LE AZIONI, LE
OBBLIGAZIONI E ALTRI STRUMENTI FINANZIARI
1-Tipizzazione e liberazione degli
strumenti finanziati
Si chiamano strumenti finanziari le azioni, le obbligazioni e
gli altri titoli che una società può emettere per raccogliere
denaro o per acquistare altre utilità. Gi strumenti finanziari possono
essere con due metodi:
- Della
TIPIZZAZIONE, quando il contenuto è predefinito dalla legge. Questo
metodo ha lo scopo di tutelare i risparmiatori evitando che investano in
strumenti cui contenuto è affidato alla fantasia di chi li emette.
- Della
LIBERIZZAZIONE, quando il contenuto è liberamente determinato da
chi li emette. Questo ha lo scopo di favorire la società
consentendo di emettere strumenti più adatti alle loro
necessità.
2- Le azioni e la loro circolazione
- L'AZIONE
è la frazione minima del capitale sociale che occorre sottoscrivere
per diventare socio. La misura della partecipazione di ogni socio è
dunque data dal numero delle azioni sottoscritte o acquistate. Un'azione
è indivisibile. I soci fondatori possono decidere se la
società avrà azioni recanti l'indicazione del valore
nominale oppure azioni prive di questa indicazione (ma si potrà
comunque calcolarlo con una semplice divisione).
- In
via di principio a ogni socio è assegnato un numero di azioni
proporzionale alla parte del capitale sociale sottoscritta; ma questo
principio è derogabile infatti si possono assegnare un numero
più che proporzionale: questo è giustificato dal fatto che
alcuni soci apportano alla società anche altre utilità che
non sono però valutabili come conferimenti;
- Nelle
società che non fanno ricorso al mercato di capitale di rischio i
soci hanno il diritto di farsi rilasciare dagli amministratori certificati
che rappresentano le azioni e che hanno natura di titoli di credito;
questo diritto invece non spetta invece ai soci di società che
fanno ricorso al mercato del capitale di rischio (a causa della
dematerializzazione). Si chiamano azioni sia le quote ideali che i titoli
azionari che le rappresentano;
- Il
modo di trasferimento si distingue nel caso in cui la società
ricorra al capitale di rischio, e questo deve essere effettuato per legge
con il sistema della scritturazione su conti; o nel caso in cui non
ricorra, e questo avviene con il trasferimento del titoloazionario;Tuttavia
la società può sottoporsi volontariamente al regime della
dematerializzazione o decidere di non emettere titoli azionari seguendo il
trasferimenti delle quote delle srl.
- Le
azioni possono essere nominative o al portatore. Ma la legge stabilisce
che per tutte le società c'è l'obbligo di emettere soltanto
azioni nominative e le ragioni sono essenzialmente di carattere fiscale
poiché con questo tipo di azioni il nome dei titolari può essere
individuato attraverso il libro dei soci. Fanno eccezione le azioni di
risparmio che possono essere emesse al portatore e quindi essere anonime.
- Vige
poi la regola che se l'azionista non ha ancora versato l'intero
conferimento non si libera dall'obbligo di effettuare i versamenti cedendo
le sue azioni: esso infatti rimane obbligato per tre anni dall'annotazione
del trasferimento;
3- I diritti degli azionisti
Tutte le azioni devono essere di eguale valore e conferiscono
ai loro possessori eguali diritti. Tuttavia la società può
derogare a questo principio creando speciali categorie di azioni fornite di
diritti diversi. Se la società non si avvale di questa
possibilità essa emetterà azioni ordinarie che attribuiscono
diritti patrimoniali e diritti amministrativi:
- IL
DIRITTO AGLI UTILI E ALLA QUOTA DELLA LIQUIDAZIONE, ogni azione
attribuisce il diritto a una parte proporzionale degli utili netti e a una
quota del patrimonio netto risultante dalla liquidazione della
società. Però spetta all'assemblea decidere se e in che
misura distribuire gli utili risultanti dal bilancio e questi si chiamano
dividendi.
- IL
DIRITTO DI VOTO NELL'ASSEMBLEA, il voto consente all'azionista di
concorrere a determinare gli indirizzi all'impresa sociale, e questo viene
attribuito in base al principio capitalistico per il quale ogni azione da
diritto a un voto. La maggioranza nell'assemblea viene dunque determinata per
quote del capitale e non per teste. Il diritto di voto presuppone il
diritto di intervenire all'assemblea e il diritto di impugnare le
deliberazioni assembleari. Non spetta il diritto di voto al socio in mora
che deve ancora versare il conferimento dovuto.
