diritto |
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ristretta ai lavoratori, contro il rischio della più ampia, per tutti quelli che non hanno
diminuzione della capacità lavorativa risorse minime
è stato del benessere che interviene nel campo sociao-economico per garantire la giustizia sociale;
la sua storia è suddivisibile in 3 fasi:
sperimentazione: iniziata alla fine del 1800, sviluppatasi con l'emanazione di una serie di leggi finalizzate all'avanzamento sociale della collettività, culminata con la creazione del sistema di assicurazioni sociali e con l'assisteza ospedaliera ai disoccupati e ai minorati psichici; l'arrivo della grande crisi e della depressione, il seconndo conflitto mondiale convincono l'opinione pubblica dell'utilità delle politiche sociali per tutti i cittadini
consolidamento: l'ipotesi della perdita di capacità lavorativa determina automaticamente il diritto alla prestazione sociale intesa a garantire il minimo vitale con benefici uguali per tutti
grande delusione e crisi: negli anni 70, riscoperta del permanere delle disugualianze sociali, interruzione della crescita economica, crescere del deficit pubblico, inefficenza dei servizi, minaccia rappresentata dallo strapotere dello stato alla libertà individuale
la convinzione condivisa da molti è che si debba passare da un sistema a spettanza universale del tipico modello anglosassone (fornire a ogni cittadino servizi essenziali gratuiti, indipendentemente dal livello di reddito posseduto) a un sistema particolarmente selettivo (interventi mirati che isolino un gruppo di riferimento su cui dirigere le risorse disponibili, evitandone l'inutile dispersione)
negli USA è prevalso il modello di WS residuale (lo stato interviene con i servizi essenziali gratuiti solo nei casi di famiglie incapaci di far fronte ai rischi fondamentali della vita); W backlash è caduta della solidarietà da parte dei contribuenti che può determinare fratture sociali e la stigmatizzazione del fenomeno della povertà; nei paesi scnadinavi si ha il WS universalistico (favorito il mutuo soccorso tra i diversi ceti sociali), considerato il modello più costoso
la legislazione sociale mia alla tutela del lavoratore e si distingue in previdenza e assistenza; l'azione delo stato è fondamentale per rendere concreto il sistema di sicurezza sociale; suo scopo primario è promuovere il benessere della popolazione e realizzare un equilibrio tra le diverse classi sociali; lo stato fornisce protezione a tutti i cittadini e una prestazione minima nazionale per condurre una vita dignitosa
la previdenza sociale è il primo intervento dello stato e nasce agli inizi degli anni 90 attraverso leggi sull'invalidità, sulla vecchiaia, sulla disoccupazione, sugli assegni familiari, sulle malattie, sulla maternità, sugli infortuni e le malattie professionali; negli anni 50 si emanano leggi per riformare la maternità, il sistema pensionistico
la finalità è di tutelare il lavoratore al verificarsi di eventi le cui conseguenze determinabo precarietà economica (es. infortunio, malattia, disoccupazione, ..)
le assicurazioni sociali obbligatorie si basano su un rapporto giuridico fra soggetto assicuratore (ente pubblico previdenziale, INPS o INAIL, tenuto a erogare la prestazione sanitaria o economica) e un soggetto assicurato o beneficiario (il lavoratore)
INPS è istituto nazionale della previdenza sociale *
INAIL è istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro §
* gestisce:
fondo pensioni dei lavoratori dipendenti
assicurazione per la disoccupazione involontaria attraverso gli uffici di collocamento
cassa unica per l'assegno al nucleo familiare
cassa integrazione guadagni
assicurazione per la maternità
fondi speciali per categorie di lavoratori
§ eroga rendite vitalizie per inabilità permanenti, cure mediche e indennità per inabilità temporanee assolute
La riforma del sistema pensionistico
la pensione di un lavoratore dipendente è costituita dai contributi obbligatori versati dal datore di lavoro, dal riscatto degli anni universitari, della leva militare o dei contributi volontari
riforma Dini: si è passati dal vecchio sistema di tipo retributivo, basato sull'anzianità contributiva, al nuovo di tipo contributivo per il quale la pensione si calcola in base ai contributi accantonati posti in relazione all'età in cui il lvaoratore decide di cessare l'attività lavorativa (65 anni per gli uomini e 60 per le donne + 20 di contributi)
fondi pensione sono contributi volontari in denaro dei lavoratori presso fondi controllati dallo stato
Le altre forme di previdenza sociale
assicurazione contro infortuni e malattie professionali (INAIL)
assegno di invalidità (ridotta capacità lavorativa)
assegno di inabilità (infermità permanente e assoluta di ogni capcatià lavorativa)
pensione di reversibilità (ai familiari del lavoratore morto)
assicurazione contro la disoccupazione (lavoratori senza lavoro non per causa loro)
assegno per il nucleo familiare (assicura al lavoratore e alla sua famiglia una vita libera e dignitosa)
assicurazione obbligatoria per le casalinghe (tutela degli infortuni domestici)
Il sistema assistenziale italiano
Provvede ai bisogni dei cittadini, ha come obiettivi il miglioramento delle condizioni di vita, l'educazione e l'istruzione professionale e la tutela della dignità personale; si distingue in assistenza: ai sordomuti, ai ciechi, ai grandi invalidi del lavoro, ai lavoratori emigrati, demiciliare agli anziani, alla famiglia, ai cittadini con più di 65 anni e in stato di degenza
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