ePerTutti


Appunti, Tesina di, appunto diritto

L'ORDINAMENTO GIURIDICO

ricerca 1
ricerca 2

L'ordinamento giuridico


Il diritto è un universo di regole (l'ordinamento giuridico).

Il diritto può essere inteso:

in senso oggettivo (o <<diritto oggettivo>>), indica un insieme di regole legali;

in senso soggettivo (o <<diritto soggettivo>>), una posizione di vantaggio garantita dalla legge.




Una prescrizione (o regola o norma) è una proposizione la cui funzione è quella di statuire (sin. stabilire) un comportamento e qualificarlo come obbligatorio, vietato o lecito.

obbligatorio: che deve essere tenuto;

vietato: che non deve essere tenuto;

lecito: che può essere tenuto.


Le regole di diritto prescrivono in modo generale e astratto.


La sanzione è la conseguenza negativa per chi viola la prescrizione.


E' fonte del diritto qualsiasi atto o fatto idoneo a produrre norme giuridiche in un sistema dato.

Esistono due tipi di fonte:

il precedente giudiziario consiste nel riprendere la decisione già avvenuta in un caso analogo a quello da decidere;

l'atto legislativo è quel procedimento con cui l'autorità con il potere legislativo produce un testo contenente regole di diritto.

Le norme di produzione sono le regole che disciplinano la produzione di norme del sistema giuridico.

Entrano a far parte dell'ordinamento giuridico solo le norme prodotte in conformità all'apparato delle fonti.

Le fonti in ordine gerarchico dell'ordinamento italiano sono:

Costituzione (1 Gennaio 1948), leggi costituzionali e leggi di revisione costituzionale

Trattati, regolamenti e direttive Ce (Comunità europea)

Leggi ordinarie (Stato e Regioni), decreti legge, decreti legislativi, referendum abrogativi

Regolamenti (organi costituzionali, statali, enti territoriali)

Norme corporative (cioè le norme poste dai contratti collettivi) à promulgate dai sindacati fascisti, in vigore fino a un'eventuale esplicita abrogazione

Usi : se richiamati da fonti precedenti o in materie non disciplinate da altre fonti


L'entrata in vigore di una legge è subordinata a un percorso determinato:

pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale à decorso del periodo di vacatio legis (15gg.) à in vigore.


Nel caso ci siano leggi contrastanti riguardo ad una stessa fattispecie la scelta della norma da utilizzare avviene seguendo la gerarchia delle fonti, quindi il criterio cronologico, e infine la competenza della fonte.

L'antinomia è il contrasto tra norme successive nel tempo rilevato dall'interprete. Il criterio cronologico è quello per risolvere questo tipo di conflitto, che fa prevalere la norma più recente.

Il principio gerarchico subentra nel caso in cui le norme in contrasto appartengano a fonti di grado diverso, prevale cioè la fonte superiore di grado.


In Italia abbiamo 5 codici fondamentali: Codice civile, Codice di procedura civile, Codice penale, Codice di procedura penale, Codice della navigazione. Al di fuori dei codici esistono numerose altre leggi, anche di grande importanza per la vita privata e pubblica.


L'abrogazione di una legge è la cessazione dell'efficacia di una norma giuridica (non ha più valore e non deve più essere applicata). Si distinguono 3 ipotesi di abrogazione:

per  dichiarazione espressa del legislatore (abrogazione espressa);

per incompatibilità tra le nuove disposizioni e le precedenti (abrogazione tacita);

perché la nuova legge regola l'intera materia già regolata dalla legge anteriore (abr. tacita).

Una particolare abrogazione è il referendum popolare abrogativo indetto su richiesta di 500.000 elettori o di 5 Consigli regionali. Non è ammesso per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.

Tra le cause di cessazione della legge non ci sono:

la consuetudine abrogativa, cioè li ripetersi di un comportamento contrario alla legge sorretto dalla convinzione della conformità all'ordinamento;

la desuetudine, costante disapplicazione della regola nella convinzione di corrispondenza con l'ordinamento giuridico.

La norma abrogata mantiene la sua forza normativa con riguardo ai casi che si siano verificati prima dell'abrogazione (irretroattività delle leggi: la legge non dispone che per l'avvenire).

Il diritto transitorio (o intertemporale) risolve situazioni giuridiche sorte sotto il vigore della vecchia disciplina e che non si siano concluse al sopravvenire della nuova.

Le fonti di cognizione sono quei documenti in cui si raccolgono i testi delle norme giuridiche formate attraverso le fonti di produzione:

Costituzione;

Codici;

Gazzetta Ufficiale;

raccolte redatte da editori privati.

La giurisprudenza è la dottrina che studia l'attività degli organi giudiziari e il flusso delle loro decisioni. Ha una notevole importanza per determinare l'evoluzione del diritto.

Esistono riviste private che pubblicano sentenze giuridiche. Insieme al testo della sentenza, per favorire la consultazione, sono presenti:

la rubrica, breve sintesi della materia e del contenuto della decisione;

la massima, breve enunciazione del principio di diritto di cui si è fatto applicazione.





Privacy

© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta