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Gli AGENTI SCHERMANTI
Cosa sono?
Le sostanze mascheranti sono utilizzate dagli atleti allo scopo di "mascherare" la presenza di sostanze dopanti nelle urine e nel sangue. Permettono di assumere dosi elevate di molecole vietate senza che possano essere riscontrabili con esami di laboratorio. All'interno di questa famiglia di sostanze possiamo trovare farmaci come il Bromatan, Epitestosterone e Probenecid ma anche diuretici in genere (pochi infatti sospetterebbero che una classe di farmaci relativamente innocua come quella dei diuretici possa trovare applicazioni al di fuori dell'ambito terapeutico come tra breve illustreremo) . Questi sono i principali farmaci, vediamo piu in dettaglio in cosa consistono .
Il gruppo dei diuretici
I
diuretici sono sostanze che attraverso diversi meccanismi d'azione sulle
cellule renali determinano un aumento della velocità del flusso urinario
favorendo l'eliminazione di acqua e di soluti dall'organismo.
I più noti prodotti farmaceutici a base di diuretici sono: aldactone, aldactazide, esidrex, fluss 40, igroton, kanrenol, lasix, luvion, moduretic, millibar, natrilix, pressural, spiridazide, spirofur, zaroxolyn.
Le applicazioni terapeutiche dei diuretici vanno dalla riduzione degli edemi
(vale a dire dell'eccessivo accumulo di fluidi che si può formare in
qualsiasi organo o tessuto quando l'acqua che normalmente trasuda a livello
capillare, per effetto della pressione con la quale il sangue circola
nell'organismo, non viene regolarmente compensata dal riassorbimento dell'acqua
stessa da parte cellula - STRUTTURA DELLE CELLULE EUCARIOTE" class="text">delle cellule), al trattamento dell'ipertensione arteriosa e
dell'insufficienza cardiaca congestizia (la perdita
di fluidi determina l'abbassamento della pressione arteriosa e, quindi, la
riduzione del carico di lavoro per il cuore), dell'insufficienza renale con
ritenzione idrica, del glaucoma.
Oltre che per le citate applicazioni terapeutiche, tuttavia, i diuretici sono
anche diffusamente utilizzati, nello sport e non solo, per finalità che
di terapeutico non hanno nulla.
Secondo le statistiche divulgate dal Comitato Internazionale Olimpico (CIO) -
che ha incluso questi farmaci nella lista delle sostanze proibite sin dai
giochi olimpici invernali di Calgary del 1988 - i diuretici sono, assieme agli
anabolizzanti, agli stimolanti e agli analgesici-narcotici,
tra le sostanze più frequentemente ritrovate nelle urine di atleti
sottoposti al controllo antidoping. Nel corso degli ultimi Giochi Olimpici di
Sydney, ad esempio, ben tre atleti della federazione bulgara di sollevamento
pesi furono trovati positivi per furosemide su un
totale di 8 casi di positività al doping tra i quasi 2000 atleti
controllati.
Mentre per la maggior parte delle altre sostanze dopanti
l'obbiettivo dell'atleta è quello di ottenere un miglioramento della
prestazione sportiva, nel caso dei diuretici gli scopi possono essere diversi.
In generale, lo scopo prevalente è quello di realizzare un rapido e
significativo (dell'ordine del 2-4%) decremento di peso in conseguenza della
perdita di fluidi. L'utilità è evidente in quelle discipline
sportive che prevedono una suddivisione in categorie di peso come la boxe, le
arti marziali in genere, il canottaggio, l'ippica (ovviamente per i fantini).
L'atleta può in tal modo partecipare ad una competizione agonistica
dalla quale sarebbe altrimenti escluso (con una possibile ingente perdita
economica), oppure rientrare in una categoria di peso inferiore pur mantenendo
la potenza muscolare e quindi gareggiare in una condizione di
superiorità fisica rispetto agli altri atleti. Ricordiamo però
che i controlli relativi ai diuretici si svolgono sia durante le gare sia «on
the spot». In teoria, la perdita di peso dovrebbe permettere all'atleta un
miglioramento della performance in tutti quegli sport nei quali la prestazione
può essere influenzata dal peso (corsa, salto,ecc.) dal momento che, a
parità di potenza muscolare, è minore il peso da spostare. In
realtà sembra che le cose non stiano proprio così.
La perdita di liquidi, che tra l'altro viene a sommarsi a quella indotta
naturalmente dall'attività fisica, comporta da un lato una maggiore
difficoltà di portare nutrimento ai muscoli (in conseguenza della
diminuzione della pressione arteriosa) e dall'altro una più difficile
termoregolazione, vale a dire il processo responsabile della regolazione della
temperatura corporea, a causa della minore efficienza della sudorazione.
Un'altra possibile applicazione dei diuretici nello sport è quella di
mascherare altre forme di doping farmacologico. Dal
momento che i controlli antidoping sono effettuati sulle urine, un atleta dopato può trarre notevole vantaggio dall'uso di
diuretici sia per accorciare i tempi di eliminazione delle sostanze dopanti dall'organismo, sia per diluire le urine stesse
abbassando la concentrazione urinaria delle sostanze illecitamente assunte ed
arrivando, per così dire, "pulito" al momento del prelievo del campione.
