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APPUNTI DI DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
INTRODUZIONE
Naufragato il disegno di una Costituzione europea
2007: Trattato di Lisbona, simile alla Costituzione europea ma depurato dei termini costituzionalisti. Attualmente il Trattato non è ancora entrato in vigore
Diritto UE fenomeno anche politico, integrazione europea dalla fine della II guerra mondiale
Nel 1940, dall'Atlantico agli
Urali, solo
Maturano i primi fermenti federalisti europei
1941, Manifesto di Ventotene, manifesto federalista europeo ideato da Luigi Einaudi, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi
Il processo federale europeo riceve un nuovo impulso con la fine della guerra, sottolineando due importanti esigenze: ricostruzione e mantenimento della pace
Importante veicolo della ricostruzione fu il "piano Marshall" (European Recovery Program), con la condizione che gli aiuti fossero gestiti collegialmente (cooperazione)
1948, nasce l'OECE, Organizzazione Europea Cooperazione Economica
Per il mantenimento della pace
nasce nel 1949
A partire dal 1946 una cortina di ferro separa l'Europa da Danzica a Trieste
Nel 1949 nasce il Consiglio d'Europa; gli stati membri si riconoscono nei valori di democrazia e libertà, che promuoveranno la stipulazione della Carta Europea dei Diritti dell'Uomo
Integrazione economica, militare e politica
I paesi dell'Est Europa
istituiscono
A risposta della NATO, i paesi esteuropei stipulano il Patto di Varsavia (1955)
Il processo di integrazione federale riceve un forte impulso da Robert Schumann, Jean Monnet e De Gasperi
1951, istituzione della CECA (Comunità Europea Carbone e Acciaio), che regola il mercato e la produzione dei due beni e assoggetta alle decisioni di un'autorità sopranazionale tra Francia e Germania
Rimozione di una causa di guerra fra i paesi europei
1952, istituzione della CED (Comunità Europea di Difesa) e della Comunità Politica Europea, che non entreranno mai in funzione
Tendenza contrapposta della difesa dell'identità nazionale (Francia)
1955, Conferenza di Messina, viene costituito un Comitato intergovernativo guidato da Paul-Henri Spaak, con il compito di rilanciare l'integrazione economica e proporre l'istituzione della CEE, che verrà costituita nel 1957 con il Trattato di Roma, a cui aderiscono 6 paesi fondatori (Francia, Germania, Italia, Benelux)
CEE: abolizione dogana fra i paesi comunitari, tariffa doganale estera uguale per tutti gli stati membri
Fallimento dell'EFTA
Nel 1973 aderiscono alla CEE UK, DK, IRE
Nel 1981 aderisce
Nel 1986 Sna e Portogallo
Nel 1995 Austria, Sa e Finlandia
Nel 2004 Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Ungheria
Processo di integrazione territoriale e politica molto marcato
Nella metà degli anni '60 il processo subisce una battuta d'arresto, a causa della posizione della Francia assunta sulla decisione a maggioranza, consente di decidere facilmente ma comporta la minoranza di stati che si trovano a subire atti che non condividono
1966 Compromesso di Lussemburgo
1987 entrata in vigore dell'Atto Unico Europeo sulla libera circolazione delle persone, beni, servizi e capitali
Regole comuni per produttori e consumatori
"Cassis de Dijon" - sentenza della Corte di Giustizia europea del 1979 sui prodotti importati
Art. 94 e 95 Trattato CEE sul ravvicinamento delle legislazioni
C.E. connotata da un funzionalismo economico
La teoria del rapporto tra ordinamento internazionale e ordinamento interno è di tipo dualistico e prevede che i due ordinamenti siano separati e non comunichino
Convenzione di Oviedo
Le norme di diritto comunitario sono norme che hanno come destinatari anche le persone fisiche e giuridiche all'interno dello stato
Art. 81 del Trattato
Alcune disposizioni interpretate come fonte di diritti per le persone da parte della Corte di Giustizia; alcune sono programmate proprio per essere fonte di diritti e obblighi
Il diritto comunitario prevale sul diritto interno
Regolamenti di tipo self-executing
Previsione di poteri espliciti ed impliciti
Diritti fondamentali
Trattato di Nizza del 2000, non fa parte dei trattati in senso stretto
Trattato di Lisbona include al suo
interno
Metodo comunitario
