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ECONOMIA DEL TURISMO - Analisi microeconomica del turismo - L'acquisto di un viaggio

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ECONOMIA DEL TURISMO

Analisi microeconomica del turismo


Il turista come consumatore

Il turista acquista 3 categorie di beni:

beni e servizi del prodotto turistico = indispensabili per effettuare il viaggio (trasporto, alloggio);

beni e servizi del consumo turistico: acquisti occasionali originati dal viaggio;



beni per investimenti turistici (camper, seconda casa, . ): fanno riferimento a veni di consumo durevole acquistati dal turista per la vacanza.

Comunque, c'è la necessità di una teoria del turista- consumatore solo per la prima e la terza categoria di beni.


Dal punto di vista del comportamento nell'acquisto del viaggio dobbiamo distinguere il turista che acquista un prodotto turistico confezionato (che ricorre cioè ai tour- operator o agenzie di viaggio), da quello che si auto-produce la vacanza.

Variabili fondamentali che guidano la scelta del turista:

le preferenze per il turismo (rappresentate attraverso una funzione di utilità)

il reddito del turista (che costituisce un vincolo, insieme al tempo disponibile)

il prezzo relativo del turismo

Il turista come consumatore

La domanda di beni e servizi del consumo turistico può essere ricondotta alla teoria standard del consumo.


L'acquisto del prodotto turistico

Prodotto turistico = insieme dei beni e dei servizi domandati dal turista durante l'esperienza della vacanza, sono beni e servizi accomunati dallo scopo della vacanza. Il prodotto turistico è studiato rispetto a due dimensioni: 1. pluralità dei turismi (congressuale, religioso, d'affari, . ); 2. eterogeneità degli elementi che compongono ciascun turismo (alloggio, ristorazione, . ).

Ogni paniere è turisticamente definito da una coppia di elementi: paniere (Tj, ti


Le scelte del turista- consumatore

Questo problema (di scelta) può essere risolto in 3 stadi:

1° stadio: scelta del consumatore di quanto spendere per il turismo, cioè decidere come spendere il suo reddito fra vacanza e altri consumi;

2° stadio: scelta di come spendere la quota di reddito destinata al turismo, cioè come spendere il reddito fra i vari tipi di turismi;

3° stadio: scelta di dove spendere il reddito destinato alle varie tipologie di turismo

(Vedi grafico pp. 97 del libro).


L'acquisto di un viaggio

Esiste un prodotto turistico "tutto compreso", di destinazione e durata fissata, ad un dato prezzo pari a p.

La scelta del turista- consumatore con reddito pari a I è:

max U = U (I, T) con T=0, 1 (a seconda dell'acquisto o no del tour)

Acquista: gode del viaggio Non acquista: ha moneta da

ma a il prezzo dedicare ad altri consumi

U = U (I-p, 1) U = U (I, 0)


Per scegliere si applica la condizione di indifferenza:

U (I-p*, 1) = U (I, 0)

Dove p* è il "prezzo di riserva", cioè il prezzo massimo al quale il consumatore è disposto ad acquistare il viaggio:

se p < p* : il viaggio verrà acquistato

se p > p* : il viaggio verrà rifiutato

p* dipende dalle preferenze e dal livello di reddito dell''individuo.


Il turista auto-produttore

E' un turista che si produce da sé la vacanza (il viaggio, il soggiorno e il loisir), acquistando direttamente i fattori che fanno parte dell'esperienza complessiva di ricreazione (i servizi di trasporto, l'alloggio e la ristorazione, . ).

Ci sono 2 casi possibili:

autoproduzione di un prodotto turistico che non esiste sul mercato ("non market-good

il turista deve decidere se auto-produrre piuttosto che ricorrere all'acquisto di un prodotto turistico, che comunque esiste già sul mercato

1) "Non market-good" (non ho scelta): produrre la vacanza ha un costo in termini di tempo pari a W.

Il costo in termini di tempo può essere ridotto con investimenti pubblici che facilitano l'informazione e l'auto-organizzazione della vacanza (es: uffici del turismo).

