QUARZO

Il quarzo è un gruppo assai importante in mineralogia e per la lunga serie delle sue varietà e per la sua presenza in quasi tutti i giacimenti.

Esistono due tipi di quarzo:

a) Phenocristallini: rappresentati dalle varietà con cristallizzazione evidente, dotati di lucentezza vitrea;

b)    Criptocristallini o micro-cristallini: rappresentate dalle varietà a masse compatte impure.

Esistono poi vari esemplari di quarzi, tra i più noti abbiamo:

Quarzo ametista (vedi . 1);

Cristallo di Rocca o Quarzo ialino (vedi . 2);

Quarzo Citrino (vedi . 3);

Quarzo Avventurina (vedi . 4);

Quarzo Verde (vedi . 5);

Quarzo Affumicato (vedi . 6);

Quarzo occhio di tigre (vedi . 7);

Quarzo latteo (vedi . 8);

Diaspro verde (vedi . 9).

. 2 . 3

. 5 . 6

. 8 . 9

Il quarzo si trova poi come componente essenziale di rocce (graniti, porfidi ecc . ) e scistoso-cristalline (gneiss e micascisti) o sedimentarie (arenarie, sabbie quarzose ecc..).

Va inoltre ricordato che la struttura del quarzo (o per meglio dire del componente SiO₂), subisce trasformazioni con il variare della temperatura, con conseguenti variazioni dei caratteri fisico-ottici.

Cenni storici

Circa l'etimologia  della parola quarzo varie sono le supposizioni rimaste tali sino ad ora. Querkluftertz ne sarebbe l'origine; probabilmente è il nome di una antica località germanica, per contrazione è divenuto Queretz ed infine Quartz.

Quest'ultima denominazione fu nota ed usata anticamente per indicare un minerale che veniva trovato in Sassonia sul confine con la Boemia, minerale che corrisponderebbe precisamente a quello modernamente dai tedeschi denominato Quarz.

A causa delle belle forme cristalline e dei bellissimi colori che il quarzo presenta nelle sue numerose varietà, parecchie di queste furono usate come gemme in tempi antichissimi.

Si può senz'altro affermare che il quarzo è stato usato, come materiale da ornamento, pressoché in tutte le epoche; anticamente però le sue varietà erano confuse, per somiglianza di colorazioni, con gemme di altra natura mineralogica.

Giacimenti

Il quarzo è uno dei materiali tra i più abbondanti ed assai diffusi in natura; ha giacimenti entro geodi e fenditure in rocce svariate, nei granite.

Ricca di quarzo è la catena alpina, principalmente il S. Gotttardo, il Delfinato, la Valle Malenco ed altre località ove il cristallo di rocca è ricavato anche in esemplari splendidi e vistosi.

Al Madagascar si rinvengono sovente cristalli di enorme mole e pure pezzi notevoli provengono dal Giappone, dalla Corea e da parecchie località degli Stati Uniti.

La varietà viola, ametista, si trova in Brasile, in Uruguay, in Madagascar, in Messico e in varie località degli Stati Uniti.

Si trova inoltre in Sna, in Germania, in Francia ed in altre località europee meno importanti. In Italia troviamo l'ametista in magnifici cristalli nelle nostre Alpi in Valle Aurina ed in esemplari assai più modesti anche per il colore, in druse nel granito di Baveno sul lago Maggiore.

La varietà blu, estremamente rara, proviene principalmente dal Madagascar, fu rinvenuta anche in Scandinavia.

La varietà occhi di gatto proviene principalmente dall'isola di Sri Lanka; occhio di tigre si ha in gran copia nel Sud-Africa ed in minima quantità in Australia.

Usi tecnici

Il quarzo, oltre che come gemma, è un minerale importantissimo agli effetti degli usi tecnici.

Le varietà limpide ed incolori 8cristallo di rocca o ialino), vengono usate per fabbricare lenti. Il quarzo fuso presenta un coefficiente di dilatazione minimo per cui viene largamente impiegato per forgiare apparecchi di grande resistenza per laboratori chimici, che possono resistere agli sbalzi di temperatura.

Per la sua grande trasparenza ai raggi ultravioletti, viene usato nella costruzione di apparecchi di fisica.

Il quarzo compatto, se abbastanza puro, è ricercato come materia prime nella fabbricazione del vetro, cristalli e mattoni retratti silicei.