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Sin dall'inizio della sua storia l'uomo ha sentito il bisogno di associarsi con altri uomini per soddisfare interessi spirituali e materiali che non è possibile soddisfare isolatamente ma per i quali è necessaria la cooperazione di altri uomini. Questa esigenza ha dato vita alla nascita di Una serie di molteplici comunità che si sono evolute con il passare del tempo: il bisogno di affetti stabili e duraturi ha dato origine alla famiglia, il bisogno di testimoniare la fede religiosa ha fatto nascere le comunità religiose, il bisogno di soddisfare le necessità materiali della vita (mangiare, bere) ha dato origine agli scambi e ha creato le condizioni per la nascita delle imprese. Le famiglie, le comunità religiose, le imprese, un'associazione culturale e sportiva, i sindacati, partiti politici sono esempi del bisogno che ha l'uomo di associarsi a tutti gli altri uomini per vivere una vita migliore. Le persone si associano quindi per il soddisfacimento di bisogni particolari. Taluni bisogni tuttavia possono essere soddisfatti adeguatamente non dal singolo individuo ma piuttosto da un'autorità superiore che è in grado di provvedere al soddisfacimento di interessi cosiddetti pubblici e cioè di interessi avvertiti dall'individuo in quanto membro di una collettività e soddisfatti da una organizzazione superiore che ha finalità di carattere generale. Questa autorità superiore che provvede al soddisfacimento degli interessi pubblici è rappresentata dallo Stato che lo possiamo definire come Stato-ordinamento e come Stato-istituzione. Per Stato-ordinamento intendiamo un gruppo di persone che dispone di proprie norme giuridiche e di una propria organizzazione. Lo Stato è il principale ordinamento giuridico esistente in un determinato territorio che è in grado di risolvere attraverso l'applicazione della norma giuridica gli eventuali conflitti che potrebbero sorgere tra i vari gruppi di persone organizzati che vivono al suo interno: in tal senso si può dire che essere in grado applicare la norma giuridica per riportare ordine nella società. Così mentre le diverse comunità che operano sul territorio statale hanno fini particolari, lo Stato invece è un ordinamento che ha fini generali che comprendono tutti gli obbiettivi ritenuti necessari allo sviluppo della società. Spesso per indicare il gruppo sociale organizzato dal diritto si usa anche il termine di istituzione. In tal senso si dice anche che lo Stato è l'istituzione più importante i cui elementi costitutivi sono:
Una comunità di persone che si associa per raggiungere fini comuni;
Complesso di norme giuridiche che assicura l'ordine sociale individuando le attività permesse e quelle vietate;
Un organizzazione vista come insieme di persone che manifestano la volontà comune per il raggiungimento dello sviluppo della società.
Lo Stato è la più importante istituzione politica esso si caratterizza per il fatto che una comunità di persone stanziata su un determinato territorio si da in forma autonoma un'organizzazione del potere e un sistema di norme giuridiche che assicurano stabilità, conservazione e sviluppo ( nel senso che la norma giuridica individuando le attività permesse all'uomo e le attività vietate previene e scoraggia i comportamenti umani che possono compromettere la stessa esistenza dello Stato inteso come organizzazione di persone che hanno scopi comuni).
Lo Stato è un'istituzione:
Corporativa, nel senso che è costituita da persone e da formazioni sociali ( famiglie, sindacati, imprese . ) che sono tra di loro interdipendenti e cooperanti, pur esistendo conflitti che vengono risolti attraverso l'applicazione delle norme giuridiche;
Territoriale, perché la comunità di persone deve essere stabilmente stanziata su un territorio;
Giuridica, nel senso che all'interno della comunità deve esistere un sistema di regole capaci di imporsi su tutti, sia governanti che governati, anche con la forza;
Originaria, nel senso che non deriva da ordinamenti superiori;
Sovrano, perché la sua potestà di imperio( di comando) si manifesta come supremazia di potere nei confronti dei soggetti che coesistono e cooperano al suo interno (sovranità interna), sia come indipendenza dello Stato nei confronti degli altri Stati esteri ( sovranità esterna). La sovranità interna comporta che solo l'autorità statale ha il potere di organizzare politicamente e giuridicamente il gruppo sociale insediato sul territorio attraverso la creazione di norme giuridiche destinate a essere rispettate dai cittadini e i stesi governanti. La sovranità esterna implica invece che lo Stato è autonomo nei rapporti con gli altri Stati;
Politica, perché le finalità dello Stato sono generali e riguardano tutti gli scopi leciti possibili.
Tra questi scopi possiamo distinguere i scopi cosiddetti conservativi, e gli scopi progressivi o benessere. I conservativi riguardano la tutela dell'ordine pubblico interno assicurata dallo Stato attraverso le forze dell'ordine (polizia.esercito . ), la difesa delle frontiere da eventuali aggressioni esterne, l'amministrazione della giustizia diretta ad accertare l'eventuale violazione della norma giuridica e la conseguente applicazione della sanzione per ristabilire l'ordine sociale violato. Questi scopi sono detti conservativi in quanto il loro raggiungimento è essenziale per la stessa sopravvivenza dello Stato come gruppo sociale regolato dal diritto e quindi dello Stato come istituzione. Per scopi progressivi si intende parlare dello sviluppo economico e sociale della comunità di persone stanziata sul territorio e quindi sono relativi la tutela della salute dei cittadini, la realizzazione delle vie di comunicazione . l'attività diretta a individuare e a scegliere tra più fini comuni quelli che devono essere raggiunti prima di altri è chiamata attività politica.
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