- IL
DIRITTO D'OPZIONE, è il diritto che spetta a ogni azionista in
occasione di un aumento d capitale di sottoscrivere prima di terzi
estranei alla società, in proporzione delle azioni già
possedute, le nuove azioni emesse. Questo diritto tutela l'interesse del
vecchio azionista a mantenere inalterata la propria percentuale di
partecipazione, e a conservare il valore di mercato della propria
partecipazione. L'azionista può anche vendere questo diritto oppure
rinunciare ad esercitarlo: in questo case le azioni non optate devono
essere offerte a chi interessato ne ha fatto richiesta.
- I
DIRITTI DI INFORMAZIONE, ogni azione da il diritto di prendere visione del
progetto di bilancio, e di consultare il libro dei soci, il libro delle
adunanze e delle deliberazioni dell'assemblea
Ogni socio ha poi il diritto di denunciare a collegio
sindacale i fatti che ritiene censurabili. Altri invece spettano soltanto
all'azionista o agli azionisti che posseggono una determinata percentuale del
capitale sociale.
4- Le categorie di azioni
L'atto costitutivo può prevedere particolari categorie
di azioni fornite di diritti diversi da quelli spettanti a quelle ordinarie, a
patto che quelle appartenenti ad una stessa categoria abbiano eguali diritti.
Inoltre la legge a sancito il principio della atipicità per il quale la
società nei limiti imposti può liberamente determinare il
contenuto delle azioni. Queste possono essere di tre tipi:
- AZIONI
PRIVILEGIATE NEI DIRITTI PATRIMONIALI, possono riservare una
partecipazione agli utili o una quota del patrimonio netto più
elevata, o una partecipazione alle perdite che scatta soltanto quando non
sia sufficiente il capitale rappresentato dalle azioni ordinarie(è
il caso delle azioni postderogate nelle perdite), o infine diritti
patrimoniali correlati ai risultati di un determinato ramo dell'azienda.
- AZIONI
SENZA DIRITTO DI VOTO, CON VOTO LIMITATO a determinati argomenti, CON VOTO
SUBORDINATO al verificarsi di particolari condizioni. Se poi la
società non fa ricorso al mercato del capitale di rischio, in
relazione alla quantità di azioni possedute da uno stesso soggetto,
il diritto di voto sia limitato a una misura massima oppure può
disporre scaglionamenti, cioè un attenuazione del principio
capitalistico. Esistono però due limiti alla libertà
statutaria: non si possono emettere azioni a voto plurimo, e il valore
delle azioni con limitazione nel diritto di voto non può superare
la metà del capitale sociale.
- AZIONI
CON PRIVILEGIO PATRIMONIALE E CON LIMITAZIONI NEL DIRITTO DI VOTO, sono
quelle più diffuse e sono le
azioni privilegiate con voto limitato all'assemblea straordinaria e le
azioni di risparmio (quest' ultime sono le uniche che possono essere
emesse al portatore e soltanto da società quotate)
Oltre a quelle appena elencate la società può
emettere anche azioni appartenenti ad altre categorie speciali:
- AZIONI
A FAVORE DI PRESTATORI DI LAVORO, l'assemblea straordinaria può
deliberare l'assegnazione di utili ai lavoratori dipendenti mediante
l'emissione di speciali categorie di azioni da assegnare individualmente
ai lavoratori.
- AZIONI
CON PRESTAZIONI ACESSORIE, nella spa non si possono conferire prestazioni
di opera o servizi, ma l'atto costitutivo può prevedere che i
titolari di queste azioni siano obbligati a eseguire, oltre al
conferimento, prestazioni accessorie non consistenti in denaro: queste
devono essere nominative e non possono esserealienate senza il consenso
degli amministratori.
- AZIONI
RISCATTABILI, sono azioni per le quali la società prevede un potere
di ricatto: cioè che la società i soci possano riacquistarle
alla scadenza di un certo termine; possono essere utili quando la
partecipazione alla società si giustifica in base ad un rapporto
extrasociale di durata temporanea.
- AZIONI
DI GODIMENTO, possono essere emesse quando la società delibera di
ridurre il capitale sociale perché esuberante: vengono solitamente usate
per non danneggiare i soci quando viene rimborsato il valore nominale
delle azioni e il valore di mercato è superiore ad esso.
L'ASSEMBLEA SPECIALE quando la società emette
particolari categorie di azioni non può pregiudicare i diritti
riconosciuti nell'atto costitutivo a ciascuna categoria senza l'approvazione
dell'assemblea speciale dei soci della categoria interessata. La delibera
dell'assemblea generale è inefficace se la modifica dell'atto
costitutivo non viene approvata dall'assemblea speciale. L'assemblea speciale
dei possessori di azioni di risparmio deve essere anche convocata per nominare
un rappresentante comune il quale ha il diritto di assistere alle assemblee e
impugnarne le deliberazioni.