Solo il Consiglio è organo rappresentativo degli stati
Trattato CE e Trattato UE
Tre pilastri
Ultimi due pilastri che vanno oltre la comunità economica
Maastricht pone i binari per l'integrazione comunitaria
Trattato di Amsterdam si propone di contenere il deficit degli stati membri; rafforza i poteri del Parlamento europeo (che ha una sorta di potere di veto)
Passaggio dalla regola della unanimità alla regola della maggioranza
L'acquisto dello status di stato membro è regolato dall'art. 49 del trattato UE
Recessione dalla UE, il Trattato di Lisbona lo prevede e lo sancisce
Mediazione intergovernativa per la costruzione della UE
Art. 6 trattato UE
Costituzionalizzazione della giurisprudenza comunitaria
Trattato UE come carta dei principi
Trattato CE come trattato di funzionamento dell'Unione Europea
3 pilastri: 1. la comunità 2. PES 3. giustizia e affari interni
Non c'è più la dualità Comunità - Unione
Legittimazione democratica degli atti della normativa UE
Regola comunitaria: maggioranza qualificata
Regola intergovernativa: unanimità
Presidente del Consiglio europeo eletto a maggioranza qualificata, dura in carica 2 anni e mezzo
ECOFIN - conferenza dei ministri dell'economia
GLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA
Nell'UE ci sono organi che sono denominati "istituzioni":
o Commissione (vigila sul rispetto dei trattati)
o Consiglio (rappresenta gli stati membri)
o Parlamento europeo (rappresenta i popoli degli stati membri)
o Corte di Giustizia
o Corte dei conti
Organi con funzione consultiva:
o Comitato economico e sociale
Art. 5 trattato UE
Art. 7 par. 1 trattato CE
Art. 3 c.2 trattato UE; principio di coerenza (Consiglio e Commissione)
Consiglio Europeo: diverso dal Consiglio di cui sopra, non è un'istituzione europea, è composta dai capi di stato e di governo degli stati membri e dal Presidente della Commissione; serve a dare degli orizzonti all'attività dell'UE. Regola dell'unanimità
Art. 5 trattato UE, art. 7 trattato CE; principio di competenza e di attribuzione
Principio di leale collaborazione (art. 10 trattato CE)
Principio di rispetto del "acquis communitaire": le istituzioni devono agire rispettando e sviluppando il processo di integrazione che deve andare avanti
IL PARLAMENTO EUROPEO
Art. 189 del trattato (UE o CE?); differenza rispetto agli altri organismi internazionali
Elezione a suffragio universale che deve svolgersi negli stati membri dal giovedì alla domenica (dipende dalla legislazione nazionale), le urne vengono aperte in contemporanea
Le modalità elettive sono decise a livello nazionale
Il numero di membri eletti in ciascuno stato è stabilito in base ad un criterio demografico temperato (732 membri attualmente)
La durata del mandato è di 5 anni
Art. 190; criteri per l'assegnazione
Il Parlamento può darsi un regolamento interno
Previste delle incompatibilità (ricoprire funzioni di governo o parlamentari), non c'è possibilità di duplice mandato
Il Presidente rappresenta il Parlamento europeo all'esterno
12 vice presidenti
Presidente più vice presidenti formano l'Ufficio di Presidenza che nomina il segretario generale per Parlamento europeo che a sua volta assiste l'Ufficio di presidenza
Sede a Strasburgo dove si tengono le 12 sedute plenarie mensili
Commissioni parlamentari: temporanee (di inchiesta) e permanenti (competenti per materia)
Gruppi parlamentari che condividono idee politiche affini
Art. 191 trattato CE
Delibera a maggioranza assoluta dei suffragi espressi (quindi maggioranza relativa); numero legale di 1/3
Per le delibere più importanti è prevista la maggioranza assoluta
Maggioranza dei 2/3 dei presenti per la sfiducia alla Commissione Europea
Maggioranza dei 3/5 dei suffragi per l'approvazione di emendamenti alle delibere approvate dal Parlamento stesso e maggioranza dei componenti
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA
È composto dai rappresentanti ministeriali designati da parte dell'esecutivo nazionale
Non è permanente ma viene convocato di volta in volta; di regola partecipano i rappresentanti ministeriali competenti per materia
Presieduto a turno da parte di un paese della CE (ogni 6 mesi); chi presiede presiede anche il Consiglio europeo
Art. 206
Minoranza di blocco di 90 (????)
