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DIRITTO COMUNITARIO (def. di
Ballarino): studio giuridico della cooperazione attuata in forma istituzionale
prima da 6 paesi (F,D,I,Benelux)e poi estesa ad altri stati (coalizzazione 'uti universi')
Dal secondo dopoguerra: -crisi economica
-coesione politica ut limite ai conflitti bellici
Dal 1950 si devono rimuovere le cause per il conflitto F-D in materie
carbosiderurgiche CECA (Trattato di Parigi-1951) =
comunità del carbone e dell'acciaio-trattato entrato in vigore nel '52
[Trattato legge-finalità specifica di rimuovere il conflitto entro il 2000]
CEE
[Trattato quadro-programmatico:accanto a fini specifici ci sono scopi più generali)
Unità sovranazionale (diverso da autorità internazionale come la NATO):
*Capacità degli organi comunitari di emanare decisioni applicabili sul territorio dello stato
firmatatario senza che un organo interno dello stato debba fare una legge
*completa indipendenza di almeno alcuni degli organi'investiti dei poteri decisionali, degli
stati membri
*esistenza di un organo comunitario a composizione parlamentare i cui membri
rappresentano il popolo e non i governi degli stati membri
Equilibrata ripartizione delle competenze e bilanciamento dei poteri:
Equilibrio:CORTE DI GIUSTIZIA
Controllo:PARLAMENTO
Funz.legislativa:CONSIGLIO
Funz.esecutiva:COMMISSIONE
CED -Comunità
europea di difesa (ottica ancora
federalistica,creazione di un esercito
europeo,mai realizzato a causa del timore
della perdita della sovranità statule a della contradditorietà con i
presupposti)progetto boicottato dalla Francia
Idea del funzionalismo economico:ci vuole integrazione graduale delle economie per poter porre le basi per l'unione politica
Conferenza di messina-l955:idea di costruire una comunità con obiettivi diversi da quelli iniziali:
incarico a Spaak:trattato ut MKT comune dove possono circolare merci,persone,servizi e capitali
RAPPORTO SPAAK (1956)
2 comunità: [1] carattere economico generale (CEE)
[2] riguardante l'energia nucleare (CEA)
(problema dei prezzi petrolio per blocco Suez)
Riunione a Venezia (1956) : approvazione del rapporto Spaak
' Roma (1957) : firma sui trattati istitutivi CEE e CEA (Trattati di Roma)
U.K. aderisce nel 1975 EUROPEAN
COMMUNITIES ACT
CEE diventa CE *allargamento della CEE a campi diversi da quelli strettamente economici
*differenziazione della CE dalle altre comunità
obiettivi: [1]unione doganale
[2]libertà di persone,merci servizi,capitale
[3]riavvicinamento delle politiche economiche degli stati membri
[1]*abolizione dei dazi
*creazione di una tariffa doganale esterna comune
[2]*merci/eliminazione dei dazi e delle restrizioni quantitative delle importazioni,delle imposizioni
fiscali discriminatorie e degli ostacoli tecnici
le 4 libertà possono liberamente circolare senza posizioni di monopolio e oligopolio
rimangono regole di concorrenza (da impostazione neoliberista)
[3]*estensone degli ambiti:politica economica,sociale,del turismo e della pesca
ATTO UNICO EUROPEO (Milano)
TRATTATO DI MAASTRICHT (entrato in vigore l'1.11.93)
TRATTATO DI AMSTERDAM
15 atricoli che modificano il trattato originario del 1957
SI FORMA IL TRATTATO CONSOLIDATO:un
solo testo che raccoglie il testo originario con tutte le sue modifiche
Evoluzione in UNIONE EUROPEA con l' ATTO UNICO EUROPEO
Composto di 3 parti: modifica degli organi istituzionali
competenze comunitarie (mkt interno:stati membri adottano strumenti per un'equa e giusta circolazione delle merci,con tabelle merceologiche e uniformazione alle regole)
politica estera e sicurezza europea
HANNO PORTATO ALLA MODIFICA DELL'ATTO CON IL TRATTATO DI MAASTRICHT:
-il gap democratico :problema dell'unione politica
-unione economica monetaria realizzabile solo con la moneta unica