5- Le obbligazioni
Le obbligazioni sono un modo con cui le società possono
attingere finanziamenti:
esse
sono frazioni di eguale valore nominale e con uguali diritti, di un mutuo che
la società contrae con una pluralità di risparmiatori; ogni
frazione attribuisce il diritto al rimborso, a una determinata scadenza , del
capitale prestato e il diritto al amento periodico di un interesse su tale
capitale. Possono essere nominative o al portatore.
Sono
rappresentate da certificati con natura di titoli di credito se la
società non fa ricorso al capitale di rischio, o possono non avere
questa natura ed essere dematerializzate, nel caso in cui faccia ricorso.
I
titoli obbligazionari emessi al portatore si trasferiscono con la loro
consegna, mentre i titoli obbligazionari nominativi si trasferiscono
analogamente alle quote della srl(?). Se invece le obbligazioni sono
dematerializzate, si trasferiscono tramite il sistema di scritturazione su
conti tenute da banche o altri intermediari.
I DIRITTI DEGLI OBBLIGZIONISTI le obbligazioni attribuiscono
la qualità di creditore della società: pertanto l'obbligazionista
ha diritto al amento dell'interesse stabilito anche se la società non
ha conseguito utili da ripartire e ha diritto al rimborso del capitale prestato
comunque vadano gli affari. Tuttavia la riforma del 2003 ha previsto che
possano essere emesse tipi speciali di obbligazioni con diritti diversi, queste
sono:
- Obbligazioni
nelle quali il amento è INDICIZZATO , nel senso che il tempo e
l'entità possono variare in dipendenz di parametri oggettivi che
possono dipendere o meno dalla società.
- Obbligazioni
nelle quali i tempi e l'entità del rimborso del capitale prestato
sono CONDIZIONATI all'andamento economico della società,
partecipando giuridicamente al rischio dell'impresa.
- Obbligazioni
nelle quali il diritto alla restituzione del capitale prestato e al
amento degli interessi è SUBORDINATO alla soddisfazioni dei
diritti di altri creditori.
- OBBLIGAZIONI
CONVERTIBILI IN AZIONI, che trasformano la posizione di creditore in
quella di azionista secondo un rapporto prestabilito. Questo può
avvenire con procedimento diretto se si diventa azionista della
società che ha emesso le obbligazioni e quindi contestualmente
all'emissione l'assemblea delibera un aumento di capitale che
risulterà effettivamente sottoscritto solo nella misura in cui si
verificherà la conversione; o con procedimento indiretto, se si
diventa azionista di un'altra società, e quindi sarà la
società che ha emesso le obbligazioni a procurarsi le azioni
dell'altra società.
- OBBLIGAZIONI
CON WARRANT, che attribuiscono il diritto di di sottoscrivere o di
acquistare azioni della stessa società o di un'altra, pur
continuando a rimanere obbligazionista.
L'EMISSIONE DELLE OBBLIGAZIONI è deliberata dagli
amministratori . La deliberazione deve risultare da verbale redatto da un
notaio e deve essere iscritta nel registro delle imprese. Soltanto l'emissione
d obbligazioni convertibili deve essere deliberata dall'assemblea
straordinaria, la quale può delegare questo potere agli amministratori.
L'emissioni è però subordinata alla presenza di determinate
condizioni, in modo che non vengano emesse junk bonds(cioè obbligazioni
spazzatura): nel caso di società quotate non si hanno limiti
nell'emissione di obbligazioni che vengono a loro volta quotate; nelle altre
società invece non si possono emettere obbligazioni per una somma
eccedente il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve
disponibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato. Fanno eccezione i casi
in cui le obbligazioni eccedenti siano destinate alla sottoscrizione di
investitori professionali, o siano garantite da un ipoteca su immobili sociali
o il governo autorizzi ad emetterle oltre i limiti.
L'ORGANIZZAZIONE DEGLI OBBLIGAZIONISTI la legge prevede
l'esistenza di una organizzazione degli obbligazionisti che si articola in
assemblea degli obbligazionisti e in un rappresentante comune nominato
dall'assemblea. Spetta all'assemblea deliberare sulla modificazione delle
condizioni del prestito proposte dalla società e queste sono vincolanti
per tutti gli obbligazionisti. Inoltre ad essa spetta anche deliberare sulla
proposta di concordato e di amministrazione controllata e sugli altri oggetti
di interesse comune agli obbligazionisti. Il rappresentante comune può
essere scelto al di fuori della cerchia degli azionisti: egli ha il compito di
provvedere all'esecuzione delle deliberazioni dell'assemblea, tutelare gli interessi degli obbligazionisti,
assistere al sorteggio delle obbligazioni ed all'assemblea dei soci.