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Respirazione cellulare

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Respirazione cellulare


Il processo aerobico tramite il quale le cellule ricavano energia dalle molecole presenti negli alimenti è detto respirazione cellulare. L'equazione riassuntiva della respirazione cellulare indica che le molecole di partenza ossia un atomo di glucosio e 6 atomi di ossigeno si scindono e i loro atomi si aggregano per formare i prodotto che sono 6 molecole di anidride carbonica e 6 molecole d'acqua. In questo processo il glucosio libera energia chimica di legame e le cellule immagazzinano questa energia nei legami dell'ATP. Mediante la respirazione cellulare l'energia contenuta nel glucosio non diventa tutta utilizzabile. Quando bruciamo il glucosio in laboratorio si libera il 100% della sua energia, con la respirazione cellulare invece si accumula solo il 40% della sua energia e gran parte della restante è trasformata in calore, la resa è comunque buona. La respirazione cellulare demolisce il glucosio in diverse tappe e ricava energia grazie al fatto che gli elettroni cambiano disposizione ogni qual volta si rompono dei legami e se ne formano di nuovi. Gli elettroni passano attraverso una serie di reazione che liberano energia; a ogni tappa della sequenza gli elettroni si trovano inizialmente in una molecola in cui hanno più energia e vanno a finire in una molecola dove hanno meno energia. Le reazioni liberano energia in piccole quantità e le cellule immagazzinano parte di questa energia sotto forma di ATP. Il glucosio perde atomi di idrogeno mentre si trasforma in anidride carbonica, contemporaneamente l'ossigeno acquista atomi di idrogeno formando molecole d'acqua. Questi spostamenti di atomi di idrogeno corrispondono a spostamenti di elettroni e l'ossigeno nella respirazione cellulare svolge la funzione di accettare finale di elettroni in quanto i suoi atomi hanno una forte tendenza a prelevare elettroni da altri atomi; come risultato finale gli elettroni tolti dalla molecola di glucosio vanno a finire nella molecola d'acqua. Il movimento di elettroni da una molecola all'altra corrisponde ad una reazione REDOX: il glucosio perde elettroni e l'ossigeno li acquista. Tre molecole che hanno un ruolo fondamentale in questa reazione sono un enzima detto deidrogenasi e un coenzima chiamato NAD+ (nicotinammide adenina dinucleotide) che è una molecola organica che le cellule ricavano da una vitamina di tipo b chiamata niacina e viene utilizzata per trasportare elettroni nella reazione REDOX. Con l'aiuto della deidrogenasi il NAD+ è in grado di rimuovere atomi di idrogeno insieme ai loro elettroni e acquistandoli si riduce. Quando l'enzima deidrogenasi toglie due atomi di idrogeno vi è la rimozione di due protoni e di due elettroni. Il NAD+ acquista due elettroni e uno ione H+ diventando NADH, mentre l'altro H+ finisce nella soluzione interna alla cellula. Gli elettroni acquistati dal NAD+ per formare NADH trasportano l'energia che la cellula ha guadagnato e che può alla fine utilizzare. La terza molecola importane è il FAD (flavin adenina dinucleotide) anch'esso un coenzima che deriva da una vitamina di tipo b che è la riboflavina; serve anche questo come trasportatore di elettroni e a differenza del NAD+ lega integralmente i due atomi di idrogeno diventando FADH2. questi due coenzimi trattengono temporaneamente molecole ad elevato quantitativo energetico e sono pertanto riserve di energia transitorie. Una volta ridotto il NADH cede il suo carico ad un trasportatore di elettroni, diventa nuovamente NAD+ e viene riciclato. Questa reazione da inizio ad un processo a cascata in cui gli elettroni scendono lungo una serie di trasportatori di elettroni via via posti a livelli energetici più bassi. La prima molecola della serie si ossida quando la successiva si riduce e così via fino all'ossigeno che è l'ultima molecola della catena. Ciò che fa muovere gli elettroni è il fatto che ogni trasportatore ha un'affinità maggiore per gli elettroni di quanta ne abbia la molecola precedente. A ognuna delle tappe del processo si liberano quantità abbastanza piccole di energia che possono essere utilizzate dalla cellula. Con il nome di catene di trasporto di elettroni questi gruppi di molecole sono inseriti nelle membrane dei mitocondri. Passando lungo queste catene gli elettroni cedono energia e questa energia viene usata per formare ATP. Nella respirazione cellulare la maggior parte dell'energia usata per sintetizzare ATP proviene da questa discesa degli elettroni. Le cellule assemblano ATP per fosforilazione, ossia aggiungendo un gruppo fosfato all'ADP. Una cellula ha due modi per compiere questa reazione: la chemiosmosi e la fosforilazione a livello di substrato.



