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chimica |
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ARGENTO
CENNI STORICI
I gioielli in argento più antichi ritrovati risalgono al IV millennio a.c. ; nell'antichità era utilizzato da alcuni popoli per la fabbricazione di oggetti ornamentali e di monete. Gli alchimisti chiamarono l'argento Luna o Diana, in onore della dea della luna, e gli attribuirono il simbolo della luna crescente.
In passato ebbero particolare importanza le miniere snole, sfruttate dai fenici, dai cartaginesi e dagli arabi, in età medievale l'attenzione si spostò nei giacimenti dell'Europa centrale; a quei tempi l'argento aveva lo stesso valore dell'oro, il crollo del prezzo avvenne con la scoperta dell'america e la successiva massiccia importazione dal Messico e dal Perù.
ASPETTO GENERALE & VARIETÀ
L'argento è un elemento
metallico bianco e lucente con numero atomico 47, appartenente agli elementi di
transizione della tavola periodica.
Tra le numerose varietà di argento ricordiamo la cerargirite (detta anche argento cloruro o luna cornea), la pirargirite, la silvanite e l'argentite. Il metallo può inoltre essere ottenuto come sottoprodotto della lavorazione di minerali di piombo, rame e zinco. Quasi tutto l'argento prodotto in Europa deriva dalla lavorazione del solfuro di piombo o galena.
PROPRIETÀ
L'argento è un ottimo conduttore di elettricità e, fatta eccezione per l'oro, è il più duttile e malleabile dei metalli, inoltre la sua durezza è superiore a quella dell'oro ma inferiore a quella del rame. Fonde a circa 962 °C, bolle a 2212 °C e peso atomico 107,868.
Per quanto riguarda il comportamento chimico l'argento presenta scarsa reattività; è insolubile negli acidi diluiti ma si scioglie facilmente in acido nitrico o solforico concentrati; a temperatura ambiente non reagisce con l'ossigeno e con l'acqua. Non si ossida se esposto all'aria ma viene facilmente attaccato dallo zolfo e dai solfuri presenti in piccole quantità nell'atmosfera. Il caratteristico annerimento è dovuto alla formazione di solfuro di argento sulla superficie del metallo.
SIMBOLO CHIMICO |
Ag |
CLASSE MINERALOGICA |
Elemento nativo |
GRUPPO |
Monometrico |
SISTEMA |
Cubico |
ABITO |
Cubico, ottaedrico o dodecaedrico quando si presenta singolo; spesso si presenta in masse, fili intrecciati, incrostazioni, lamelle, rivestimenti e pepite. |
DUREZZA |
|
PESO SPECIFICO |
9,6-l2 |
INDICE DI RIFRAZIONE |
n=0,18 (monorifrangente) |
COLORE |
Bianco argentato, tendente a diventare dal giallastro al nero in superficie. |
LUCENTEZZA |
Metallica |
TRASPARENZA |
Opaco |
SFALDATURA |
Assente |
STRISCIO |
Polvere bianco argento |
FRATTURA |
Frastagliata |
PLECROISMO |
assente |
DOVE TROVARLO
L'argento è piuttosto abbondante in natura, ma si trova spesso combinato con altri elementi e quasi mai allo stato puro, infatti si trova spesso insieme all'oro e può essere recuperato in quantità considerevoli durante l'estrazione e la lavorazione di quest'ultimo. Combinato con altri elementi, in particolare con lo zolfo, è presente in varie rocce e numerosi minerali. I più ricchi giacimenti d'argento si trovano in Perù, Norvegia, Messico, Canada, Stati Uniti e Australia; i giacimenti europei più famosi si trovano in Russia e Germania.
PROCESSI DI LAVORAZIONE
Nel
processo di estrazione i minerali di argento vengono portati ad alte
temperature in opportune fornaci in modo da trasformare i solfuri in solfati;
da questi composti l'argento
metallico viene prelevato per precipitazione chimica. Quando l'argento si
presenta combinato con minerali argentiferi quali piombo, zinco e rame, vengono
utilizzati diversi processi metallurgici per estrarlo. Nel processo di amalgamazione ai minerali triturati
viene aggiunto un piccolo quantitativo di mercurio liquido, che forma con
l'argento un particolare tipo di amalgama; questo materiale viene separato dai
residui, quindi distillato in modo da fornire, al termine del processo, argento
puro. Nei metodi di lisciviazione l'argento
viene sciolto in una soluzione di un sale (cianuro di sodio), quindi viene
fatto precipitare portando la soluzione a contatto con zinco o alluminio
metallici. L'argento impuro prodotto per via metallurgica viene raffinato per
mezzo di metodi elettrolitici oppure per coppellazione,
un processo mediante il quale le eventuali impurezze vengono rimosse per
vaporizzazione o assorbimento.
UTILIZZI
Molto noto è l'uso
dell'argento in gioielleria, nella produzione di stoviglie, di vasellame, e nel
conio di monete. L'argento più pregiato, utilizzato in generale per
l'argenteria, è costituito al 92% da metallo puro e dal 7,5% da ram. Per le
applicazioni nel settore industriale vengono invece utilizzate più spesso leghe
di argento che presentano buone proprietà meccaniche di durezza e resistenza
all'usura. L'argento trovava vasti impieghi nella produzione di specchi e nella
fabbricazione di coperture per lastre di vetro, ma in questi campi è ormai
stato quasi completamente sostituito dall'alluminio. Attualmente grandi
quantità del metallo vengono utilizzate nella produzione di componenti
elettronici o di circuiti elettrici. Inoltre soluzioni diluite di nitrato di
argento vengono usate in medicina come antisettici e battericidi. I Sali di
alogenuri di argento, cioè bromuro, cloruro e ioduro di argento, che si
scuriscono se esposti alla luce, vengono utilizzati nella preparazione delle
emulsioni per le pellicole fotografiche.
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