2) "Market-good" (devo scegliere): acquistare un prodotto turistico che esiste già sul mercato ha un costo pari a "k" (es: costo dell'agenzia).

→ se k > w : conviene l'auto-produzione


L'investimento del turista: l'acquisto di beni durevoli

Beni durevoli (non esauriscono il loro uso in un solo atto di consumo) = continuano i loro servizi per più vacanze dello stesso tipo (es: la seconda casa o la barca) o di tipi diversi (es: il camper o la roulotte).

Caratteristiche tipiche

  1. l'atto di acquisto è diverso dall'atto di consumo (es: l'atto di acquisto di un camper modifica la disponibilità di beni del soggetto nell'istante del suo acquisto, mentre i consumi veri e propri sono successivi);
  2. l'entità della spesa implica che la decisione presente costituisca un vincolo per i comportamenti futuri;
  3. le decisioni di acquisto dipendono dalle aspettative su: - redditi, - prezzi futuri;
  4. mutamento tecnologico.

Approfondimenti della teoria del turista- consumatore


Ci sono 4 approfondimenti della teoria

1) Il tempo nel consumo del prodotto turistico

Il consumo di ogni bene economico richiede tempo quindi, per comprendere il comportamento del turista- consumatore, dobbiamo analizzare anche la risorsa "tempo", cioè la durata della vacanza.

Distinzione base nell'uso del tempo:


La più semplice distinzione dell'uso del tempo è tra tempo di lavoro e tempo libero. Per tempo libero si intende ciò che resta dopo aver dormito, dopo essersi dedicati alle cure personali e dopo aver lavorato.

In ambito turistico bisogna distinguere due casi:

  1. La durata delle ferie è una variabile decisionale → il tempo delle ferie coincide con quello della vacanza
  2. La durata delle ferie è stabilita a livello contrattuale il tempo delle ferie può non coincidere con quello della vacanza.

Nel primo caso, la durata delle ferie è una variabile decisionale; siamo al primo stadio della scelta del consumatore: in questo caso il consumatore sceglie CONSUMO (quindi lavoro) e TURISMO e massimizza la propria utilità per dati vincoli di: - tempo, - reddito.

:: E' un modello utile per fare previsioni: pensiamo a due persone con medesimo reddito, uno lavoratore e l'altro pensionato. Chi sceglie le vacanze più lunghe?

Il pensionato, perché ha un costo opportunità minore.


Nel secondo caso la durata delle ferie è istituzionale = Fo; siamo al terzo stadio della scelta del consumatore (non devo decidere fra consumo e turismo, ma solo come allocare un numero di ferie fra i diversi tipi di turismo e, all'interno di ciascun turismo, fra le località).

Esistono 3 possibili equilibri:

il turista ripartisce tutti i giorni delle ferie, ma non spende tutto il suo reddito;

il turista spende tutto il suo reddito, ma non utilizza tutti i giorni di ferie;

il turista spende tutto il suo reddito e utilizza tutti i giorni di ferie.


:: Di fatto gli individui hanno 2 budget: reddito e tempo.

Si parla di paradosso del tempo e del reddito (vedi grafico pp. 25 del libro).


2) Le caratteristiche del prodotto turistico

Modello di Lancaster (1971): l'idea è che bisogna concentrarsi sulle qualità intrinseche delle vacanze acquistate, percepite dal turista come input in un processo di consumo che trasforma la vacanza in un insieme di "caratteristiche" (es: acquisto una vacanza termale per produrre relax).

Il turista ha preferenze per le caratteristiche anziché per i turismi stessi e la scelta del turista- consumatore si traduce nella scelta dei turismi che producono la combinazione migliore delle caratteristiche.


Circa le caratteristiche delle vacanze si formulano le seguenti ipotesi necessarie:

Le caratteristiche sono osservabili e misurabili oggettivamente;

Le caratteristiche hanno la proprietà di linearità ( = ad ogni bene corrisponde una caratteristica).


Il problema del turista consumatore è risolvibile in 2 stadi:

Scelta dei turismi efficienti: quando è impossibile aumentare la qualità di una caratteristica senza ridurre qualche altra caratteristica;

Scelta del paniere ottimale all'interno dei turismi efficienti (scelgo quello che massimizza la mia utilità) - in questo caso è richiesta la conoscenza delle preferenze del turista.