PILLER (pilastri) del trattato di M. :A). modifica delle istituzioni
B). disposizioni in materia di politica estera
C). sicurezza comune(cooperazione in giustizia e affari interni)
Materie non solo di politica generale ma più specifiche
Caratteri caratterizzanti dell'Unione Europea:*progresso economico equilibrato con mercato interno ed
unione economico-monetaria
affermazione dell'identità con politica di sicurezza e politica
estera
istituzione di 'cittadinanza dell'unione'
cooperazione in materia di giustizia e affari interni
moneta comune:tappe:
-l990 consolidamento politiche economiche e monetarie internazionali
-l994 IME=istituto monetario europeo
-l999 EURO : tasso di inflazione <1.5% risp. alla media dei 3 stati più ricchi
disavanzo pubblico >3% del PIL
debito pubblico non >60%
tassi di interesse non >del 2% risp. alla media dei 3 stati più ricchi
dati in base alle fluttuazioni SME
ISTITUZIONI DELLLA COMUNITA' EUROPEA
dopo il
trattato di Maastricht) creazione
e implementazione di organi
CEE,CECA,EURATON (comunità europee)
.PESC (per la politica e la sicurezza comune)
GAI (per la giustizia e gli affari interni)
istituzioni comunitarie:
A).*PARLAMENTO EUROPEO
B).*COMMISSIONE EUROPEA
C).*CORTE DI GIUSTIZIA
D).*CORTE DEI CONTI
E).*CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA
A).dal 1978 c'è il suffragio universale diretto per l'elezione dei candidati
ogni stato membro ha un suo sistema elettorale proporzionale (eccetto U.K con sist. maggioritario uninominale);le votazioni avvengono nello stesso arco di tempo
626 deputati (la legislatura dura 5 anni)
99 per D,87 per F,64 per I e UK
i dep. possono cumulare il mandato con quello esercitato a livello nazionale
composizione: *presidente
*conferenza dei presidenti (14 vice)
*commissioni (permanenti e temporanee)
organo collegiale:conferenza dei presidenti delle commissioni
* 9 gruppi politici con cui sono classificati i deputati in base all'affinità
sessione annuale inizia il secondo martedì di marzo ed è divisa in subsessioni
riunione una volta al mese per una settimana
non si hanno poteri legislativi ma solo consultivi
controllo dei budget con cui vengono finanziate le attività agricole e sociali
sono seguite le attività del Consiglio e della Commissione
Gli accordi della comunità con i paesi extraeuropei devono ottenere la ratifica parlamentare per entrare in vigore
B).incarna la sovranazionalità(è il vero 'Governo' d'europa con sede a Bruxelles)
I membri sono indipendenti (devono giurare davanti alla Corte di Giustizia e non può esserci doppia carica);ne sono scelti al massimo 2 per ogni stato
Ora sono 20,dal 1995 lo stato membro propone dei nomi e il Parl. controlla le nomine
+Presidente della Commissione (5 anni)=' primo ministro' della comunità
+ 2 vicepresidenti
Convocazione da parte del pres. almeno una volta alla settimana in sedute NON publiche
Programma di lavoro annuale;ogni commissario è responsabile di uno o più settori(c. con portafoglio)ed è incaricato della preparazione,dell'elaborazione e dell'esecuzione delle misure decise dalla commissione
Il potere decisionale è collegiale
COMPETENZE:
1).potere d'INIZIATIVA
2). DECISIONALE
3). ESECUZIONE
4). di CONTROLLO
5). di GESTIONE
1).art.155(Maastricht)
-sviluppo dell'integrazione europea
-pareri e raccomandazioni nei settori stabiliti dai trattati
-potere discrezionale
consiglio non può deliberare se non su proposta della commissione(solo
eccezionalmente può agire direttamente,e in tal caso la votazione deve essere all'unanimità)
per prassi la proposta è preparata da ciascuna commissione generale competente in materia sotto l'influenza de pareri del parlemento e del consiglio
elaborazione dei libri bianchi (white paper)in cui c'è il programma di sviluppo in materia di politica economica