Tutt'altro che rara è la somministrazione di
diuretici ad atleti trattati con steroidi. In questo caso, tuttavia,
l'obbiettivo non è solo quello di mascherare il doping, ma anche di
contrastare la ritenzione idrica che si produce come effetto collaterale della
somministrazione di steroidi.
Purtroppo queste forme di uso illecito di diuretici non sono limitate soltanto
allo sport professionistico. Anche tra gli atleti dilettanti e gli sportivi
amatoriali, dove tra l'altro le forme di controllo sono praticamente
inesistenti, l'abuso di diuretici è piuttosto esteso.
Non solo. ½ sono segnalazioni, e questo è l'aspetto insieme più
triste e allarmante, dell'uso dei diuretici tra i praticanti il culturismo ed
il fitness, nonché tra i più assidui ed accaniti frequentatori di
discoteche. Lo scopo è in questo caso puramente estetico: ottenere un
"fisico più tirato", mettere in evidenza la muscolatura, rientrare nei
canoni fisici "giusti" al di fuori dei quali non è nemmeno pensabile
frequentare certi ambienti.
Il Probenecid
Il probenecid è soprattutto una sostanza a proprietà uricosuriche, favorisce cioè l'eliminazione di acido urico nelle urine. E' utilizzato in numerose patologie, tra cui l'iperuricemia (aumento della concentrazione di acido urico nel sangue) da disfunzioni metaboliche. Le proprietà mascheranti del probenecid riguardano la capacità di questo composto di favorire la maggiore eliminazione urinaria di alcuni analgesici e dei ketosteroidi, sostanze spesso utilizzate a scopo di doping. La precoce e rapida eliminazione urinaria di tali composti ne preclude la rilevazione ematica e/o urinaria da parte di controlli ufficiali a fine gara. Il probenecid ed i diuretici sono sostanze vietate dal codice antidoping del movimento olimpico.
Prima di parlare dei prossimi due farmaci schermanti è necessario fare una piccola digressione per comprendere quanto sta prima di essi, o meglio, a cosa va applicato il loro principio attivo.
Esiste una categoria di sostanze dopanti costituita da tutti gli steroidi di
anabolizzanti. In
questa categoria (più tecnicamente steroidi di anabolizzanti androgeni)
sono compresi il testosterone e altre molecole a esso affini per struttura
chimica ed effetti, tra le quali le più usate a scopo di doping sono l'oxandrolone e il nandrolone. Il
testosterone presenta notevoli effetti ipertrofizzanti
sulla massa muscolare, ipertrofia che, comunque, si verifica soprattutto quando
al farmaco viene associata una dieta iperproteica e un congruo allenamento.
Ovviamente, con la massa aumenta anche la forza muscolare. Va segnalato che
l'utilizzo di questa sostanza non è dedicato esclusivamente agli sport
di potenza, poiché la capacità di consentire un recupero in tempi
più rapidi, unita al potenziale effetto stimolante sulla sintesi dell'eritropoietina e quindi dei globuli rossi, la rendono
"appetibile" anche negli sport di resistenza come il ciclismo. Queste sostanze
creano fondamentalmente uno scompenso nel rapporto di testosterone/epitestosterone, facilmente riscontrabile negli esami prima
di ogni gara. Nel tentativo di evitare il riscontro di positività a
queste sostanze vengono quindi utilizzate sostanze che cercano di riportare
questo rapporto alla normalità. A seguire abbiamo le due più
importanti.
Il Bromatan
Tale sostanza (considerata un pericoloso cocktail di anabolizzanti, stimolanti e mascheranti dell'assunzione di ormoni androgeni) fu prodotta per la prima volta dagli specialisti farmacologi dell'esercito russo durante la II Guerra Mondiale per ottenere un aumento della resistenza allo sforzo fisico dei soldati. Il Bromantan fu a lungo utilizzato dagli atleti dell'Unione Sovietica negli anni '80. Caratteristica di questo prodotto è avere effetti anabolizzanti e mascheranti sull'escrezione urinaria dei metaboliti degli steroidi androgeni, tanto da interferire sul rapporto testosterone/epitestosterone, parametro di notevole rilievo nella valutazione urinaria dell'eventuale assunzione di anabolizzanti.
L'Epitestosterone
Questo metodo di sofisticazione consiste nell'associare al testosterone l'epitestosterone oppure un diuretico. All'antidoping il
riconoscimento viene effettuato sulle urine, misurando la quantità di
testosterone immodificato e quelle di un suo metabolita, l'epitestosterone.
Quando la quantità di testosterone è più di sei volte
superiore a quella di epitestosterone, vi è
sicuramente stata un'assunzione di testosterone esogeno e l'atleta viene
considerato positivo. Chiaramente, la somministrazione congiunta di
testosterone (T) ed epitestosterone (E) aveva proprio
come obiettivo quello di evitare che il rapporto T/E fosse superiore a 6. Per
superare tale possibile sofisticazione, la commissione medica del Cio ha stabilito che, se un campione di urina mostra una
concentrazione di epitestosterone superiore a 200 ng/ml, deve essere considerato positivo.
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