Questo modello è utile perché:

a) consente di confrontare diversi turismi (es: vacanza balneare/ montana) sulla base delle loro caratteristiche (relax/ natura);

b)  Consente di spiegare la conferma del mercato dei prodotti turistici esistenti e la sa di nuovi prodotti turistici.



3) Modelli con preferenze endogene (si formano dentro il modello)

:: Punto di partenza: le preferenze non sono date, ma sono soggette a mutamenti nel tempo e sono influenzate da aspetti sociali ed economici (per gli economisti invece: le preferenze sono date e manca un'analisi della formazione delle preferenze).

C'è una relazione complessa tra economia e preferenze, detta relazione di feedback che, partendo dalle preferenze, determina i fatti economici, ma anche che retroagisce dal fatto economico verso la formazione delle preferenze.


- Ad esempio: aumenta il prezzo della vacanza balneare rispetto a quella montana → fatto economico che incentiva la vacanza montana. Quando il prezzo della vacanza balneare diminuisce, molti continuano ad andare in montagna: il rialzo del prezzo della vacanza balneare ha creato una preferenza per la montagna.


Con la teoria delle preferenze endogene si possono spiegare vari fatti:

  1. Co-determinazione socio- economica dei comportamenti d'acquisto;
  2. Preferenze come processo e come risultato;
  3. Preferenze per mutare le preferenze;
  4. Importanza dei fattori socio-culturali.

Significa abbandonare lo studio frammentario dei fenomeni (es: collegare la variazione della domanda per un certo tipo di turismo solo a variazioni del suo prezzo, del reddito o del prezzo dei sostituti) a favore di un approccio più completo che tenga conto di tutte le cause che possono influenzare le scelte (preferenze).

Economia Sociologia, psicologia

Vincoli Preferenze


Gli individui "agiscono" sulle proprie preferenze, ovvero ricavano soddisfazione dall'azione in quanto tale e non soltanto dai suoi risultati.

Ad esempio lo shopping:

costo (teoria tradizionale): è attività di spesa, quindi un costo

svago (l'individuo ottiene utilità da quest'attività).


Gli individui a volte investono risorse per modificare le proprie preferenze.

Ad es:frequentando un corso di lingue per aumentare il "gusto" per una vacanza all'estero.


Considerare le preferenze endogene permette di comprendere, da un lato, legami fra i cambiamenti delle preferenze e dei vincoli e, dall'altro, fattori sociali e culturali.

Per esempio, riconoscere l'importanza nei comportamenti di fattori culturali e sociali, trasmessi anche da opinion leader e da forme di pubblicità persuasiva.

Coniugando economia e sociologia, si crea una metodologia socio- economica.


:: Possiamo analizzare un processo di formazione delle preferenze a 4 stadi:

Creazione di un'idea vaga della vacanza;

Decisione di quando/ come e dove andare in vacanza;

Vacanza (e quindi l'immagine della vacanza viene corretta dall'esperienza);

Ricordo della vacanza rimodellato per definire l'atteggiamento di un individuo verso la vacanza e verso la scelta di vacanze future.


In generale, ricordiamo che l'esperienza turistica può essere compresa a fondo solo con un approccio multi- disciplinare.


4) Modelli con informazione incompleta: modelli socio- psicologici

:: Le motivazioni dell'esperienza turistica sono:

  1. economiche
  2. psicologichemodello di Plog (è un modello di motivazione psicologica al turismo): individua 2 tipi estremi di individui:

psicocentrici = si concentrano sulla routine, sono prudenti nei viaggi e tornano negli stessi posti;

allocentrici = si concentrano sugli altri, sono avventurosi e cercano mete diverse.

3. sociologiche: sono divise in 4 categorie →

- fisiche (danno sollievo al corpo e alla mente; es: cura della salute, sport);

- culturali (desiderio di vedere e conoscere culture diverse);

- interpersonali (desiderio di incontrare persone);

prestigio e status (desiderio di ottenere, tramite il turismo, riconoscimento e  attenzione da parte degli altri).


