ePerTutti


Appunti, Tesina di, appunto diritto

Linee del sistema di tutela giurisdizionale e cenni ad altre forme di tutela

ricerca 1
ricerca 2

Linee del sistema di tutela giurisdizionale e cenni ad altre forme di tutela

Le norme costituzionali sulla tutela giurisdizionale nei confronti delle pubbliche amministrazioni presuppongono una particolare conurazione delle posizioni giuridiche dei privati. Questi ultimi possono vantare nei confronti delle pubbliche amministrazioni, come di fronte a qualsiasi altro soggetto, dei diritti soggettivi. Imponendo alle pubbliche amministrazioni di rispettare nel loro agire la disciplina che costituisce attuazione degli specifici principi costituzionali si è data tutela anche a interessi che, nei rapporti intersoggettivi disciplinati dal diritto comune, tradizionalmente ne sarebbero privi, essendo dubbia la loro natura di diritti soggettivi. Il potere discrezionale di una pubblica amministrazione non è un potere libero ma soggetto a vincoli visti nei precedenti principi. La Costituzione italiana garantisce in termini generali la tutela giurisdizionale anche nei confronti delle pubbliche amministrazioni proclamando che tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi ed infatti da una parte l'art.102 c.1 Cost. afferma che la funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati ordinari istituiti e regolati dalle norme sull'ordinamento giudiziario e dall'altra parte l'art.103 c.1 Cost. statuisce che il Consiglio di Stato e gli altri organi di giustizia amministrativa hanno giurisdizione per la tutela nei confronti della pubblica amministrazione degli interessi legittimi e in particolari materie di legge anche dei diritti soggettivi. I TAR sono istituiti in tutte le Regioni e giudicano in prima istanza mentre il Consiglio di Stato giudica in seconda istanza, la competenza generale dei due giudici secondo la Costituzione è ripartita come segue al Consiglio di Stato e agli altri organi di giustizia amministrativa sono affidate le controversie con interessi legittimi, invece per le controversie riguardanti diritti soggettivi la competenza è del giudice ordinario salvo particolari materie indicate dalla legge. Del rispetto di tale riparto di competenze se ne occupa la Corte di cassazione a sezioni unite.



La nozione di interesse legittimo à la ura dell'interesse legittimo deve essere distinta da quella del diritto soggettivo e dall'interesse di fatto.

A - il diritto soggettivo: può darsi che una persona abbia un particolare interesse verso un bene e che qualcuno, o tutti gli altri, siano obbligati a tenere nei suoi confronti un comportamento tale che quell'interesse ne risulti pienamente soddisfatto, cosa che può avvenire per esempio se tale persona è proprietaria di una casa e conseguentemente tutti sono obbligati a non disturbarla nell'uso di quella casa e quindi potremo dire che tale persona è titolare di un diritto soggettivo;

B - L'interesse legittimo: può darsi che qualcuno abbia un suo particolare interesse e nessuno sia obbligato a tenere nei suoi confronti un comportamento tale che quell'interesse risulti necessariamente soddisfatto ma che tuttavia qualcuno pur potendo scegliere sia comunque tenuto a rispettare regole e principi tali che ne derivi la possibilità che l'interesse dell'individuo ne risulti soddisfatto. Può avvenire per esempio quando un'amministrazione a causa di una calamità intenda requisire in una certa zona alcuni appartamenti non abitati per dare temporaneo ricovero a dei senzatetto e uno tra questi appartamenti appartenga ad un individuo che in questo caso sarà titolare di un interesse legittimo che potrà rivolgersi ad un giudice per imporre il rispetto del diritto.

C - L'interesse di fatto: può darsi che una persona abbia un suo particolare interesse ma nessuno sia obbligato né a rispettarne regole e principi ne ad assumere un comportamento tale da farne risultare soddisfatto tale interesse. Un esempio possibile potrebbe essere uno studente cinese che potrebbe avere un forte interesse a che almeno alcune lezioni nelle università italiane fossero tenute nella sua lingua, ma dal momento che non esiste nessuna regola o principio che obblighi le Università non c'è alcun giudice a cui tale studente può rivolgersi per soddisfare il suo interesse egli quindi si trova in una posizione di mera soggezione nei confronti dell'amministrazione pubblica ed ha solo un interesse di fatto.

