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La capacità giuridica 3
La capacità di agire 3
La capacità naturale 3
Le Persone Fisiche (L'incapacità d'agire)..
L'incapacità Assoluta 4
Incapacità Relativa 4
Associazioni 5
Fondazioni 5
S.p.A. 5
Asociazioni di fatto 5
Fontidi di cognizione e fonti di produzione 6
Fonti supreme 6
Fonti primarie 7
Fonti secondarie 7
Consuetudine 7
Trattati CEE e regolamenti comunitari 7
Tripartizione dei poteri dello stato 7/8
La Norma Giuridica 8
L'ordinamento Giuridico 8
Lo Stato 9
Partizione del Diritto 9
Diritto publico 9
Rami del diritto pubblico 9
Diritto privato 9
Rami del diritto privato 9
Diritto oggettivo e diritto soggettivo 9
Norme sociali 10
Norme giuridiche 10
Precetto e Sanzione 10
Caratterisitche delle norme giuridiche 11
L'interpretazione della norma giuridica..
Interpretazione autentica 12
Interpretazione giudiziale 12
Interpretazione Dottrinale 12
Il territorio 13
Confini 13
L'organizzazione politica.. 13
Sovranità 13
Stato apparato 13
Forme di stato. 13
Stato liberale 14
Stato moderno 14
Struttura dello Stato 14
Forme di Governo. 14
Il Rapporto giuridico 15
Situazioni giuridiche passive e attive 15
Diritti Soggettivi 15
Diritti Reali 15
Diritti di Obligazioni 15
Atti e fatti giuridici. 16
Atti Giuridici 16
Atti Unilaterali 16
Atti Bilaterali 16
Atti Plurilaterali 16
La Validità e L'invalidità 17
Atto Valido 17
Invalidità 17
Nullità 17
Annulabilità 17
Convalida 17
Oggetti del diritto: I Beni 17
Classificazione dei Beni 17/18
I Soggetti dell'economia 18
Sistema economico Aperto 18
Famiglie 18
Reddito 18
Imprese 18
Produzione 18
Stato 18
Servizi 18
Resto del mondo 18
Concetto e Funzione del mercato.. 19
Produzione per lo scambio 19
Scambio 19
Per il diritto la persona fisica è l'uomo, inteso come centro di interessi, di diritti e di doveri
Es.: Se una persona appena nata eredita una casa egli ha un diritto
di proprietà, ma ha anche il dovere di are l'imposta di successione (è ovvio che l'imposta sarà ata dai suoi genitori).
La capacità giuridica è l'idoneità dell'uomo di essere titolare di diritti e di doveri. Si acquista al momento della nascita e si estingue con la morte del soggetto stesso
Al compimento della maggiore età il soggetto acquista la capacità di agire, che è l'idoneità della persona fisica a compiere atti giuridici.
La capacità naturale è la possibilità di comprendere in modo razionale la realtà e quindi di prendere le decisioni più convenienti. Pertanto è una capacità che viene determinata sul singolo individuo.
Vi sono dei soggetti che, per malattie o per malformazioni fisiche che incidono sulle loro facoltà mentali si trovano in uno stato di incapacità naturale più o meno grave, sono persone che da sole non riescono a fare i propri interessi o compiere atti giuridici validi; quindi devono essere tutelati alla pari dei minori d'età.
Questa incapacità può essere assoluta o relativa, questa differenza è molto importante per constatare se un atto giuridico è valido o no.
Sono assolutamente incapaci di agire i minori d'età e gli interdetti giudiziali e legali.
In altre parole non sono in grado di compiere atti giuridici ma hanno bisogno di una persona che li rappresenti, questa persona è detta tutore, per il minore d'età e quasi sempre il genitore oppure entrambi.
E' una persona che maggiorenne si trova sempre in uno stato di infermità mentale. Questa incapacità viene riconosciuta da un giudice proclamando una sentenza che gli impedirà di compire degli atti giuridici validi.