2).limitato e riservato alla politica della concorrenza,alla contestazione delle infrazioni,alla disciplina delle imprese pubbliche e al dumping
3).riguardante l'osservanza delle norme da parte degli stati membri e degli individui
4).commissione 'guardiana dei trattati' per l'interesse della comunità (poteri preventivi e successivi)
5).gestione dei servizi comunitari,dei fondi per la garanzia di interventi pubblici,dei fondi strutturali comunitari
C). ά- Corte di giustizia europea
β- Tribunale di primo grado
α).rispetto delle norme nell'interpretazione del diritto comunitario
-interpretazione delle norme
-creazione di nuovi principi
-precisazione del contenuto delle norme
in Italia solo dal 1984 si è iniziato ad accettare la superiorità del diritto comunitario su quello interno
15 giudici(magistrati)nominati dai governi degli stati membri con mandato rinnovabile(rinn.parziale ogni 3 anni di 8 giudici) e di 9 avvocati generali ogni 6 anni
organizzazione:plenum piccolo-l1 giudici
plenum grande -tutti (per gli affari importanti)
attività regolata da disposizioni del trattato,dallo statuto della Corte di giustizia a dalla procedura (fase scritta e orale):è designato un avvocato generale incaricato della causa,decisione presa all'unanimità in seduta pubblica(non esiste 'dissenting opinion' )
le sentenze sono pubblicate sulla gazzetta ufficiale della CE (GUCE)
e hanno carattere definitivo
dal 1992-l993 la corte può obbligare al amento di una somma forfettaria o di una penalità verso sia uno stato membro che un individuo
Vi possono ricorrere anche i singoli individui
β).istituito dal 1088 per alleggerire il lavoro della Corte di Giustizia
15 membri,per alcuni casi prima si ricorre in tribunale,poi stati membri e istituzioni possono appellarsi alla corte
D). istituita nel 1975 per il controllo contabile e l'esame del bilancio comunitario per la
regolarità
delle operazioni finanziarie
i membri sono nominati all'unanimità dal consiglio,sentito il parere del parlamento
durata dl mandato:6 anni
i membri svolgonol'ufficio nell'interesse della comunità e in piena indipendenza
E). organo intergovernativo,controllato e temperato dal parlamento e dalla commissione e investito
di potestà normativa
tocca temi di poliìtica estera,giustizia,sicurezza,affari interni
commissione:sviluppo dell'integrazione comunitaria
consiglio:coordinamento delle politiche comunitarie
Composizione e funzionamento:
Consiglio
generale composto dai ministri degli esteri di
ciascuno stato membro
Consiglio
speciale composto dai ministri
competenti pr materia
tipologia in base all'ordine del giorno
Presidenza esercitata a rotazione ogni 6 mesi(prima del '95 rotazione in ordine alfabetico,poi si è stabilito che la presidenza deve essere esercitata,per mantenere la continuità,in base al sistema della troica,cioè da tre membri uno è il presidente uscente,uno quello futuro)
Le decisioni devono essere prese alla presenza di tutti i membri
CONCLUSIONI GENERALI
CONSIGLIO cooperazione nel rispetto degli stati membri
COMMISSIONE ' ' ' della comunità
PARLAMENTO ' ' ' dei popoli
La CORTE DI GIUSTIZIA garantisce la legalità delle azioni
Principi:di ATTRIBUZIONE:le funzioni di ogni istituto sono quelle stabilite dai trattati
PROPORZIONALITA':l'assolvimento dei compiti dipende dagli obiettivi che devono perseguire
FUNZIONALITA':ogni organo assolve i compiti limitatamente a quanto ritiene necessario
Rapporto stati istituzionali-stati membri:[1]R.ESCLUSIVO (ricavabile da finalità perseguite degli organi stessi)
Norme comunitarie originarie-esplicitamente espresse
Norme comunitarie derivate-prod.normativa del consiglio
[2] R.CONCORRENTE(stati membri conservano concorrenza
normativa nella misura in cui le autorità comunitarie non hanno eseguito gli scopi comunitari)
Tuttavia ci sono:
-settori in cui c'è COESISTENZA
°CE pone principi sulla materia
