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I conflitti di leggi nello spazio
Il diritto internazionale privato
Gli ordinamenti primitivi sono caratterizzati dal principio di 'territorialità': il diritto vigente in ciascun ordinamento si applica a tutti, cittadini e stranieri, che si trovino nel territorio ove quel ordinamento è in vigore. Questo principio vige ancora per il diritto pubblico, per le norme di polizia e per il diritto penale, ma non per il diritto privato. In ciascun paese vengono elaborate norme di diritto internazionale privato, ossia regole che stabiliscono quale tra le varie leggi nazionali vada applicata in ogni singola ipotesi, scegliendo la legge vigente nello stato ove il rapporto appaia meglio 'focalizzato'. Occorre chiarire:
L'importanza del diritto internazionale privato è cresciuta a causa del continuo incremento dell'internazionalizzazione, dell'aumento della mobilità delle persone fisiche, dell'imponente sviluppo del commercio internazionale.
Per stabilire quale sia l'ordinamento da applicare occorre procedere alla qualificazione del rapporto in questione evidenziandone la natura. Può accadere che i singoli ordinamenti seguano identici criteri nel classificare i rapporti giuridici, ed allora ci si chiede a quale ordinamento si deve procedere per la qualificazione di ciascun rapporto. Compiuta la qualificazione del rapporto si procede ad un'ulteriore operazione: occorre cioè che la norma di diritto internazionale privato precisi un elemento del rapporto per elevarlo a momento di collegamento, ossia a momento decisivo per l'individuazione dell'ordinamento competente a regolare il rapporto in oggetto.
L'articolo 31 delle preleggi disponeva che 'in nessun caso le leggi e gli atti di uno Stato estero, gli ordinamenti e gli atti di qualunque istituzione o ente o le private disposizioni e convenzioni possono avere effetto nel territorio dello Stato, quando siano contrari all'ordine pubblico o al buon costume'. Questa norma è stata abrogata dall'articolo 73 della legge 218/ 95. L'articolo 16, comma 1 di tale legge ribadisce che la legge straniera non può essere applicata 'se i suoi effetti sono contrari all'ordine pubblico': si tratta di una formulazione attenta ai risultati concreti cui potrebbe condurre la loro applicazione nel caso di specie. Il secondo comma aggiunge che nel caso operi il ricordato limite della contrarietà all'ordine pubblico, si deve tentare di applicare la legge richiamata 'mediante altri criteri di collegamento eventualmente previsti per la medesima ipotesi normativa'.
Per quanto riguarda la 'capacità giuridica delle persone fisiche' si applica la lex originis, ossia la legge nazionale della persona (articolo 20). Se ha più cittadinanze si applica la legge di quello tra gli stati con il quale ha il collegamento più stretto (articolo 19). La 'capacità di agire delle persone fisiche' è regolata dalla loro legge nazionale (articolo 23). Gli enti, società, associazioni, fondazioni, 'sono disciplinati dalla legge dello Stato nel cui territorio è stato perfezionato il procedimento di costituzione" (articolo 25). Per quanto riguarda il matrimonio, si distingue tra:
Lo stato di lio è determinato dalla 'legge nazionale del lio al momento della nascita' (articolo 33). Le condizioni per il riconoscimento 'sono regolate dall'articolo 35'. I rapporti personali patrimoniali tra genitori e li dall'articolo 36. L'adozione è regolata la 'dal diritto nazionale dell'adottato o degli adottanti se comune, o dal diritto dello Stato nel quale i adottanti sono residenti' (articolo 38). La successione mortis causa 'è regolata dalla legge nazionale del soggetto della cui eredità si tratta, al momento della morte' (articolo 46). Per i beni mobili si applica la lex reisitae (articolo 51). Per i beni immateriali si applica la legge dello Stato di utilizzazione (articolo 54).
Tra gli stranieri occorre distinguere i cosiddetti 'cittadini comunitari' dai cosiddetti 'extracomunitari'. Ai cittadini comunitari non solo va riconosciuto, senza possibilità di discriminazioni, il godimento degli stessi diritti civili attribuiti al cittadino nazionale, ma spettano perfino alcuni limitati diritti politici, quali il voto nelle elezioni comunali. Anche agli extracomunitari, peraltro, è applicabile sia il 'diritto d'asilo', sia all'inammissibilità della estradizione 'per reati politici'. Inoltre ' allo straniero sono riconosciuti i diritti fondamentali della persona umana previsti dalle norme di diritto interno, dalle convenzioni internazionali in vigore e dai principi di diritto internazionale generalmente riconosciuti'. Nei casi in cui sia prevista la cosiddetta condizione di 'reciprocità ', ossia la concessione di un diritto allo straniero a condizione che nella medesima fattispecie ad un italiano, nel paese di cui quello straniero è cittadino, di quel diritto sarebbe parimenti riconosciuto, la ricorrenza di tale reciprocità dev'essere accertata secondo criteri e modalità da statuirsi in un apposito regolamento di attuazione.
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