E' invece una persona che è stata condannata all'ergastolo o a un periodo di reclusione non inferiore a cinque anni e che quindi viene privato della capacità di agire.
Costui potrà compiere da solo atti strettamente personali, per esempio potrà fare il testamento e potrà contrarre matrimonio, mentre, invece per gli atti di carattere patrimoniali dovrà essere sostituito dal tutore.
Incapacità Relativa
Sono invece relativamente incapaci di agire il minore emancipato e l'inabilitato. Si dice questo quando una persona è capace di compiere atti di ordinaria amministrazione, ossia tutti gli atti che servono per la normale conduzione della vita. Mentre invece per tutti gli atti di straordinaria amministrazione , cioè tutti gli atti che comportano un aumento o una diminuzione del patrimonio (ad esempio la vendita, l'acquisto) hanno bisogno di essere affiancati da una persona chiamata curatore.
Il minore emancipato
È colui che pur non avendo raggiunto la maggiore età. Ha compiuto sedici anni e che dopo aver avuto l'autorizzazione da parte del tribunale ha contatto matrimonio.
L'inabilitato
È colui che affetto da una infermità fisica (cieco, sordomuto) e non ha ricevuto un'adeguata educazione né istruzione, oppure una persona eccessivamente prodiga, tanto da mettere a repentaglio il sostentamento familiare o, infine, l'alcolizzato e il drogato.
Soggetti di diritto, oltre le persone fisiche, sono le persone giuridiche, cioè un insieme di persone o di beni organizzati per perseguire uno scopo consentito dal diritto e riconosciuto dallo Stato. Per tanto per fare si che nasca "una" persona fisica si ha bisogno di un insieme di persone (associazione) o una pluralità di beni (fondazioni) uno scopo da raggiungere e il riconoscimento da parte dello Stato.
Associazioni
Le associazioni consistono in una pluralità di persone fisiche che mediante un accordo (atto costitutivo) si uniscono per raggiungere uno scopo. Quindi un elemento necessario per costruire un associazione sono le persone, anche se occorre sempre un patrimonio
Fondazioni
Le fondazioni consistono in una pluralità di beni destinati a uno scopo. Elemento essenziale è quindi il patrimonio, anche se le persone fisiche agiscono per raggiungere lo scopo per cui è nata la fondazione e che quindi sono vincolate nel disporre dei beni allo scopo dato dal fondatore.
Sono dette pubbliche se vengono istituite per il soddisfacimento di interessi collettivi (Stato, regione, comune, inps . )
Sono, invece, dette private se sono istituite per perseguire interessi esclusivamente di determinati gruppi di persone come nel caso delle società per azioni (spa).
Società per Azioni
La società per azioni nella quale per gli adempimenti sociali risponde la società stessa con il suo patrimonio (Fiat, Olivetti . )
Le società e le fondazioni riconosciute dallo stato sono soggetti di diritto e acquistano personalità giuridica.
Questo vuole dire che le persone che compongono l'associazione o la fondazione sono giuridicamente irrilevanti e ciò che conta è l'ente che si è venuto a creare. Cioè, la persona giuridica è distinta e diversa dalle persone fisiche che la compongono. La persona giuridica è per tanto centro d'interessi autonomo.
Associazioni di Fatto
Le associazioni che operano senza il riconoscimento da parte dello Stato sono semplici associazioni di fatto, non hanno personalità giuridica, ma sono ugualmente soggetti di diritto, secondo la più moderna impostazione che distingue tra personalità giuridica e soggettività. Pertanto, anche gli enti senza personalità giuridica possono, ad esempio, essere intestatari si immobili e stare in giudizio, poiché sono soggetti di diritto.
La sorgente del diritto, è quindi, la fonte che comprende la volontà degli organi legislativi di emanare le norme giuridiche e tutti gli atti attraverso i quali tale volontà si manifesta.
Fonti di cognizione e fonti di produzione
Le fonti si distinguono in fonti di cognizioni e fonti di produzioni.
