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Consiglio dell'Unione europea
Il Consiglio dell'Unione (Consiglio dei ministri o Consiglio) è la principale istituzione dell'Unione avente poteri decisionali. È costituito dai ministri dei 15 Stati membri, responsabili della materia iscritta all'ordine del giorno: affari esteri, agricoltura, industria, trasporti, ecc. Tuttavia, merita ricordare che l'esistenza di diverse formazioni ministeriali a seconda delle questioni trattate non rimette in discussione il principio dell'unicità della rappresentanza di questa istituzione.
La presidenza è esercitata a turno da ciascun membro del Consiglio per una durata di sei mesi. Le decisioni sono preparate dal Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri (Coreper), coadiuvato da gruppi di lavoro composti di funzionari delle amministrazioni nazionali. Il Consiglio è assistito da un Segretariato generale. Nell'ambito del primo pilastro le decisioni del Consiglio sono adottate su proposta della Commissione.
Dall'entrata in vigore del trattato di Amsterdam, il segretario generale ha il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune. A tal fine è assistito da un segretario generale aggiunto, nominato all'unanimità dal Consiglio ed incaricato della gestione del segretariato generale dello stesso.
Inoltre, in sede di Consiglio, il voto a maggioranza qualificata è oramai applicabile alla maggior parte delle nuove disposizioni (misure di incentivazione in materia sociale ed occupazionale, sanità pubblica, provvedimenti antifrodi), nonché per l'adozione di programmi-quadro in materia di ricerca. Secondo alcuni, il ricorso alla maggioranza qualificata avrebbe dovuto essere più vasto al fine di evitare il rischio di 'impasse', il quale è sempre presente allorché le decisioni debbano essere prese all'unanimità. Nella prospettiva dell'allargamento dell'Unione europea, il Belgio, la Francia e l'Italia, ritenendo che l'ulteriore estensione del voto a maggioranza qualificata sia d'importanza fondamentale, hanno chiesto che una dichiarazione in merito venisse allegata all'Atto finale della Conferenza antigovernativa. Il dibattito sarà comunque rilanciato nel corso di una nuova conferenza antigovernativa che sarà convocata almeno un anno prima che l'Unione europea conti oltre 20 membri. L'obiettivo è di rivedere interamente la composizione ed il funzionamento delle istituzioni.
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