diritto |
LA TUTELA DEL LAVORO
mondo romano: distinzione fra opere manuali a cui si dedicavano i soggetti giuridicamente incapaci (es. gli schiavi) e opere liberali che venivano svolte da coloro che vantavano una posizione di supremazia; tutti i poteri e le capacità erano del paterfamilias; con la schiavitù si ha il dominio dell'uomo sull'uomo; in seguito all'avvento del cristianesimo e ai suoi principi di libertà e uguaglianza inizia una prima trasformazione
medioevo: la schiavitù si riduce, ma rimane la ura del servo della gleba; i liberi mestieri (artigiani e mercanti) si organizzano in associazioni dette corporazioni, le quali curavano interessi comuni attraverso l'emanazione di propri statuti
età liberale (XIX sec.): diffusione delle macchine, rivoluzione industriale, sostituzione delle botteghe (delle corporazioni) con le aziende, investimenti di capitali --> nuova disuguaglianza tra gli uomini: legge del massimo risultato con il minimo mezzo; condizioni dei lavoratori pessime, totale alienazione; prime rivendicazioni delle organizzazioni sindacali
l'esistenza di un mercato del lavoro, cioè del continuo incontro di domanda e offerta, ha reso necessaria un'analisi dei rapporti fra imprenditore e lavoratore
economisti classici che presuppongono che le condizioni retributive del lavoro devono essere stabilite dalla classe capitalista
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considerano primario il ruolo del sindacato e della contrattazione collettiva
l'origine del movimento operaio è tutta nella parola proletario che indica quel lavoratore salariato fornito della propria forza-lavoro; questo movimento è la conseguenza della condizione di assoluta inferiorità di questi lavoratori, dell'incremento della popolazione, della diminuzione dei salari, dell'aumento dei prezzi e dell'introduzione delle macchine
il movimento operaio vero e proprio nasce in Inghilterra nella metà del 1700 --> gli operai inglesi si riuniscono in società di mutuo soccorso per provvedere, con fondi speciali, ai bisogni delle loro famiglie, ai soci disoccupati, agli ammalati e agli invalidi
Trade unions: associazione di operai provenienti dalla stessa industria con lo scopo di rivendicare con lo sciopero condizioni più umane di vita e di lavoro --> governo inglese reagisce vietando qualsiasi coalizione di operai
luddismo: movimento di assalto alle fabbriche e di distruzione degli impianti --> morte di numerosi lavoratori e instaurazione di leggi severe contro le libertà civili di riunione e di stampa
cartismo: movimento rivoluzionario basato sulla carta del popolo presto soffocato dal governo inglese
consiglio dei sindacati di Londra (1877): si conquista la giornata lavorativa di 9 ore (non più 12), il riconoscimento delle associazioni operaie, la rappresentanza dei lavoratori in parlamento, il potere di stipulare contratti collettivi di lavoro, amministrare il proprio patrimonio e organizzare scioperi
in Italia l'attenzione era ancora diretta al raggiungimento dell'unità nazionale e molti erano gli ostacoli che non permettevano la formazione di un movimento operaio (analfabetismo, emigrazione, ..), MA:
nel 1882 a Milano viene fondato il partito operaio italiano
in seguito nascono le prime camere del lavoro con lo scopo di rappresentare la classe lavoratrice di fronte allo stato
nasce la società di mutuo soccorso
costituzione del partito dei lavoratori italiani nel 1892, che in seguito diventa il partito socialista dei lavoratori italiani
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libertà economica possibile attraverso la socializzazione dei mezzi di produzione, la gestione diretta della fabbriche e la lotta di classe (pensiero politico-economico marxista)
il movimento cattolico e la chiesa (con il papa Leone XIII) promulgano l'enciclica Rerum Novarum riconoscendo ufficialmente la gravità del problema operaio e sollecitando la creazione di sindacati cattolici
nasce la confederazione generale del lavoro (CGIL), poi l'unione italiana del lavoro (UIL) e infine la confederazione italiana del lavoro (CIL)
con l'avvento del fascismo si pone fine alle rivendicazioni sindacali con l'emanazione della carta del lavoro che vietava lo sciopero e sciolse CGIL e CIL, al cui posto si costituirono la confederazione nazionale delle corporazioni fasciste (per i lavoratori) e la confederazione nazionale dell'industria italiana (per i datori di lavoro)
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dopo il fascismo i sindacati riemergono e le 3 confederazioni si uniscono con un patto federativo che fa del sindacato un'imponente forza politica
rappresentano le formazioni sociali di spicco nel mondo del lavoro; le vicende del sindacalismo italiano si dividono in 4 fasi:
attualmente i sindacati di maggiore rilevanza sono:
la CGIL, di ispirazione comunista
la CISL, di orientamento cattolico
la UIL, di origine socialista e socialdemocratica
la CISNAL, vicina alle formazioni di politica di destra
i COBAS, sindacati autonomi
anche gli imprenditori sono riuniti in confederazioni sindacali:
confindustria
confcommercio
confagricoltura
confartigianato
il patto per il lavoro del 1996 vuole che i sindacati e il governo attuino delle contrattazioni delle riforme, a dimostrare il ruolo fondamentale svolto dalle forze sociali
nell'attuale ordinamento sono sanciti i seguenti principi:
libertà di organizzazione
pluralismo di organizzazione sindacale
autodeterminazione, mediante la stesura di uno statuto, delle regole interne al sindacato
libertà per i singoli di iscriversi o meno al sindacato
la libertà sindacale va intesa come libertà di costituire sindacati, di esercitare l'attività sindacale, di aderire o meno ai sindacati, di autoorganizzare i sindacati
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unico caso per cui lo stato prevede espressamente una deroga in tema di libertà è quello dei militari e delle forze di polizia
lo sciopero è l'astensione volontaria e collettiva dal lavoro:
il lavoratore che sciopera perde la retribuzione per il periodo di astensione, ma conserva il posto di lavoro
bisogna comunicarlo preventivamente (15 gg prima con motivazione) al datore di lavoro
devono essere garantiti i servizi minimi
vi è la possibilità che le autorità competenti, riconoscendo che dallo sciopero derivi un grave danno alla collettività, impongano ai lavoratori di interromperlo (precettazione)
la serrata è lo strumento di lotta professionale usato dagli imprenditori, non si tratta di un diritto costituzionale, ma di una semplice libertà; è la chiusura totale o parziale dell'azienda disposta temporaneamente dall'imprenditore per indurre i lavoratori ad accettare le proprie condizioni o come forma di ritorsione
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