Fonti di cognizioni
Si parla di fonti di cognizioni per indicare il mezzo materiale (documento) che ci offre il contenuto della norma (leggi, regolamenti, decreti leggi, decreti legislativi) attravero il quale si viene a conoscenza delle norme vigenti. Un esempio di fonte di cognizione può essere la Gazzetta Ufficiale sulla quale vengono pubblicate tutte le leggi, codici e testi unici.
Fonti di Produzione
Si parla di fonti di produzione per specificare il modo di formazione della norma giuridica da parte degli organi legislativi.
Es.:
La legge è fonte di produzione quando ci riferiamo al suo procedimento di formazione.
Le fonti del diritto sono in ordine gerarchico ta loro.
Questo rapporto vuole dire che le norme contenute in una fonte di grado superiore vincolano l'efficacia di norme contenute in fonti di grado inferiore queste in fatti non possono essere in contrasto con quelle già formate di grado superiore, se questo accade esse diventano illegittime.
Fonti Supreme
La fonte suprema più importante è la Costituzione che può essere definita la legge fondamentale su cui si basa l'intero sistema giuridico statale.
Informazioni sulla Costituzione
La costituzione è entrata in vigore il 1° gennaio del 1948, in sostituzione dello Statuto Albertino. È in un documento formato da 139 Articoli. La costituzione è rigida, perché non può essere modificata se non attraverso una legge costituzionale, secondo un particolare procedimento. Secondo l'articolo 1387 della costituzione, che prevede una doppia votazione a maggioranza molto più elevata rispetto a quelle richieste per l'approvazione di una legge ordinaria. Sono invece dette elastiche le costituzioni che, come lo Statuto Albertino, possono essere modificate con l'ordinario procedimento di formazione delle leggi e quindi con qualsiasi legge.
Fonti Primarie
Le fonti primarie sono le leggi ordinarie che comprendono sia le leggi statali emanate dal parlamento, sia le leggi regionali emanate dalle regioni. Hanno uguale potere alle leggi ordinarie (fonti primarie) gli atti aventi forza di legge emanati dal Governo: si tratta dei decreti legge e dei decreti legislativi.
Fonti Secondarie
Le fonti secondarie sono i regolamenti in generale e in fine come unica fonte del diritto non scritta la consuetudine, detta anche usi. Sono Fonti secondarie, e perciò si trovano in posizione subordinata rispetto alle leggi, i regolamenti, che non possono essere contrari alle leggi e vengono emanati di volta in volta dal potere esecutivo (Governo) oppure dalle regioni, dalle provincie, dai comuni.
Consuetudine
La consuetudine è l'unica fonte di diritto non scritta e consiste in un comportamento seguito da un gruppo più o meno vasto di persone con la convinzione che si un precetto obbligatorio.
Questa è fonte di diritto soltanto quando, il comportamento è costante e uniforme e generale e osservato con la convinzione di ubbidire ad una norma giuridica. Per tanto non è sufficiente avere dei certi comportamenti ma bisogna essere fermamente convinti che si tratti di regole imposte dall'ordinamento giuridico. Perché si formino norme consuetudinarie si ha bisogno di due elementi fondamentali: un elemento materiale, cioè il ripetersi costante e uniforme nel tempo di un certo comportamento da parte di un gruppo sociale.
La consuetudine non può essere applicata nel campo del diritto
Penale, ove vige il principio: nullum crimen sine lege (nessun
Reato se non è previsto dalla legge). Esiste appunto l'articolo
25 comma 2 della costituzione che dispone <<Nessuno può
essere punito se non in forza di una legge>>
Trattati CEE e regolamenti comunitari
Esiste un livello superiore rispetto alle fonti del diritto interno e sono: il trattato istitutivo della Comunità europea e i regolamenti i quali sono emanati dal consiglio CEE. In fatti l'Italia fa parte di questa comunità sovranazionale che ha la possibilità di poter esercitare, nelle materie stabilite dal trattato, diretti poteri normativi entro i paesi membri oltre che poteri giurisdizionali. Quindi in caso di sentenza il Giudice deve disapplicare le norme interne, se per caso siano in contrasto con le norme comunitarie.