°stato membro attua normativa nel dettaglio
-settori in cui c'è SUSSIDIARIETA'
°CE interviene perché stati membri sono lacunosi
ORGANI DELL'UNIONE ECONOMICA MONETARIA
1).Istituto monetario europeo (IME)
2).Banca centrale europea (BCE)
3).Sistema centrale delle banche d'Europa (SEBC)
1). dal 1994 ut realizzazione della seconda fase dell'unione economica monetaria
consiglio composto dai governatori delle banche centrali nazionali (per l'Italia Fazio)
*cooperazione tra le banche centrali nazionali
*coordinamento delle politiche monetarie degli stati membri
*finanziamento del sistema monetario europeo
2).organo centrale della UEM;gestione della moneta unica europea
*consilio direttivo
*consiglio generale
*consiglio esecutivo
potere normativo autonomo,sanzionatorio(può imporre ammende alle imrese)
diritto esclusivo di autorizzare emissione di banconote nella comunità
3).determina la stabilità dei prezzi e le politiche economiche generali della comunità
RICONOSCIMENTO DEL PRIMATO DEL DIRITTO COMUNITARIO
Incide sullo stato membro e sui singoli cittadini,non è disciplinato perché è un insieme di principi
Problematiche:
*effetto delle norme comunitarie sui singoli
*compatibilità della cost.comunitaria con quella italiana nella creazione di fonti primarie non
previste dalla cost. italiana
*rapporti norme comunitarie-norme interne
*rapporti norme comunitarie direttamente applicabili-legge nazionale successiva incompatibile col
diritto comunitario
°controllo di costituzionalità delle norme prodotte dalla legge comunitaria
°problemi creati dalla struttura decentrata regionale
°nei trattati comunitari esiste riserva a favore della corte di giustizia C.E. (contrasto con art.102-divieto
di costituire giudici speciali)
A).Costa vs Enel :sentenza della c/c italiana n° 14 del 1964
B).Frontini:sentenza 183 del 1973 (la corte ha accettato la limitazione della sovranità -normativa e giurisdzionale-in vista di un ordinamento che assicuri la pace fra le nazioni-art.11-e ha dichiarato legittimi in via di principio i trattati che sottopongono i cittadini ad un ordinamento diverso da quello interno;TUTTAVIA la corte non concede una totale cessione di sovranità
C).sentenza 180 del 1984 (sentenza storica,di cesura)posizione delle fonti comunitarie nell'ordinamento interno; dall'84,in caso di giudizio il giudice italiano è competente a DISAPPLICARE la norma (non 'abrogare')nel caso concreto
Non vale il criterio cronologico(es.legge
ordinaria successiva a comunitaria),la legge interna è disapplicabile
sia che segua o preceda l'ordinamento comunitario primato del
diritto comunitario su quello interno
I sistemi del diritto interno vanno considerati come autonomi e distinti;in caso di dubbio si ricorre alla corte di giustizia
Analisi in materia di diritti inviolabili dell'uomo
A). diritto comunitario soggetto ai principi a cui è soggetta la legge nazionale
B). apertura nei confronti del primato del diritto comunitario,resistenza attiva e
passiva nei confronto del diritto nazionale (v. interpretaione art.11 cost) *per evitare che
ordinamento italiano sia derubato della sovranità
C): rimane riserva da parte della c/c che si permette di intervenire nel caso di violazione dei
principi fondamentali (v. interpretazione art.11 Cost)
**1989.232 intervento della corte di giustizia:sottoponibilità della norma comunitaria al controllo
costituzionale riguardo alla tutela dei diritti
N.B. ogni ordinamento può avere principi diversi ma non contrastanti (v. g.1001-l002-l007 p.to 3.1)
C/c non dichiara illegittimità costituzionale,non produce effetti obbligatori ma da solo
suggerimenti autorevoli
le norme europee sono dotate di forza derogatoria rispetto a quelle interne,anche se costituzionali,a patto che non violino i principi supremi(sent. 232 dell'89)