Come visto nucleo centrale dell'interesse legittimo è una posizione di un soggetto che è correlata, da una parte, ad un potere amministrativo e dall'altra a leggi che regolano questo potere e quindi di fronte ad un potere discrezionale di un'amministrazione un privato ha interessi legittimi e non diritti soggettivi. Quando invece l'amministrazione ha un potere vincolato la posizione del privato sarà di possessore di interesse legittimo. Si può dire quindi che l'interesse legittimo del cittadino che viene protetto è soltanto quello del rispetto delle leggi da parte del'amministrazione pubblica. Ma bisogna dire che una cosa è l'interesse di chiunque alla legittimità dell'attività amministrativa, altra cosa è l'interesse di chi ha una possibilità di guadagnare o di perdere qualche cosa che specificamente lo interessa, in dipendenza del fatto che le leggi siano o meno rispettate, quindi ad alcuni soggetti può interessare in modo particolare che l'amministrazione pubblica eserciti il proprio potere legittimamente perché esiste per essi la possibilità di conservare od ottenere un bene che a loro interessa specificatamente, se il potere di scelta dell'amministrazione verrà esercitato in conformità alle leggi. Si può dire dunque che l'interesse sostanziale che è ala base dell'interesse legittimo consiste appunto nella possibilità di conservare un bene.

L'interesse legittimo si distingue dal diritto soggettivo oltre che per l'interesse sostanziale anche per il suo contenuto, infatti il diritto soggettivo ha un contenuto che consiste in poteri e facoltà relativi al bene, invece l'interesse legittimo ha per contenuto dei poteri che gli consentono di incidere sull'esercizio del potere amministrativo chiedendo al giudice di imporre che il potere amministrativo sia esercitato legittimamente ma ancor prima la legge richiede che la decisione amministrativa sia presa tenendo conto del punto di vista degli interessati.

L'individualità dell'interesse legittimo à dalla normativa sulla giustizia amministrativa risulta che l'interesse legittimo deve essere un interesse individuale ed infatti l'art.26 TUCS parla di ricorsi contro atti o provvedimenti che abbiano per oggetto un interesse di individui o di enti morali giuridici. Da tale norma viene dedotto che interesse legittimo può essere considerato un interesse del quale un soggetto è titolare individualmente e quindi in modo differenziato rispetto agli altri, non invece un interesse che un soggetto ha in quanto membro della generalità, ed a conferma di questo orientamento istituzionale si può notare che l'azione popolare è in via di principio esclusa dall'ordinamento che la consente solo per casi eccezionali.

Interessi diffusi: interessi identici plurimi, interessi collettivi, interessi generali à la portata del principio della necessaria personalità e differenziazione degli interessi per i quali si può ottenere una tutela giurisdizionale va però approfondita, tenendo conto di una varietà di situazioni alle quali ci si riferisce parlando di interessi diffusi. In primo luogo, non è necessario che un interesse appartenga a un solo individuo perché possa essere considerato personale e, in quanto tale. Tutelato dal giudice. È ben possibile che ci siano tanti interessi personali uguali che tuttavia non coincidono con l'interesse di un'intera comunità. L'esistenza di interessi individuali plurimi non esclude di per se che ciascuno di questi sia un interesse personale, quindi la circostanza che l'interesse di un individuo sia identico a quello di altri non impedisce che ciascuno di questi possa essere riconosciuto titolare di un interesse legittimo individuale, senza confusioni con l'interesse generale. Quindi far valere un interesse che è identico a quello di altri è cosa diversa dal richiedere la tutela dell'interesse generale.

Interessi ambientali e interessi dei consumatori à la giurisprudenza ha osservato che l'interesse relativo alla tutela dell'ambiente è di tutti i cittadini, ma che gli abitanti di un luogo. Possono avere un interesse differenziato rispetto a quello degli altri cittadini. È stato anche ammesso che l'interesse differenziato di un gruppo  di cittadini può essere fatto valere da un organismo che lo rappresenta unitariamente, essendo sufficiente a tal fine anche la costituzione di un'associazione non riconosciuta. Più recentemente sono state dettate delle norme analoghe anche a difesa degli interessi tanto individuali quanto collettivi dei consumatori. Questa legge contiene un elenco di diritti riconosciuti come fondamentali per i consumatori e gli utenti tra i quali sono compresi: la tutela della salute; la sicurezza e la qualità dei prodotti e dei servizi; la correttezze, la trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali concernenti beni e servizi.