Le direttive UE sono totalmente diverse dai regolamenti, in fatti le prime non contengono delle norme rivolte ai cittadini ma sono rivolte agli Stati membri della UE. Questi a loro volta sono tenuti ad emanare leggi in conformità a queste direttive superiori.
Tripartizione dei poteri dello stato
I poteri con cui viene diviso l'ordinamento dello Stato sono il legislativo, l'esecutivo e il giudiziario. Gli stati costituzionali (come il nostro) si distinguono per la divisone dei poteri, cioè ogni potere viene attribuito a un organo differente. La costituzione ha affidato al Parlamento il potere legislativo, al Governo il potere esecutivo e alla Magistratura la funzione giurisdizionale.
Il diritto è un'insieme di regole emanate e fatte valere
dallo Stato al fine di disciplinare la vita di una società
Possiamo quindi affermare che il diritto è un sistema di norme finalizzate alla risoluzione dei conflitti di interessi fra gli uomini, attraverso l'applicazione di regole predeterminate.
Detto ciò si capisce che il diritto è essenziale ad ogni società, perché assicura ai cittadini una convivenza pacifica nell'ambito di una comunità organizzata.
In fatti l'uomo nel corso del tempo è passato da uno stato di libertà a uno stato di libertà civile attraverso comunità sempre più organizzate.
L'ordinamento Giuridico
L'ordinamento giuridico è costituito dall'insieme delle norme giuridiche e dall'apparato preposto alla loro creazione nonché alla garanzia della loro osservanza.
L'ordinamento giuridico è inteso come un complesso
unitario di norme che garantisce l'ordine interno della società per il raggiungimento dei fini propri dello stato
Ogni comunità dello stato forma il proprio ordinamento in relazione alle sue condizione sociali, culturali, economiche.
Tutti gli ordinamenti giuridici rispondono ai fini che lo Stato ritiene necessari per lo sviluppo complessivo della società. In fatti ogni stato sceglierà un organizzazione piuttosto che un'altra per soddisfare le sue esigenze.
Lo Stato è un'organizzazione politica composta da tre elementi costitutivi: territorio, popolo, potere sovrano.
Per Stato - ordinamento si intende l'organizzazione politica di un popolo su un territorio.
Per Stato - comunità si intende, invece, lo Stato in rapporto alla sua popolazione, ossia l'insieme di cittadini appartenenti allo stato
Per Stato - apparato è l'insieme degli organi mediante i quali viene esercitata la sovranità (parlamento, governo ecc).
Partizione del diritto
L'ordinamento giuridico è diviso in due grandi parti: diritto pubblico e diritto privato.
Diritto pubblico
Il diritto pubblico è l'insieme di tutte le norme che regolano i rapporti tra lo Stato e gli enti pubblici e anche i rapporti tra stato e privati, quando in tal rapporti si manifesta la supremazia dello stato o dell'ente e la soggezione a questo da parte del privato.
Rami del diritto pubblico
Il diritto pubblico si suddivide a sua volta in vari rami: diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto penale e diritto processuale.
Diritto privato
Il diritto privato è l'insieme delle norme che regolano i rapporti tra privati o tra privati e ente pubblico, quando quest'ultimo viene sottoposto alla stessa disciplina. Ad esempio, se lo stato affitta un appartamento di sua proprietà, mediante contratto d'affitto, esso si comporta come un cittdino.
Rami del diritto privato
Il diritto privato si suddivide in diritto civile, diritto commerciale e diritto della navigazione.
Diritto oggettivo e diritto soggettivo
La parola "diritto" si può intendere in senso oggettivo e soggettivo.
Si parla di diritto oggettivo per indicare le norme giuridiche in quanto tali (norma agendi), ossia tutto l'insieme delle norme che predeterminano un dato comportamento.
Si parla di diritto soggettivo per indicare la pretesa di un soggetto
di assumere un preciso comportamento prescritto da una norma
(facultas agendi) per realizzare un proprio interesse.
Quando solitamente ci si riferisce alle norme si pensa quasi solamente alle norme giuridiche, anche se queste non sono le uniche esistenti, in fatti se si pensa alle regole che l'uomo deve osservare nel compimento delle varie attività quotidiane ci si accorge immediatamente che il campo si allarga immediatamente.
Norme Sociali
Le norme giuridiche appartengono alla grande categoria delle norme sociali, con la differenza che, mentre le norme giuridiche sono obbligatorie, cioè determinano un preciso comportamento che le persone devono seguire e che applica delle sanzioni alle persone che non li rispettano, le altre norme sociali (morali, religiose, di convenienza, di educazione ecc.) nascono e si consumano nella nostra coscienza, senza essere pertanto obbligatorie.
Norme giuridiche
Invece la norma giuridica e un precetto rivolto dallo Stato (che è in posizione di supremazia e di sovranità) ai cittadini, ai quali viene imposta una ben definita condotta e, nel caso in cui non venga eseguito, è prevista una determinata sanzione, proporzionata alla violazione.
Precetto, sanzione
La norma giuridica è quindi formata da due parti: il precetto e la sanzione. Il precetto
impone un determinato comportamento; mentre la sanzione stabilisce quali saranno le conseguenze se l'individuo si
comporterà in modo contrario a quello prescritto dal precetto. È la conseguenza
negativa prevista dalla norma per la mancata osservazione del precetto in essa
contenuto. La sanzione può assolvere una duplice funzione: preventiva e
repressiva. Prevenendo punizioni per le eventuali infrazioni, la sanzione può
impedire che queste vengano commesse (funzione preventiva), ma punendo coloro
che commettono l'infrazione svolge una funzione repressiva.
Caretteristiche delle norme giuridiche
La norma giuridica ha diverse caratteristiche che la contraddistinguono da tutte le altre norme sociali.
Positività. La norma giuridica è positiva, cioè posta dallo
Stato e questo fatta valere.
Coattività. La norma giuridica è coattiva, cioè
obbligatoria, deve essere osservata rigorosamente dal
cittadino; qualora questi non la segua, sarà punito tramite
l'applicazione di una sanzione
Relatività. La norma giuridica è relativa, in quanto il suo
contenuto può subire delle modifiche nello spazio e nel
tempo.
Generalità. La norma giuridica è generale, in quanto si
rivolge a una serie indefinita di soggetti e non a singole
persone.
Astrattezza La norma giuridica è astratta poiché non
prevede casi concreti, ma una serie ipotetica di eventi.
Come visto sopra una delle caratteristiche delle norme giuridiche è quella di essere astratta. Ciò comporta che la norma deve sempre essere interpretata perché si possa applicare. Esistono delle persone incaricate di interpretare la legge. In fatti a seconda dei soggetti che la interpretano, l'interpretazione avrà rilevanza diversa.
Interpretazione Autentica
Quando l'interpretazione viene effettuata dallo stesso organo che ha emanato la norma siamo in presenza della interpretazione autentica; essa è vincolante per tutti, cioè tutti la devono rispettare.
Interpretazione giudiziale
Si dice interpretazione giudiziale quando viene effettuato dal giudice durante un procedimento civile o penale. Egli dovrà ricercare e interpretare la norma che si dovrà adattare al caso concreto. Quest'interpretazione vincolerà solamente le parti che hanno chiesto l'intervento del giudice per la tutela di un loro diritto.
Interpretazione Dottrinale
Si dice interpretazione dottrinale quando viene effettuata dagli studiosi del diritto. Questa non è vincolante per nessuno, ma serve d'aiuto o di supporto ai giudici.
Il territorio è l'elemento materiale dello STATO
Non vi può essere stato senza territorio, cioè senza una zona della superficie terrestre che identifica la sede stabile della comunità statale.