Analisi in materia di conflitto stato- regione
C/c-sentenza 94 del 1995
(non è un giudizio in via incidentale ma in via principale:c/c si è riservata la competenza nel contenzioso fra stato e regione)
art.1 :delibera regionale siciliana sulla pesca
sospetto circa l'attribuzione di una disciplina retroattiva di interpretazione autentica in materia di fermo biologico
art.93:aiuti di stato norma
comunitaria che al fine di scongiurare distorsioni della concorrenza fra gli
stati impone che gli organi dello stato membro comunichino alla commissione
comunitaria tutti i progetti diretti ad istituire o a modificare gli aiuti
nazionali
DIBATTITO DOTTRINALE: [1] c/c giudicata coerente con la sentenza dell'84 (sottratte al
giudice comune le controversie riguardanti il controllo astratto)
[2] intravista una deviazione rispetto alla sentenza dell'84:c/c non
doveva intervenire ma è intervenuta
[1] in base alla sentenza dell'84 l'intervento della corte era precluso all'incidente di
costituzionalità
hp di giudizio in via incidentale-se c'è contrasto,il giudice disapplica:l'ostacolo se nel caso di corte investita in via diretta)
nel caso di giudizio in via principale,la norma interna è astrattamente lesiva della ripartizone delle competenze fra stato e regione;l'ostacolo processuale si conura con il riferimento a
norme la cui applicazione è imposta dal giudice
se la corte ha un controllo astratto contrapposto a quello concreto è per garantire:
*certezza del diritto
*princ.di leale collaborazione (art.5 trattati comunitari)
[2] 1995:risulta ammissibile e doverosa una dichiarazione di illegittimità costituzionale qualora il conflitto si palesi in termini astratti al di fuori di una singola controversia:se prima si considerava un intervento della c/c inammissibile,ora la tendenza si inverte(ratio non a livello processuale ma sostanziale): la disapplicazione costituisce l'autonoma premessa da cui trarre la conseguenza processuale dell'irrilevanza della questione costituzionale
QUINDI:il controllo è
indispensabile per risolvere i problemi nei settori di competenza regionale,ma l'ordinamento comunitario non
può interferire nella ripartizione delle competenze tra regione e stato CORTE COSTITUZIONALE come ORGANO
GARANTE
DELL'ORDINAMENTO COMUNITARIO E STATALE
L'ordinamento interno deve essere depurato dalle disarmonie con le norme comunitarie
SITEMA NORMATIVO COMUNITARIO A EFFICACIA DIRETTA
I vertici dell'ordinamento giuridico comunitario sono i trattati costitutivi,dove le disposizioni hanno valore preminente e inderogabile e sono modificabili solo con successivi trattati.
L'iniziativa di modifica parte da :-Governo di uno stato membro
-Commissione Europea
Il consiglio Europeo,dopo la consultazione del Parlamento,può adottare la proposta discussa in una Conferenza Intergovernativa con la presenza dei rappresentanti dei governi (e della BME se il tema è di carattere monetario)
Le disposizioni hanno efficacia diretta all'interno di ciascuno degli stati,il giudice ordinario deve dare piena applicazione della norma
SISTEMA NORMATIVO COMUNITARIO DERIVATO
REGOLAMENTI
.DIRETTIVE
.RACCOMANDAZIONI
.PARERI
.DECISIONI
1.ART.139-Maastricht
caratteristiche di *obbligatorietà in tutti i suoi elementi
*portata generale
*applicabilità
2. vincolo nel -raggiungimento di determinarìti risultati
-metodo usato per il raggiungimento
le d. 'self-executing' sono precise ed incondizionate e regolano solo rapporti verticali(cittadino/stato,non fra cittadini)
3).atti non vincolanti
strumento indiretto di riavvicinamento delle legislazioni
4).espressione di opinioni su una questione
5).atti vincolanti individuali
Caratteristiche dell'atto: -titolo
-preambolo(principi in base ai quali la commissione agisce)
-disposizione dell'atto
-formula finale
In mancanza di disposizioni la vocatio legis è di 20 gg.
