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LA CLASSIFICAZIONE DELLE RISORSE
Con il termine risorse intendiamo qualsiasi cosa sia necessaria o utile per soddisfare i bisogni dell'umanità. Le risorse di distinguono in rinnovabili e non rinnovabili. Le risorse rinnovabile non si consumano con l'uso: aria, acqua, luce solare, energia geotermica, terreno agricolo, foreste, risorse ittiche. Tali risorse sono dette rinnovabili in quanto il sistema terra e' in grado di rigenerare, in tempi non brevi, fino all'infinito alcune risorse. Le risorse non rinnovabili sono quelle di cui esiste una disponibilità finita sulla terra: petrolio. In relazione alle risorse, il termine stock è inteso come l'insieme di tutti i materiali e le forme d'energia presenti sulla terra, mentre con il termine riserve, s'intendono le risorse effettivamente disponibili e quindi utilizzabili in un certo momento.
LE RISORSE RINNOVABILI
La risorsa aria
La composizione chimica dell'atmosfera, che nel passato ha subito lenti cambiamenti, in concomitanza allo sviluppo del settore industriale e agricolo, negli ultimi due secoli, ha subito cambiamenti molto più' veloci. La causa principale di questo fenomeno va ricercata nel massiccio ricorso ai combustibili fossili per la produzione d'energia. Le principali fonti d'inquinamento dell'aria sono:
Pulviscolo - può essere diverso in base alla fabbrica di provenienza
Gas di scarico - anidride carbonica, ossido di carbonio, ossido di zolfo
Pulviscolo radioattivo - può provenire dalle centrali nucleari e dai test nucleari.
Queste fonti d'inquinamento disperdendosi nelle masse d'aria, generalmente non si ritrovano nei luoghi d'emissione ma in luoghi diversi in quanto trasportati dalle masse d'aria. Altri grave conseguenze dell'inquinamento atmosferico sono le piogge acide, le quali hanno un pH molto più basso al normale. I principali danni che si vendono a determinate con l'inquinamento dell'aria sono:
- la distruzione del fitoplacton lacustre, con conseguenti morie di pesci;
- gravi sono i danni arrecati ai monumento e agli edifici storici;
- forte degrado delle aree urbane per la qualità dell'aria.
La risorsa clima
Per risorsa clima ci riferiamo alla circolazione delle masse d'aria che interessano tutto il pianeta. I cambiamenti climatici, oggi, sono divenuti più veloci rispetto al passato a causa dell'intervento dell'uomo. Questi ripetuti interventi hanno determinato un aumento della temperatura della terra. Uno dei fenomeni che porterebbe ad un graduale innalzamento della temperatura media del nostro pianeta e' il noto effetto serra. La pericolosità del fenomeno nasce dal fatto che attualmente sono in forte aumento alcuni gas-serra, in particolare l'anidride carbonica e di conseguenza aumenta anche la quota d'energia solare che viene trattenuta nella troposfera. Un'altra grave forma d'inquinamento dell'aria e' quella nota come buco nell'ozono. Il fenomeno consiste in una riduzione del quantitativo d'ozono presente della stratosfera, che esercita l'importante funzione di filtrare la radiazione ultravioletta. Come sappiamo i principali responsabili della distribuzione dell'ozono stratosferico sono i elementi chimici noti come CFC (clorofluorocarburi) usati nei circuiti refrigeranti di frigoriferi e condizionatori e come propellenti per le bombolette spray.
La risorsa suolo
Come sappiamo il suolo e' quel sottile strato di terra che ricopre gran parte delle terre emerse. Esso svolge un ruolo insostituibile nell'ecosistema terreste in quanto su di esso si basa tutta l'agricoltura che e' fondamentale per la nostra sopravvivenza. Il suolo può essere considerato una risorsa rinnovabile , anche se questa rinnovabilità e' comunque limitata perché i tempi di formazione dei suoli sono lunghi in rapporto alla dimensione umana. Una prima forma di degrado dei suoli e' il cedimento, ovvero la progressiva compattezza del terreno. Le cause di tale degrado sono l'impiego di mezzi agricoli troppo pesanti ; l'uso di sistemi di irrigazioni sbagliati; l'eccessivo calpestio degli animali. Altre forme di deterioramento del suolo sono l'idromorfia (eccesso di acqua), l'alcalinizzazione (aumento del pH negli strati superficiali), e la salinizzazione. Infine, particolarmente grave e il fenomeno dell'inquinamento del suolo, derivante dall'immissione del suolo di sostanze di rifiuto.
Le risorse forestali
Attualmente le foreste naturali ricoprono una superficie pari ad una quarto della superficie complessiva dei continenti. Le foreste naturali possono essere suddivise in due categorie :
quelle tropicali, con climi caldo-umidi e quelle boreali con clima continentale freddo. Le foreste tropicali possono essere distinte in foreste pluviali (tipiche della fascia equatoriale) e foreste semipluviali (si collocano delle fasce subequatoriali). Le foreste tropicali sono attualmente sottoposte a un processo di deforestazione che si sviluppa con una ritmo insostenibile. Principale causa di questo degrado e' la pressione demografica, che costringe l'uomo a tagliare la foresta per recuperare terreno agricolo e per procurarsi legna da ardere.