  • Nel 1978 Mitchell fu insignito del premio nobel per aver sviluppato la teoria della chemiosmosi. La teoria di Mitchell spiega in che modo le cellule utilizzino l'energia potenziale dei gradienti di concentrazione per formare ATP. Un gradiente di concentrazione di un soluto immagazzina l'energia che deriva dalla tendenza delle molecole di soluto a diffondere da una regione in cui sono più concentrate ad una in cui sono meno concentrate. Questa teoria prende in considerazione le membrane e in particolare l'azione dell'enzima ATP-sintetasi, un complesso proteico che si trova all'interno delle membrane. Sempre nella membrana è presente la catena di trasporto di elettroni che serve a liberare gradualmente energia. Questa energia serve a far passare ioni H+ dalla matrice mitocondriale allo spazio tra le due membrane del mitocondrio, qui si concentra gran parte dell'energia per l'elevata concentrazione di ioni H+. nella membrana interna del mitocondrio c'è un complesso proteico, ATP-sintetasi, che possiede una canale al suo interno per far rientrare gli ioni H+ insieme all'energia a loro associata dallo spazio fra le membrane nella matrice. Questa energia serve a far unire un gruppo fosfato all'ADP che diventa così ATP. È il metodo più comune.
  • La fosforilazione a livello di substrato è molto più semplice della chemiosmosi e non coinvolge la membrana. Un enzima trasferisce un gruppo fosfato da una molecola organica di substrato all'ADP. Il substrato può essere una delle sostanze che si generano durante la respirazione cellulare. I prodotti della reazione sono una nuova molecola organica e una molecola di ATP. Contribuisce solo in piccola parte alla produzione di ATP nella cellula.

I tre stadi della respirazione cellulare: Il processo si può dividere in tre stadi: glicolisi, ciclo di Krebs e catena di trasporto degli elettroni. I primi due stadi sono processi che liberano energia demolendo il glucosio e le altre sostanze organiche combustibili. La glicolisi avviene nel citoplasma della cellula  e con questa tappa il glucosio si scinde in due molecole di acido piruvico. Il ciclo di Krebs avviene all'interno dei mitocondri e completa la scissione del glucosio componendo un derivato dell'acido piruvico in anidride carbonica. Durante la glicolisi e il ciclo di Krebs la cellula produce una piccola quantità di ATP e hanno come funzione principale quella di rifornire di elettroni il terzo stadio. Il terzo stadio avviene nelle creste mitocondriale e ha il compito di produrre ATP tramite chemiosmosi.