Regime linguistico.fino a 58 lingue ufficiali(ora tradotto in tutte le lingue comunitarie)
RAPPORTO REGIONI-COMUNITA' EUROPEA
Stato considerato l'unico interlocutore e quindi responsabile di eventuali lacune:è lo stato che deve intervenire per adottare politiche comunitarie sulle regioni
Il rapporto è sempre stato-comunità
Incompetenza delle regioni a intervenire
Problemi sorti: 1*effetti indiretti del diritto comunitario sul rapporto stato-regioni
2*adempimento di obblighi da parte delle regioni
3*partecipazione slle politiche comunitarie in merito al rapporto stato-regioni
4*rapporti regioni-istituzioni comunitarie
1* ci sono anche effetti diretti finalizzati al riequilibrio delle condizioni economiche e sociali di enti
svantaggiati
il tutto deriva dal principio del primato del diritto comunitario rispetto a quello interno
sentenza 224 del 1994: le norme comunitarie possono invadere le competenze previste da norme
costituzionali
eventuali limitazioni della sovranità compotrano limitazioni anche a livello regionale(art.11)
in un'occasione(elaborazione dei programmi integrati mediterranei)c'è stata la volontà della norma
comunitaria di investire direttamente le regioni di determinati pogrammi
2*anche le regioni sono coinvolte come destinatari di diritti e obblighi ut rispetto dei diritto
comunitario
A.REGIONI COME LEGISLATORE
-Fino al '77 responsabilità esclusiva dello stato rispetto agli obblighi
-Dopo il '77(art.6 DPR 916)soluzione intermedia:intermediazione dello stato per l'esercizio della funzione
legislativa regionale regolata da norme di principio e di dettaglio (competenza concorrente rispetto allo stato)
alterazione del modello binario: nornativa comunitaria
normativa statale
normativa regionale
per es. 'leggi quadro su norma comunitaria'
1.DUPLICAZIONE
2.INADEMPIMENTI da parte delle regioni douti alla lentezza
3.non si riconoce alle regioni la totale prerogativa di legiferare
legge 183 dell'86 :distinzione -regioni a statuto speciale possono legiferare direttamente recependo la direttiva
comunitaria
-regioni ordinarie devono attendere l'entrata in vigore della prima legge
comunitaria successiva alla modifica della direttiva in esame(la prima legge
comunitaria -statale-:legge La Pergola.86 dell'89)
B.FUNZIONE DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO(sentenza 126 del 1986)
C.RIMEDI CONTRO LE NORME INTERNE IN CONTRASTO CON QUELLE COMUNITARIE(sentenza
94 del 1995
Partecipazione delle regioni alla formazione del diritto comunitario
Leggi:183 del 1986 : progetti di legge di atti comunitari relativi a matere di competenza delle
regioni devono essere presentati al governo di regioni e provincie autonome per un parere
400 del 1988 : incontro di confronto fra gli esecutivi di stato e regioni stabilito per la
riflessione su temi di interesse comune
86 del 1989 : legge 'comunitaria' La Pergola:estende le funzioni della conferenza stato-
regione in merito a modalità e citeri;la conferenza deve essere convocata ogni
6 mesi per la trattazione di tematiche comunitarie(i pareri delle regioni sono esclusivamente politici-sulle opportunità)
Politiche per ridurre il divario(economico e sociale) regioni-istituzioni comunitarie
[1] Programmi integrati mediterranei :interventi dell'Unione Europea nelle regioni
mediterranee di F,I e Grecia diretti a compensare gli effetti negativi dovuti all'adesione all'UE di E e Portogallo
Partecipazione delle regioni nel processo di elaborazione dei programmi e nella loro attivazione
[2]Gestione dei fondi srutturali finanziamenti istituiti per integrare le economie di
stato(agricoltura,servizi sociali,sviluppo)
[3]Istituzione del comiteto delle regioni che partecipa ai processi deciosionale comunitari