Le foreste boreali, presenti in Canada e ex Russia, presentano una situazione meno critica rispetto alle tropicali, perché lo sfruttamento del legno avviene in maniera controllata grazie ad una sapiente politica di rimboschimento.
Anche per le foreste temperate, che sono in minima parte possono essere definite naturali in quanto oggetto di sfruttamento industriale, subiscono operazioni di rimboschimento. La risorsa forestale corre i suoi maggiori pericoli nella fascia tropicale e proprio in questo senso degli organismi internazionali, tra cui la FAO, finanziano progetti di riforestazione in tale fascia.
L'energia
Oggi l'uomo può disporre di una vasta gamma di fonti energetiche. Le fonti primarie sono quelle che forniscono direttamente energia, come i combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale), i combustibili non fossili (elementi chimici radioattivi), e le fonti di energia rinnovabili (energia idraulica, solare, eolica). Le fonti secondarie, quali l'elettricità, che sono prodotte dalla trasformazione delle fonti primarie, sono utili per disporre di energia lontano dalla fonte. Ciascuna fonte di energia presenta svantaggi e vantaggi : prezzo, abbondanza, durata delle risorse. Ogni stato, ricorre in misura variabile alle diverse fonti energetiche. Quasi meta' dell'energia consumata viene trasformata in energia elettrica in quanto e' l'unico vettore energetico attualmente utilizzato.
IL MERCATO DELL'ENERGIA
Attualmente, solo pochi paesi conservano un certo grado di autosufficienza energetica, riuscendo ad esportare il surplus della propria produzione : ex URSS, gran Bretagna, Canada e Cina. Tutti gli altri paese, in misura più o meno grande, ricorrono all'importazione : USA, Germania, Francia, Italia, Giappone.
ENERGIA E SVILUPPO
Un significativo indicatore del grado di sviluppo dei diversi paesi e' rappresentato dal consumo energetico pro-capite. Ai vertici del consumo pro-capite stanno gli usa, seguiti dai paesi bassi e Germania.
Gli altri paesi della CEE e il Giappone si collocano a meta' classifica, mentre i più bassi consumi si registrano nei paesi del terzo mondo : india, Bangladesh, Indonesia, Filippine.
LA TRANSIZIONE ENERGETICA
Venendo meno le capacita' dell'ambiente di assorbire le conseguenze di questo massiccio consumo di energia , sembra evidente che ci troviamo all'inizio di un nuovo periodo storico che viene definito transizione energetica.
LE RISORSE MINERARIE
Le risorse minerarie, che rappresentano le risorse non rinnovabili, possono essere suddivise in quattro categorie :
Minerali metallici, sono quelli da cui si estrae il ferro, l'alluminio, il rame, il piombo, lo zinco, lo stagno. I depositi si trovano in formazioni geologiche antiche.
Minerali non metallici, sono grafite, zolfo, amianto, sali potassici ecc. , utilizzati per uso industriale, sono presenti in formazioni geologiche recenti.
Minerali preziosi, comprendono i minerali metallici come l'oro , l'argento, il platino, e comprendono minerari non metallici come il diamante, topazio, smeraldo.
Materiali da costruzione, come sabbia, ghiaia, argilla, gesso, pietre da taglio, sono tutti materiali indispensabili per l'edilizia e si rinvengono in complessi rocciosi sedimentari recenti.
IL MERCATO DEI MINERALI
I minerali hanno cominciato ad essere sfruttati su larga scala solo con la rivoluzione industriale. I minerali maggiormente estratti sono quelli per l'edilizia. I paesi che dispongono delle maggiori riserve di minerali, e quindi i maggiori produttori, non sempre coincidono con i maggiori utilizzatori di tali minerali. Circa il 40% delle riserve minerarie si trovano nei paesi industrializzati a economia di mercato, il 30% nei paesi definiti ad economia pianificata, e il restante 30% nei paesi del 3° mondo. Il consumo dei minerali è fortemente concentrato nei paesi industrializzati , e i paesi ricchi consumano da soli più della metà del ferro mondiale e l'80% dello zinco e dello stagno. Il consumo mondiale dei minerali è cresciuto fortemente, tuttavia dal 1974, in coincidenza col forte incremento dei prezzi delle materie prime negli anni della crisi petrolifera, l'impiego dei minerali ha rallentato il passo. Le cause di questo rallentamento dei consumi sono molteplici : una prima causa è stata la recessione economica degli anni '70, che ha provocato l'avvio di un processo di abbandono dell'industria pesante da parte dei paesi ricchi. Nello stesso periodo è aumentato il ricorso alle tecniche di riciclaggio dei minerali (materie plastiche, fibre di carbonio).
SFRUTTAMENTO MINERARIO E AMBIENTE
I prezzi dei minerali tra il 1974 e il 1986 si sono dimezzati mostrando una generale tendenza al ribasso. Tra le molteplici cause di questo fenomeno, la principale sta nel miglioramento delle tecnologie estrattice di arricchimento, in base al quale e oggi possibile produrre maggiori quantità di minerali a prezzi sempre più ridotti. Notevole e' l'impatto dell'industria estrattiva in termini di inquinamento : le giganti dimensioni delle discariche di minerali sterili, la presenza di sostanze chimiche impiegate nei processi di arricchimento dei minerali.
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