Confini
Esistono due tipi di confini:
Naturali: Divisioni poste dalla natura
Artificiali: Trattati o convenzioni tra stati confinanti
Essi possono esistere nel: soprassuolo, suolo, sottosuolo, e marittimi.
Anche le navi e gli aeromobili, battenti bandiera dello stato sono territorio dello stato.
Entro i suoi confini lo stato ha potere sovrano assoluto, cioè non può subire limitazioni da parte di altri stati.
L'organizzazione Politica è quell'elemento
Per il quale un polo stanziato su un
Territorio diventa stato
Sovranità: Lo stato come entità giuridica e politica ha personalità giuridica (è persona giuridica pubblica) e in quanto tale ha una propria volontà che prende nome di Sovranità o Potestà d'Impero.
Questa sovranità è originaria in quanto sorge col sorgere dello stato stesso. Mentre tutte le altre persone giuridiche pubbliche che hanno sovranità, non hanno sovranità originaria, hanno sovranità derivata.
Stato Apparato: E' l'insieme degli organi dello stato che hanno potere tipo: Parlamento - Le leggi; Governo - Attuare i fini dello stato; Magistratura - ha il compito di applicare le norme nei casi concreti.
Si distinguono tre tipi di stati: Stato Assoluto
Stato Liberale
Stato Moderno
Stato Assoluto: Il potere del sovrano è ASSOLUTO Nota: Assoluto, significa "sciolto", dal latino Absolutus Il sovrano è "sciolto" da qualsiasi vincolo, non deve dare conto a nessuno del suo operato. Il potere è tutto accentrato sul monarca. NON VIENE TOLLERATA NESSUNA AUTONOMIA LOCALE.
Stato Liberale Nella sua forma liberale lo stato è tenuto, come ogni altro soggetto, a rispettare le norme giuridiche che esso stesso pone. Ai cittadini è riconosciuta una serie di diritti soggettivi che potranno far valere anche nei confronti dello stato. Lo stato liberale viene quindi detto Stato di Diritto che racchiude in se principi fondamentali: separazione dei poteri, l'introduzione delle costituzioni, l'emergere dei diritti soggettivi non solo privati ma anche pubblici.
Stato Moderno: Racchiude in se diversi tipi di stato:
Costituzionale
Democratico
Di Diritto
Rappresentativi
Struttura dello Stato
Stato Unitario: Il potere è accentrato nel governo centrale
Stato Regionale: Lo stato attribuisce alcuni poteri alle regioni, alle provincie, ai comuni
Stato Federale: E' formato da più stati ma uniti allo scopo di raggiungere fini comuni, soprattutto nei rapporti internazionali.
Sistema Presidenziale: Il presidente, eletto dal popolo a tempo determinato è contemporaneamente Capo Dello Stato e Capo del Governo, nomina i ministri che rispondono del loro operato solo a lui. E' il leader del partito di maggioranza. Il parlamento ha potere legislativo ma non può costringere il presidente a dare le sue dimissioni e questi non può sciogliere il parlamento.
Sistema Parlamentare: E' totalmente diverso da quello Presidenziale, in fatti questo è basato su un rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento, per cui il Governo è politicamente responsabile verso il secondo degli atti che pone in essere. Il Capo dello Stato rappresenta lo stato, nomina il capo del Governo, ma questi deve aver fiducia del Parlamento.
Ogni rapporto tra più soggetti da luogo a un rapporto.
Molti rapporti avvengono giornalmente tra le persone ma non tutti interessano il diritto e quindi non vengono presi in considerazione dal diritto.
Altri rapporti vengo invece presi in considerazione dal diritto e quindi sono tutelati daquest'ultimo, poiché sono ritenuti importanti per una convivenza pacifica.
Il rapporto giuridico si può pertanto definire come una
Relazione tra due o più parti regolata dal diritto
oggettivo, cioè dall'insieme delle norme giuridiche.
