREMESSA: lo scopo di questa esperienza è quello di misurare la quantità di glucosio consumate nell'unità di tempo dalle cellule di lievito.
La glicolisi è un processo dove, con l'aiuto di enzimi, una molecola di glucosio viene trasformata in due molecole di acido piruvico.
Questo processo è composto da dieci reazioni, ciascuna catalizzata da uno specifico enzima(enzimi della glicolisi = costitutivi); ad una tappa centrale del processo la molecola a 12 atomi di carbonio di spezza e se ne creano due da 6 atomi ciascuna. Dopo la glicolisi avviene la fermentazione quando nell'ambiente non c'è ossigeno.
La fermentazione è il processo al quale le cellule ricorrono quando manca o scarseggia l'ossigeno (anerobiosi) ed anche la principale modalità con cui si procurano l'energia molti microrganismi. Nel corso della fermentazione molecole di glucosio vengono demolite e trasformate in molecole più semplici con liberazione di energia. La fermentazione richiede un complesso di reazioni; la prima parte di questo complesso di reazioni è la glicolisi che si conclude con la formazione di acido piruvico. La glicolisi è un processo dove, con l'aiuto di enzimi, una molecola di glucosio viene trasformata in due molecole di acido piruvico.
Questo processo è composto da dieci reazioni, ciascuna catalizzata da uno specifico enzima(enzimi della glicolisi = costitutivi); ad una tappa centrale del processo la molecola a 12 atomi di carbonio di spezza e se ne creano due da 6 atomi ciascuna. Dopo la glicolisi avviene la fermentazione quando nell'ambiente non c'è ossigeno. L'acido piruvico prodotto dalla glicolisi viene quindi convertito in sostanze diverse a seconda del tipo di fermentazione: per esempio, nella fermentazione alcolica è trasformato in alcol etilico, nella fermentazione lattica in acido lattico. Il processo di fermentazione è tipico di microrganismi come lieviti e altri funghi e batteri e rappresenta il processo energetico più primitivo messo in atto dalle cellule per ricavare energia dalle molecole organiche. Alcuni organismi sono anaerobi facoltativi: per esempio, il lievito di birra Saccaromyces cerevisiae, in condizioni anaerobiche trasforma il succo d'uva in vino, convertendo il glucosio in alcol etilico attraverso la glicolisi e la fermentazione alcolica. Lo stesso lievito, in un ambiente dove sia presente abbondante ossigeno è in grado di condurre vita aerobia effettuando la respirazione cellulare per procurarsi energia attraverso la demolizione del glucosio in anidride carbonica e ossigeno.
MATERIALE REAGENTARIO: beker, provette da centrifuga, provette piccole, micropipette, centrifuga, puntali per micropipette, colorimetro, cuvette, tampone fosfato, lievito di birra, glucosio, acqua distillata, reagente(sistema enzimatico).
PROCEDIMENTO:In un beker abbiamo
solubilizzato
Poi abbiamo numerato 5 provette da centrifuga e vi abbiamo inserito in ciascuna 0,1 ml(100µl) di soluzione di glucosio, che avevamo precedentemente solubilizzato in acqua distillata, con una micropipetta impostata su 100 con l'apposita rotella. Per prelevare dovevamo fermarci al primo blocco, per rilasciare poi al secondo, ponendo attenzione a introdurre la soluzione al centro della provetta.
Sempre con una micropipetta, impostata sullo 040, dovevamo introdurre 0,4 ml di tampone fosfato in tutte le provette.
Successivamente,soltanto nella provetta n°1, abbiamo introdotto con la micropipetta 0,2 ml di soluzione cellulare di lievito e l'abbiamo portata di corsa a centrifugare per due minuti a velocità media.
Nella centrifuga,insieme alla provetta, dovevamo mettere anche un'altra provetta contenente lo stesso volume di liquido affinché la provetta n°1 non si rompesse.
Abbiamo osservato che, nella centrifugazione, le cellule di lievito andavano sul fondo,quindi abbiamo prelevato 0,1 ml della parte liquida e l' abbiamo messo in una provetta più piccola, dandogli il numero 1.
Con le seguenti provette abbiamo seguito la medesima procedura, solo che ogni provetta aveva un tempo di incubazione nel termostato differente.
Infatti, la provetta n°2 doveva stare 2 minuti nel termostato; la provetta n°3 5 minuti; la n°4 10 minuti ed ,infine, la provetta n°5 aveva 15 minuti di incubazione.
Alla
fine avevamo 5 provette piccole contenenti la parte liquida del centrifugato in
cui abbiamo introdotto 1 ml di reagente, sistema enzimatico con GOD(glucosio
ossidasi) e POD(perossidasi), e le abbiamo messe nel
termostato per 10 minuti a
Con il reagente avvenivano due reazioni: la prima tra glucosio e GOD e la seconda tra l'acqua ossigenata, prodotta dalla reazione precedente e l'amminoantipirina (cromogeno):
GOD
POD
L'intensità del colore del complesso colorato in ogni provetta era direttamente proporzionale alla concentrazione di acqua ossigenata e quindi anche al glucosio.
Abbiamo messo il contenuto delle provette in 5 cuvette e in più ne abbiamo preparate altre due. Una con il bianco, che conteneva 1 ml di reagente e 0,1 ml di acqua distillata, e lo standard, contenente 1 ml di reattivo e 0,1 ml di una soluzione a concentrazione nota di glucosio.
Dopo le abbiamo messe nel colorimetro, strumento che misura l'assorbanza, che ne ha misurato l'intensità di colore.
Alla fine abbiamo usato l'apposita formula per calcolare la concentrazione di ogni cuvetta.
TABELLE:
N° |
Assorbanza |
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|
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S |
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Calcoli relativi alla tabella:
concentrazione standard: 100mgdl
Assorbanza campione
Assorbanza standard
C campione= · concentrazione
standard
Cc = · 100 = 956 mg dl
Cc · 100 = 896 mg dl
Cc · 100 = 552 mg dl
CONCLUSIONI:
Come possiamo notare dai calcoli: l'assorbanza, cioè l'intensità di colore, è direttamente proporzionale alla quantità di glucosio.
Questo è dimostrato dal fatto che , per esempio, il lievito della provetta n°5, che è stata nel termostato per più tempo, ha consumato più glucosio; quindi la concentrazione della soluzione finale(n°5),quella nella cuvetta, è minore di tutte le altre che sono state meno tempo in incubazione.
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