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AZERBAIGIAN
CLIMA E PAESAGGI CLIMATICI
Il territorio è una vasta depressione percorsa dal fiume Kura e affacciata sul mar Rosso.
I bassi versanti delle montagne hanno clima continentale, con precipitazioni (da 600 a 1000 mm annui, che permettono una policoltura intensiva (tipo Cf della c. di Köppen). Nella pianura (250-300 mm annui) prevale la steppa arida, che per secoli è stata usata come pascolo invernale dai pastori nomadi; solo negli ultimi decenni l’irrigazione ha reso possibile lo sviluppo dell’agricoltura (clima di tipo Bs della c. di Köppen). Anche il litorale del Mar Caspio, aperto ai venti del nord, presenta un clima continentale, con inverni rigidi (minima da –10 a –18° C) ed estati torride (fra 30 e 35° C). A sud della penisola di Apšeron il clima si fa più mite.
POPOLAZIONE
Al censimento del 1989 gli azeri costituivano l’83% della popolazione, i russi e gli armeni ammontavano entrambi al 5.6%. I tassi di natalità (12‰) e di mortalità infantile (33‰) sono piuttosto elevati (la mortalità, in particolare, è nettamente superiore che in Armenia); la speranza di vita alla nascita ha superato i 70 anni.
La popolazione urbana è il 55% della popolazione totale. Rimane elevato anche il tasso di analfabetismo, che si aggira ora intorno al 4%.
La lingua azera appartiene alla famiglia delle lingue turche, ma ha accolto molti termini del persiano. La maggioranza della popolazione professa la religione islamica, per il 70% nella confessione sciita (la principale eresia musulmana, che è largamente maggioritaria in Iran).
La sola metropoli del paese (Baku), che raccoglie circa la metà della popolazione urbana, è la capitale.
STRUTTURA ECONOMICA
La struttura del PIL si fonda principalmente sul settore industriale, ma anche l’agricoltura fornisce un apporto determinante e dà lavoro al 15% della popolazione attiva; i servizi occupano invece una percentuale molto elevata degli attivi in rapporto al contributo relativamente modesto che forniscono al PIL.
L’agricoltura si pratica intensivamente sulle colline e gli altopiani del nord ed è volta a produzioni commerciali: tabacco, seta, piante aromatiche e vigneti. Le pianure del Kura, un tempo steppe aride, sono state in parte trasformate dalle opere di irrigazione.
L’allevamento, ovino e caprino, che era l’attività tradizionale delle pianure, è ancora praticato nelle zone aride, con transumanza estiva sulle pendici montuose.
La risorsa principale dell’Azerbaigian è stato il petrolio; il paese dispone anche di gas naturale e di ferro esportato soprattutto in Georgia.
Il petrolio è stato il fattore decisivo per il decollo industriale del paese. Oltre la metà delle imprese e degli impianti si concentra nell’area della capitale: centrali termoelettriche, raffinerie, impianti petrolchimici.
Le strutture industriali sono però obsolete e hanno provocato gravi danni ambientali, data l’assenza di misure contro l’inquinamento dell’atmosfera e delle acque.
STRUTTURA SOCIALE E QUALITÀ DELLA VITA
I costi della guerra contro l’Armenia (che gravava sul PIL per un 15%) e il rallentamento degli scambi con la Russia hanno gravemente danneggiato soprattutto la produzione industriale e aggravato la disoccupazione e le condizioni di povertà in cui versa gran parte della popolazione.
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