  • Glicolisi: Consiste nella trasformazione di una molecola di glucosio in due molecole di acido piruvico. Vengono prodotte due molecole di ATP mediante fosforilazione e due molecole di NADH. Si compone di 9 tappe suddivise in fase di preparazione nelle quali si consuma energia, e un'altra fase in cui si libera energia. Le prime 4 fasi prevedono il consumo di 2 molecole di ATP e alla fine di queste 4 fasi si produce il gliceraldeide 3-fosfato. Dalla 5 alla 9 tappa si producono 4 molecole di ATP, 2 molecole di NADH e 2 molecole di acqua e due molecole di acido piruvico. In termini energetici però la glicolisi produce 2 molecole di ATP e 2 molecole di NADH. Le prime 4 tappe sono in salita perché c'è consumo di energia, le tappe dell'ultima fase sono in discesa perché si produce energia.
  • Le molecole di acido piruvico prima di entrare nel mitocondrio si trasformano in acetilcoenzima A. l'acido piruvico perde un atomo di carbonio e il carbonio che rimane si lega al coenzima A. in tutto questo si allontanano una molecola di anidride carbonica e una molecola di NADH. Tutta questa è una fase preparatoria che avviene nel citoplasma. Il ciclo di Krebs è fatto di 5 reazioni ed è un processo ciclico che si svolge nella matrice mitocondriale interna.. Quando l'acetilcoenzima A entra nel mitocondrio viene privato del coenzima A e viene legato all'acido ossalacetico (si genera acido citrico a 6 atomi di carbonio). A questa reazione ne seguono altre 4 nel corso delle quali viene rigenerato l'acido ossalacetico, vengono prodotte 6 molecole di NADH, 2 molecole di ATP e 2 molecole di FADH2. Si liberano anche 4 molecole di anidride carbonica.
  • Catena di trasporto degli elettroni: si svolge sulla membrana mitocondriale interna. Le molecole di NADH e FADH2 si trovano sulla membrana. Ogni molecola di NADH ossidandosi cede due elettroni al complesso proteico NADH-Q reduttasi. In questo complesso proteico ci sono due trasportatori di elettroni e man mano che passano scendono di livello liberando gradualmente energia. Questi elettroni vanno a un trasportatore della membrana chiamato ubichinone, da questo gli elettroni passano a un altro complesso chiamato citocromo reduttasi, vanno ad un altro trasportatore esterno chiamato citocromo c e poi vanno a un complesso proteico chiamato citocromo ossidasi. Alla fine di questi passaggi i due elettroni si attaccano a un atomo di ossigeno formando acqua. L'energia che i due elettroni hanno liberato passando da un trasportatore all'altro serve per pompare H+ dalla matrice verso lo spazio tra le membrane (trasporto attivo). Nello spazio tra le membrane si accumula molta energia perché ne viene usata solo una piccola parte per spostare gli ioni H+ contro gradiente di concentrazione. Questi H+ per trasporto passivo tendono ad entrare nella matrice e lo fanno attraverso un canale all'interno di un complesso proteico chiamato ATP-sintetasi. Con gli ioni c'è anche energia che l'ATP sintetasi trasforma in ATP. Al termine di questo processo si sono prodotte circa 10 molecole di acqua che con le 2 prodotte dalla glicolisi fanno 12; il prodotto finale delle respirazione sono però 6 molecole di acqua perché 6 molecole vengono utilizzate durante le reazioni. Ogni NADH produce un equivalente energetico pari a 3 ATP mentre il FADH2 produce solo 2 ATP per molecola. Questo perché il FADH2 cede elettroni a un complesso proteico che contiene al suo interno solo un trasportatore di elettroni che si trova vicino al NADH-Q reduttasi e che si chiama succinato-Q reduttasi dopo di che il processo è identico a quello che fanno gli elettroni ceduti dal NADH. Il FADH2 quindi salta un trasportatore e la liberazione di energia è meno graduale con una conseguente perdita maggiore di energia. Questa minima perdita provoca la produzione alla fine del processo di un ATP in meno. Alla fine di tutte e tre le fasi della respirazione per ogni molecola di glucosio si producono in linea di massima 36 ATP.

Respirazione anaerobica: Alcuni esseri viventi, come i lieviti, sono in grado di scegliere per la respirazione cellulare quella aerobica e quella anaerobica. Di preferenza utilizzano quella aerobica che gli consente di produrre 36 molecole di ATP per ogni molecola di glucosio, ma in mancanza di ossigeno possono utilizzate la respirazione anaerobica che gli consente di produrre 2 ATP per ogni molecola di glucosio. Vi sono due tipi di respirazione anaerobica: la fermentazione alcolica e la fermentazione lattica. Nella fermentazione alcolica avviene la glicolisi con un guadagno di due molecole di ATP  trasformando il glucosio in acido piruvico e riducendo il NAD+ in NADH. Per poter svolgere questo processo le cellule devono poter rinnovare le loro scorte di NAD+ per poter ripetere il processo. I lieviti e alcuni batteri sono in grado di risolvere questo problema trasformando l'acido piruvico in anidride carbonica e etanolo.

Nella fermentazione lattica per ossidazione del NADH durante la glicolisi si produce acido lattico invece che etanolo. La quantità di ATP prodotta è uguale a quella della fermentazione alcolica con la differenza che non si libera anidride carbonica. Anche le cellule muscolari dell'uomo possono produrre ATP per fermentazione lattica in carenza di ossigeno. Molti batteri che vivono nelle profondità del suolo sono anaerobi obbligati in quanto per loro l'ossigeno è un veleno; i lieviti e molti altri batteri invece sono anaerobi facoltativi perché possono attuare entrambi i processi di respirazione a seconda della presenza o meno dell'ossigeno.

Le sostanze che servono ad alimentare la respirazione cellulare aerobica vengono assunte mangiando grazie all'assunzione di polisaccaridi, grassi, proteine, il tutto con lo scopo di produrre ATP. Ma il nostro organismo è anche in grado attraverso la biosintesi di produrre polisaccaridi, grassi e proteine utilizzando l'ATP.




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