1986:ATTO UNICO EUROPEO
le regioni partecipano in forma più diretta
le azioni sono attuate con la collaborazione tra comunità-stato-regione con lo stesso livello
gerarchico per competenza
TRATTATO DI MAASTRICHT:è istituito il comitato delle regioni di ciascuno stato(riunione dei rappresentanti delle collettività locali) ut pareri di interesse sia regionale che generale :si hanno poteri consultivi nel processo decisionale comunitario(si può avere un rapporto diretto con la Commissione,la quale propone e decide la politica comunitaria)
Rapporto regioni-ordinamento comunitario
DPR del 31-3-94
Atti di indirizzo e coordinamento sull'attività all'estero delle regioni e delle provincie autonome(anche se la rgione è inadempiente ne è responsabile lo stato)
Le regioni possono tenere rapporti diretti con gli organi delle istituzioni comunitarie
Per iniziative comunitarie di interesse regionali ci si rifà alla politica regionale 196/196
PROCESSO DI INTEGRAZIONE:COSTITUZIONALIZZAZIONE DI ALCUNI PRINCIPI DELLA COMUNITA' EUROPEA
Tendenza alla partecipazione della comunita' al processo in corso nei singoli stati:fenomeno dinamico
-Sa e Danimarca hanno aderito all'UE con leggi di natura e rango costituzionale-referendum-
-In Italia nel 1957 è stato istituito il Ministero degli Affari Esteri
-In D l'art.23 dell'ordinamento dice:'L'Unione deve osservare il princ.democratico e di sussidiarietà'
-In Portogallo,la sectiune all'art.7 parla di'realizzazione attraverso la costituzione europea per un fine di coesione economico-sociale'
-L'art.114 del testo della Bicamerale parla di 'rispetto dei principi supremi dell'ordinamento e dei diritti della persona umana';la tutela dei diritti fondamentali spetta sia alla norma comunitaria che interna,ciò indica un ampliamento della tutela comunitaria nei confronti dell'ordinamento dello stato membro
Le norme sono quindi precettive oltre che programmatiche(ci sono clausole a salvaguardia della sovranità nazionale e dei principi supremi dell'ordinamento)
Controlimiti: l'UE è ancora visto come un organismo sovranazionale,non come uno stato, e le
limitazioni all'ordinamento nazionale impediscono allo stato di passare come un semplice ente autonomo
1951:trattato CECA entrato in vigore nel '52
poi si voleva costituire il CED,che avrebbe comportato la realizzazione di uno 'Stato'con un ordinamento sovrano ,ma la F ha boicottato il progetto:gli stati non sono pronti a cedere parte della propria sovranità
L'UE nasce come confederazione,definita dalla corte tedesca Stadtderbind (associazione di stati e partecipazione al processo)
L'odierna UE si fonda sugli stati membri e li ricomprende nel quadro l'insieme il cui trattato colloca le diverse forme di disciplina nel processo integrativo
*ordinamento del mkt comune
*sistema giuridico da cui se la discriminazione degli individui secondo la cittadinanza
costituzionalismo : società circondata da una sfera di cofruizione trasnazionale dei diritti umani fondamentali,diritti di cui il soggettto gode come protagonista del mkt unico
DIRITTI,OBBLIGHI,GARANZIE
Efficacia resa possibile dall'operare comune tra CORTE di GIUSTIZIA delle CE e le C/C di ciascuno stato
Il processo integrativo si sta creando grazie all'evoluzione della giurisprudenza comunitaria:coordinamento tra ordinamento comunitario e ordinamento interno
L'ordinamento italiano(originario) non può modificare l'ordinamento comunitario(derivato):il secondo è integrativo del primo(non viceversa)
I rapporti sono regolati dal principio di gerarchia (non competenza),gli atti comunitari rimangono derivati solo in quanto a regime giuridico,sono invece idonei ad innovare in quanto ad effetti
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