Alcuni modelli socio- psicologici hanno evidenziato nuove determinanti del turismo riconducibili a:

1) stili di vita:

a) istruzione allarga gli orizzonti e incrementa il desiderio di viaggiare)

b)  facilità di mobilità

2) ciclo di vita:

a. gruppo etnico, classe sociale, genere (influenzano il consumo di turismo);

b.  età e stato familiare (infanzia, adolescenza, età adulta- celibe o nubile, età adulta- matrimonio- no li, età adulta- matrimonio- li, "nido vuoto", vecchiaia.


Altri modelli socio- psicologici

formazione delle abitudini → la scelta del turista è basata, oltre che sul vincolo di bilancio, sul minore allontanamento dalla vacanza precedente;

ritorno delle preferenze → 2 o più forme di turismo possono alternarsi nell'esperienza del turista;

rammarico → il turista è interessato non solo a ciò che sceglie, ma anche a ciò che respinge;

effetto traino → comportamento imitativo (la domanda di un turista si manifesta o aumenta di conseguenza alle scelte degli altri);

effetto snob → contrario dell'effetto traino (motivato dal carattere di esclusività di una vacanza);

effetto Veblen → la preferenza per una vacanza aumenta al crescere del suo prezzo, a scopo di ostentazione.


L'informazione nelle scelte del turista

I modelli finora analizzati sono basati sul fatto che l'individuo possieda un'informazione completa riguardo alternative, prezzi e qualità della destinazione, ma quest'ipotesi non è adatta ad una teoria generale, viene quindi sostituita con l' ipotesi di informazione incompleta. L'incertezza ha un ruolo molto importante.

Tipologia:

incertezza TECNOLOGICA: al momento dell'acquisto della vacanza, il turista non ne conosce la qualità;

incertezza DI MERCATO: pur sapendo che vacanze simili possono avere prezzi diversi, il turista non sa quale località offre i prezzi migliori;

incertezza DELLE ALTERNATIVE: il turista non conosce l'intera gamma delle alternative possibili.


L'informazione incompleta come influisce sulle scelte del turista?

a) Può decidere di cambiare il turismo acquistato;

b)  Può decidere di investire risorse (tempo e denaro) per acquisire informazioni.

Per la ricerca di informazione si distingue:

a) Ricerca "a distanza" (prima della vacanza);

b)  Ricerca "sul posto.


La ricerca sul prezzo

Il processo di ricerca del prezzo migliore per un prodotto di qualità omogenea può essere:


- simultaneo: si ha quando l'individuo acquisisce una quantità predeterminata d'informazione, prima di decidere da quale impresa comprare (per esempio, il turista consulta n agenzie per informarsi sul prezzo). La variabile decisionale nella ricerca simultanea è l'ampiezza del campione n; è più probabile in fase di pianificazione della vacanza, quindi "a distanza"


- sequenziale: il turista prende in esame un venditore per volta e decide se accettare l'offerta o proseguire la ricerca. La variabile decisionale nella ricerca sequenziale è il prezzo accettabile, detto prezzo di riserva, definito come il prezzo più alto cui il turista è disposto ad acquistare, ponendo termine al suo processo di ricerca dell'informazione. Il prezzo di riserva diminuisce se aumenta la durata della vacanza. E' più probabile "sul posto".

Il tipo di ricerca dipende dal processo che promette i risultati migliori, in termini di differenza tra i costi e i benefici.


:: Problema: qual è l'ammontare ottimo di informazione?

Nella ricerca simultanea → analisi dei costi e dei benefici della ricerca informativa;

Nella ricerca sequenziale → ricerca di una "stopping rule" (= decidere il prezzo di riserva, es: un albergo che costi meno di 100euro a notte).


- Es: ricerca simultanea sul prezzo

Ipotesi di modello: - N hotel uguali, ma con prezzi diversi;

- Non conoscenza del prezzo del singolo hotel;

- Conoscenza della distribuzione dei prezzi.