Interesse legittimo, interesse ad agire e legittimazione ad agire à per agire in giudizio non è sufficiente lamentare lesione di un interesse legittimo, occorre anche l'interesse ad agire, cioè occorre che il provvedimento che si richiede con il ricorso al giudice sia effettivamente utile alla soddisfazione dell'interesse legittimo di cui si chiede la tutela. È necessario poi che chi presenta ricorso al giudice abbia anche la legittimazione ad agire: cioè è necessario che sia effettivamente il titolare dell'interesse legittimo che i lamenta leso, il che richiede di dimostrare che si è nella situazione di fatto che consente di trarre giovamento dalla norma sull'esercizio del potere da cui scaturisce un interesse legittimo.

La tutela fornita dalle due giurisdizioni à sia la tutela ordinaria che amministrativa possono dare tutela ad una posizione giuridica soggettiva diversa da quella tutelata dall'altra: i diritti soggettivi la prima e l'interessi legittimi la seconda. Inoltre sono anche diversi i tipi di tutela che si possono richiedere a ciascuna di esse, alla giurisdizione ordinaria si può chiedere la tutela risarcitoria ma non l'annullamento di un atto amministrativo, viceversa alla giurisdizione amministrativa si può richiedere l'annullamento di un atto o tutela costitutiva e non il risarcimento dei danni.

La giustizia comunitaria à nell'ultima parte del secolo XX ha acquistato maggiore rilievo il ruolo dei giudici comunitari di Lussemburgo, cioè della Corte di giustizia della comunità europea, nel sistema della tutela giurisdizionale delle persone e soprattutto delle imprese nei confronti delle amministrazioni pubbliche. Infatti il TrCE prevede che qualsiasi persona, fisica o giuridica, possa proporre ricorso contro le decisioni prese nei suoi confronti o che la riguardano direttamente e individualmente. Il termine decisione sta ad indicare qualsiasi atto avente gli effetti propri di un provvedimento individuale, quale che sia la sua denominazione formale e quale che sia l'organo che lo ha emanato. Con il ricorso può essere richiesto l'annullamento della decisione denunciandone vizi di incompetenza, violazione di forme sostanziali, violazione del Trattato o di qualsiasi regola di diritto relativa alla sua applicazione. Oltre che nei confronti di una decisione, un ricorso è possibile anche contro l'omissione di una decisione in violazione del Trattato. Inoltre, sebbene non sia consentita l'impugnazione di atti normativi da parte di individui, nell'ipotesi in cui una controversia metta in causa un regolamento si può invocarne l'inapplicabilità per gli stessi motivi sulla cui base si può impugnare una decisione. È anche previsto che il giudice possa sospendere l'esecuzione del provvedimento impugnato ed anche che possa ordinare gli altri eventuali provvedimenti provvisori necessari cioè quelle che si chiamano misure cautelari atipiche, ed è prevista anche la tutela risarcitoria. La possibilità di un intervento da parte della Corte di giustizia nel corso di un giudizio pendente presso un organo giurisdizionale di uno Stato membro può riguardare un'attività svolta da un apparato amministrativo italiano nell'esercizio di una funzione amministrativa alla quale si applica il diritto comunitario. Nel corso di tale giudizio può sorgere un dubbio sulla legittimità di una disposizione comunitaria che bisogna applicare, in tal caso il Trattato prevede che prima di emettere il proprio giudizio i giudici statali debbano domandare alla Corte di giustizia di pronunciarsi sulla questione.

L'attuale tutela giurisdizionale à sono stati modificati tanto l'ambito della giurisdizione ordinaria che di quella amministrativa, come è stata maggiorata la tutela giurisdizionale del giudice ordinario che può pronunciare sentenze di condanna e anche pronunce costitutive o estintive del rapporto di lavoro. ½ sono anche nuovi poteri cautelari del giudice amministrativo e anche nuovi poteri istruttori.





Privacy

© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta