diritto |
Con riferimento all'argomento si può fare una distinzione tra: avviamento oggettivo ed avviamento soggettivo. L'avviamento oggettivo è quello intrinseco nell'organizzazione aziendale; l'acquirente dell'azienda lo consegue automaticamente per il solo fatto di avere acquistato l'azienda. L'avvimento soggettivo è invece quello che dipende dai dati personali dell'imprenditore: dal rapporto di fiducia che lega i consumatori a quel dato imprenditore , dalla conoscenza che questi ha delle loro abitudini e dei loro gusti, dalla sua capacità di attirare la clientela; è una qualità dell'imprenditore. Questo avviamento l'acquirente dell'azienda non lo può ovviamente conseguire con il solo fatto di avere acquistato il complesso aziendale: occorre che il venditore si astenga per un certo periodo dall'iniziare una nuova impresa, che per l'oggetto, l'ubicazione, o altre circostanze sia idonea a sviare la clientela dell'azienda ceduta, in altre parole a fare "concorrenza". L'avviamento ha economicamente un proprio valore che corrisponde alla capitalizzazione del profitto: chi acquista un'azienda, a, oltre al cosiddetto "valore patrimoniale", una somma ulteriore a titolo di prezzo dell'Avviamento. Giuridicamente non è un bene a se stante, ma una qualità dell'azienda: il valore dell'avviamento è nient'altro che il plusvalore dell'azienda avviata.
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