Il Consiglio è un organo collegiale ed ha la funzione legislativa
Consiglio Affari Generali: ricondurre ad unità l'indirizzo del Consiglio
Consiglio Affari Esteri
Il potere di convocare il Consiglio spetta al Presidente
Presidenza: alternanza, 6 mesi ciascun Paese membro, scarsissima continuità di indirizzo
Gli atti adottati dal Consiglio non sono imputabili ai singoli stati membri bensì solamente alla Comunità nel suo intero
Il Consiglio è assistito dal segretariato generale a cui è preposto il Segretario generale che è anche l'alto rappresentante per la politica estera
Organo permanente (COREPER) che
affianca il Consiglio; è composto da rappresentanti diplomatici e fa da
filtro tra
Il COREPER suddivide le proposte della Commissione in tre parti:
proposte approvate con l'unanimità dei consensi dal COREPER, vengono approvate dal Consiglio senza discussione a meno che 2 componenti del Consiglio non presentino osservazioni
proposte non approvate all'unanimità dal COREPER, sono oggetto di discussione all'interno del Consiglio
proposte che secondo il COREPER non dovrebbero nemmeno arrivare al Consiglio
Il Consiglio delibera in segreto
Quando il Consiglio di riunisce per l'esercizio della funzione legislativa le sedute sono pubbliche
Regola di decisione del Consiglio è la maggioranza
De Gaulle (1962) per primo ha fatto saltare la regola della maggioranza
Nel 1966
Anche nei procedimenti a maggioranza, se non si raggiunge l'unanimità si deve discutere fino a raggiungere l'unanimità
Qualora non si raggiunga comunque
l'unanimità
La seconda crisi si ebbe durante
l'allargamento a 15: il numero di voti necessario per bloccare una decisione
cambiava da
Adesso sono necessari 27 voti per bloccare una decisione
I criteri per la maggioranza qualificata sono ora 2 più uno eventuale:
maggioranza intorno al 74%
maggioranza per testa (metà +1 dei componenti del Consiglio)
maggioranza eventuale (verifica demografica) almeno 62% della popolazione complessiva
Voto ponderato: non tutti gli stati hanno lo stesso numero di voti, i voti variano a seconda del numero della popolazione; 345 voti complessivi
Senza la proposta della Commissione la maggioranza è dei 2/3 del Consiglio
Il Trattato di Lisbona prevede una maggioranza del 55% dei componenti del Consiglio, in numero comunque non inferiore a 15 e rappresentanti il 65% della popolazione totale; almeno 4 stati membri devono costituire la minoranza di blocco
Né riceve né sollecita iniziative da parte degli Stati membri
Un commissario per ogni Stato membro, tuttavia il Trattato di Lisbona prevede che a partire dal 2014 la composizione sia determinata in 2/3 degli stati membri a meno che il Consiglio europeo non modifichi questo numero, meccanismo di rotazione paritaria che tenga conto della diversità demografica e geografica
I commissari devono dare garanzia di indipendenza e professionalità
Durata in carica 5 anni
Formazione della Commissione art. 214 Trattato CE
1° fase: Consiglio europeo nella formazione di Capi di Stato e di Governo delibera a maggioranza qualificata e designa il Presidente della Commissione
2° fase: il Presidente deve essere confermato dal Parlamento europeo
3° fase: il Consiglio europeo procede alla designazione dei commissari
4° fase: voto di fiducia del Parlamento europeo
5° fase: il Consiglio europeo, a maggiorana qualificata, nomina i commissari
Parlamentarizzazione della forma di governo
Espansione dei poteri del Parlamento europeo
Il Trattato CE prevede che il Parlamento in maggioranza dei 2/3 possa approvare una mozione di sfiducia alla Commissione europea
1998, crisi della Commissione Santer: il Parlamento collega due funzioni, controllo e mozione di sfiducia; indaga sul rispetto dei doveri da parte dei singoli commissari
Audizioni del Parlamento europeo: il designato si presenta al Parlamento e deve rispondere a delle domande
2004: in occasione della formazione della Commissione Barroso, Bottiglione è stato sottoposto all'audizione e giudicato negativamente
Il Trattato di Lisbona prevede che la designazione del Presidente della Commissione debba avvenire tenuto conto delle elezioni del Parlamento europeo e dopo le dovute consultazioni
Proposta da parte del Consiglio europeo, elezione da parte del Parlamento (a maggioranza assoluta); se non viene eletto entro un mese il Consiglio europeo deve fare una nuova proposta
Procedura di codecisione: potere di veto del Parlamento europeo
Dualismo tra Consiglio e Parlamento
Art. 217 del Trattato CE
Competenze della Commissione; delibera a maggioranza assoluta
Il Presidente ripartisce le competenze della Commissione tra i vari commissari
Nelle audizioni del Parlamento si chiede che il commissario accetti le dimissioni se il Presidente gliele richiede
Il Presidente si impegna a chiedere le dimissioni di un commissario nel caso in cui il Parlamento europeo deliberi in tal senso