. 2 prezzi (200 e 300); . probabilità uniforme: p(200) = p(300) = 0,5; . costo crescente col numero k di sondaggi (contatti): C' (k) > 0.

(Vedi tabella pp. 141 del libro e grafico pp. 142)

Valore atteso (= media aritmetica ponderata) di una variabile x → E(x) = x p + x p



La ricerca sulla qualità

Abbandoniamo l'ipotesi di prodotti omogenei, essi differiscono per la loro qualità, ma hanno uguale prezzo.

Turismo come:

A) "SEARCH GOOD" → bene la cui qualità può essere accertata dal compratore prima dell'acquisto;

B)    "EXPERIENCE" → bene la cui qualità può essere accertata dal compratore solo dopo l'acquisto, durante l'uso.


* SEARCH GOOD

E' necessaria un "optimal stopping rule", tenendo conto che al crescere del campione aumenta la probabilità di trovare un bene/ servizio di alta qualità, ma aumentano i costi della ricerca. Il campione ottimale è quello per cui MB della ricerca = MC della ricerca.


* EXPERIENCE GOOD

Il turista, a distanza, non può controllare la qualità prima dell'acquisto: l' informazione può essere acquistata soltanto tramite l'esperienza. In questo caso, il turista confronta l'utilità certa di una vacanza sicura in quanto già sperimentata, con l'utilità che si aspetta dal nuovo turismo non sperimentato.


La domanda turistica


Eterogeneità e pluralità → non esiste un'unica domanda

del prodotto turistico per il turismo


Segmentazione della domanda:

- per modalità territoriale - per tipologia turistica

(località, regione, nazione, . ) (montano, balneare, culturale)

Per questo motivo si definirà non una sola ma molte funzioni di domanda per il turismo.


L'analisi della domanda turistica può essere condotta a 3 livelli:

1. livello microeconomico, che fa riferimento alla quantità di beni e servizi richiesti per le diverse componenti elementari del prodotto turistico;

2. livello mesaeconomico (è la domanda espressa in termini di presenze), che fa riferimento alla quantità richiesta, misurata dalle presenze, per aggregazioni spaziali e/o per turismi;

3. livello macroeconomico, che fa riferimento al valore totale dei beni e servizi domandati dai turisti, in un dato periodo e in una data destinazione (località).


La domanda turistica: livello mesaeconomico

In questo modulo adotteremo l'approccio mesaeconomico: consideriamo le presenze dove siamo abituati a considerare le quantità →

- presenze = f (p di quel turismo, I, p di altri turismi)


Possiamo definire due tipi di funzione di domanda:

la domanda di un turismo, che considera la relazione tra le presenze di una data tipologia turistica e il suo prezzo medio;

la domanda di un turismo in una località, che considera la relazione tra le presenze di una data tipologia turistica in una data località e il suo prezzo.

Ovviamente, anche in questo caso, possiamo effettuare un'analisi degli spostamenti lungo la curva e della curva.

(Vedi grafico pp. 160 del libro).

Possiamo avere:

effetto idiosincratico della località: variazione delle presenze in una località dovuta ad una variazione del suo prezzo (varia il prezzo degli alberghi in una località montana);

effetto idiosincratico del turismo: variazione delle presenze in una località, dovuta ad un mutamento della disponibilità di moneta per il tipo di turismo che la località ospita (varia il reddito destinato, per es, alle vacanze montane)

effetto di mercato: variazione delle presenze in una località, dovuta ad un mutamento di disponibilità di moneta per il turismo in generale.


L'elasticità della domanda turistica

1° caso: elasticità della domanda turistica rispetto al prezzo della vacanza

se > 1: domanda elastica

se = 1: domanda con elasticità unitaria

se < 1: domanda inelastica

2° caso: elasticità della domanda turistica rispetto ai prezzi delle altre vacanze (elasticità incrociata)

se > 0: turismi sostituibili

se = 0: turismi indipendenti

se < 0: turismi complementari

3° caso: elasticità della domanda turistica rispetto al reddito

se > 0: turismo inferiore

se = 0: turismo indipendente dal reddito

se < 0: turismo normale.




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