Si dicono attive situazioni che comportano la pretesa di un soggetto alla tutela del proprio interesse. Sono situazioni che riconoscono un diritto soggettivo.
Si dicono passive situazioni che comportano la subordinazione del proprio interesse a quello degli altri soggetti e, quindi, possono comportare un dovere, un obbligo o un onere.
Il diritto soggettivo è la situazione giuridica attiva
Più importante, in quanto accorda al suo titolare il
Potere di agire per la salvaguardia di un proprio
Interesse direttamente tutelato da una norma giuridica.
I diritti soggettivi vengono definiti sotto diversi aspetti:
Diritti soggettivi patrimoniali quelli che riguardano esclusivamente interessi economici, cioè quantificabili in denaro. I diritti soggettivi a loro volta, si dividono in diritti reali e diritti d'obbligazione.
Non patrimoniali quelli che riguardano interessi di carattere morale (ad esempio, il diritto all'integrità fisica, il diritto all'onore)
Attribuiscono al titolare il potere su una cosa e hanno la caratteristica di essere assoluti e trasmissibili
Il titolare del diritto pretende da un altro soggetto la prestazione che gli è dovuta, pertanto essi sono relativi, poiché possono essere fatti valere solo nei confronti di un soggetto determinato.
Esistono poi diritti soggettivi pubblici e privati:
Pubblici : Sono i diritti riconosciuti al singolo soggetto nei confronti dello stato o di un elemento pubblico
Privato : Sono riconosciuti al singolo soggetto nei confronti di altri.
Le situazioni giuridiche passive consistono nella imposizione di una determinata condotta a un soggetto e si suddividono in: doveri, obblighi, soggezione e oneri.
Dovere : E' una situazione in base alla quale un soggetto deve tenere un determinato comportamento nei confronti di un altro.
Obbligo : E' l'imposizione di ottemperare a un preciso comando
Soggezione : Consiste nel subire un altrui potere
Onere : E' il comportamento che il soggetto è libero di osservare o di non osservare, ma che deve osservare se vuole realizzare un dato risultato.
Fatti giuridici sono definiti quegli accadimenti, naturali o umani, al verificarsi dei quali l'ordinamento giuridico ricollega un qualsiasi effetto giuridico. Possono distinguersi in:
Naturale : cioè causato dalla natura
Umano : cioè prodotto da un comportamento volontario
Atti giuridici
Sono atti destinati a produrre effetti giuridici per un comportamento volontario dell'uomo.
Gli atti volontari (cioè atti giuridici) sono di tre tipi
Atti Unilaterali: La dichiarazione di volontà di una sola parte è produttrice di effetti giuridici.
Atti Bilaterali: Sono quelli che per produrre effetti giuridici necessitano delle dichiarazione di volontà di due soggetti.
Atti Plurilaterali: Sono quegli atti in cui le parti possono essere più di due come nel contratto di società che può essere formato anche da una pluralità.
Atto valido: un atto è valido quando, contiene tutti gli elementi essenziali richiesti dalla legge, esplica gli effetti da chi lo ha compiuto.
Invalidità: si ha un atto invalido quando è compiuto senza rispettare i modi e le condizioni previste dalla legge.
Nullità: è la forma più grave che incorre quando manca un elemento essenziale dell'atto o quando l'atto stesso è in contrasto con le norme dell'ordine pubblico o del buon costume.
Annullabilità: ricorre quando una parte si trova in condizioni tali da compromettere le scelte individuali.
Convalida: è un atto che proviene dalla stessa parte che avrebbe potuto promuovere la domanda d'annullamento e che produce l'effetto di sanare l'atto e di precludere l'azione di annullamento.
Il codice civile definisce "bene" ciò che può formare oggetto di diritto.
Caratteristiche dei Beni: I Beni sono Utili
Sono limitati
Sono accessibili
Classificazioni dei Beni
Beni Materiali: Sono quelli che cadono sotto i nostri sensi.