Il Trattato di Nizza prevede che questa regola informale diventi formale
Potere di nominare vicepresidenti tre membri della Commissione
Art. 211 Trattato CE, funzioni della Commissione
Regolamenti d'esecuzione da parte della Commissione (delega del Consiglio)
Trattato di Lisbona:
o Tutela dei diritti fondamentali; incorporata nel Trattato la carta dei diritti
o Ufficializzazione del principio di uguaglianza
o Ufficializzazione del principio democratico-rappresentativo
o Si riconosce il ruolo dei partiti come strumento di rappresentanza della popolazione
o Governance europea: prevede la partecipazione dei cittadini e delle associazioni rappresentative in tutti i settori di azione dell'Unione
Atti comunitari di lotta alla discriminazione: 1 milione di cittadini europei può presentare una petizione alla Commissione europea
I Parlamenti nazionali hanno diritto all'informazione e diritto a ricevere i progetti degli atti legislativi
Non esiste un catalogo di diritti
Vengono presi in considerazione i diritti costituzionali con i quali le norme comunitarie non possono essere in contrasto
Redazione di una carta dei diritti non incorporata nei trattati
Impegno nel rispettare la carta dei diritti anche se non è una norma a tutti gli effetti
Dal 2009 probabilmente la carta dei diritti diventerà un atto formale
Atto interno e norma comunitaria
Raccomandazioni e pareri non sono vincolanti; regolamenti, direttive e decisioni sono vincolanti
REGOLAMENTO: il corrispondente della legge nel quadro normativo nazionale; ha portata generale, è obbligatorio in ogni suo elemento, è direttamente applicabile in tutti gli stati membri
DECISIONE: ha portata particolare, un singolo stato
Non applicazione op disapplicazione di una norma interna senza necessità di abrogazione
DIRETTIVA: atto che vincola lo stato membro cui è rivolta per raggiungere un determinato obiettivo, fatto salvo la forma e i mezzi utilizzati per raggiungerlo; è obbligatoria in tutti i suoi elementi nel senso che deve essere applicata interamente
Procedura di infrazione davanti alla corte di giustizia che si può concludere con una condanna
DECISIONE: obbligatoria per tutti i destinatari designati; obbligatoria in tutti i suoi elementi; destinatari sono gli stati ma anche solo gli individui al suo interno, soprattutto in materia di concorrenza tra imprese
Le decisioni possono essere impugnate, mentre il regolamento no
Caso del regolamento che ha le caratteristiche di una decisione: rimane sempre un regolamento, secondo la corte di giustizia, tranne nel caso in cui la qualità di destinatario discenda da una qualità soggettiva dello stesso esistente solo al momento dell'adozione dell'atto
Smascheramento dell'atto comunitario
RACCOMANDAZIONE: mira ad ottenere un certo comportamento da parte degli stati membri, senza però essere vincolante
Effetto di liceità
Caso Van Gend en Loos, diritto non invocabile dal singolo in giudizio
Art. 226 e ss. Del Trattato CE
Giudizio di infrazione, annullamento, interpretazione della norma e del diritto
Giudici nazionali e corte di giustizia
Nessuna competenza per il secondo pilastro, limitate competenze per il terzo
Infrazione quando si ha elusione di un obbligo derivante dal trattato o da un altro atto avente forza obbligatoria
Soggetto passivo è lo stato
Giudizio di responsabilità oggettiva; non rileva né la colpa né il dolo
Soggetto attivo: altro stato membro o commissione
Proposta della commissione: può essere anche imputabile alle regioni
Fase pregiudiziale (obbligatoria a pena irricevibilità del ricorso) e fase contenziosa
Consente una eventuale composizione amichevole del conflitto tra commissione e stato membro
Valutazione discrezionale da parte della commissione medesima
Invio di una lettera "messa in mora" da parte della commissione allo stato, obblighi che secondo la commissione sono stati infranti; fissa il termine perché lo stato presenti le proprie osservazioni; segue parere motivato della commissione
Lo stato può conformarsi al parere o può non conformarsi; se si conforma evita il giudizio
L'eventuale giudizio si conclude con una sentenza di mero accertamento
Può esserci la condanna al amenti di una sanzione pecuniaria
Vedi sentenza Francovich
Giudizio di annullamento degli atti adottati con competenza esclusiva della corte di giustizia; esclusi valutazioni e pareri
Ricorsi esperibili da: stati e istituzioni politiche (ricorrenti privilegiati, perché non devono dimostrare nessun interesse ad agire); la corte dei conti e la BCE sono invece ricorrenti intermedi perché devono dimostrare che sono state lese le loro prerogative; ricorrenti non privilegiati sono persone fisiche e persone giuridiche (le motivazioni devono riguardare il ricorrente)
Il regolamento comunitario è impugnabile nel caso in cui non sia impugnabile un altro provvedimento produttivo di effetti su terzi
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