Beni Immateriali: Sono quelli che non cadono sotto i nostri sensi.
Beni Mobili: Circolano da un proprietario all'atro senza bisogno di alcune formalità.
Beni Immobili: Si possono vendere solamente mediante un atto scritto che deve essere annotato in un pubblico registro.
Beni Immobili registrati: Sono gli: auto veicoli, le navi, gli aeromobili e viene scritto su appositi registri.
Universalità: Alcuni beni mobili, se considerati nel loro insieme vengono considerati un'unica entità.
Pertinenze: Sono cose mobili o immobili destinati in modo durevole al servizio o a ornamento di un'altra cosa mobile o immobile.
Fungibili: Ogni bene è indifferentemente sostituibile con altri beni identici.
Infungibili: Sono un unico esemplare o hanno caratteristiche distinte.
Consumabili: Si usano una sola volta, vengono distrutti o trasformati.
Inconsumabili: Sono beni idonei a fornire un pluralità di prestazioni economiche.
Divisibile: E' il bene che suddiviso in parti, conserva le sue caratteristiche e il suo valore è proporzionato al tutto.
Indivisibile: Sono i beni che se separati non sono più idonei a svolgere la sua funzione economica.
Consumo:Sono prodotti che si possono utilizzare.
Investimento (capitale): Sono gli strumenti per creare i beni di consumo.
Pubblici: Appartengono allo stato o ad altri enti pubblici e si suddividono in :
Beni Demaniali: Sono di uso comune e tutti ne possono godere e sono invendibili, non si possono vendere.
Beni Patrimoniali: Sono beni indispensabili finche cambia la loro destinazione economica.
Beni Privati: Appartengono a soggetti e possono essere liberamente trasferiti.
I soggetti dell'economia sono tutti coloro che
operano nel sistema economico, sia come
consumatori che come produttori
Sistema economico aperto
Questi soggetti sono rappresentati spesso dalle: famiglie, dalle imprese, dallo Stato e , in un sistema economico aperto, che ha rapporti con l'estero.
Famiglie:
Le famiglie sono rappresentate dalle persone fisiche, considerate singolarmente o come nuclei famigliari. Esse forniscono lavoro alle imprese e allo Sato.
Reddito:
In cambio del lavoro ceduto ricevono un reddito, ossia un compenso che si riceve periodicamente.
Imprese:
L'Impresa è un'organizzazione di persone e di beni che come scopo la produzione di beni e servizi. L'attività dell'impresa e organizzata dall'Imprenditore.
Produzione:
La produzione è ottenuta combinando lavoro, capitale e natura (fattori di produzione) in modo da trasformarli in nuovi beni. Tutti questi nuovi beni sono destinati allo scambio.
Stato:
Lo stato e gli altri enti svolgono un'attività economica per soddisfare dei bisogni che sono avvertiti dai cittadini, e il cui soddisfacimento è ritenuto importante per tutti noi.
Servizi:
Quindi attraverso la loro attività forniscono servizi molto importante per noi. Per fornire questi servizi gli enti pubblici acquistano manufatti, materie prime, e macchinari dalle imprese e danno lavoro a parte dei cittadini.
Resto del mondo:
Con li termine resto del mondo si intendono le relazioni che si instaurano con gli altri Stati. Attraverso l'importazione e l'esportazione di merci.
La funzione del mercato è quella
di permettere lo scambio dei bei
servizi e fattori della produzione,
in una parola di merci.
Produzione per lo scambio:
Nella società primitiva ogni famiglia consumava quello che produceva, e quindi lo scambio era raro. Poi con lo sviluppo della società si è capiti che la divisone dei compiti permetteva un migliore soddisfacimento.
Si è quindi passati dall'autoproduzione e dall'autoconsumo alla divisione del lavoro e alla produzione per lo scambio.
Scambio:
Lo scambio delle merci è diventato quindi essenziali per ottenere ciò che ci permette di far fronte alle nostre neccesità.
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