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ECONOMIA
Prezzo d'equilibrio
Si realizza quando al prezzo corrente la quantità domandata è uguale alla quantità offerta, ciò si realizza nel regime i concorrenza perfetta.
Variazione dei prezzi
Il prezzo varia al variare della domanda e dell'offerta.
Periodo brevissimo
Nel periodo brevissimo il produttore non ha il tempo materiale ne di aumentare ne di diminuire l'offerta al variare del prezzo ( Periodo inferiore al ciclo produttivo e l'offerta è rigida).
Periodo breve
Il produttore ha il tempo di adeguarsi, cioè cercherà di sfruttare al massimo la sua impresa ( Superiore al ciclo produttivo).
Periodo lungo
Il produttore ha pure il tempo di sostituire gli impianti e l'offerta acquista elasticità.
Impresa
E un organismo economico che produce beni e servizi per la vendita di essi a terzi soggetti,l'obbiettivo è quello di trarre un profitto.
Ricavo - Costo = Profitto
L'imprenditore però corre dei rischi, questi rischi sono due:
Rischio tecnico : Costi superiori, problemi tecnici .
Rischio economico : Prezzi e costi variano nel tempo, costi superiori al ricavo .
Costi
Le imprese devono sostenere dei costi che sono si differenziano in fissi e variabili.
Costi fissi sono quelli che con il variare della produzione non variano (Affitti del locale, macchinari ecc . ).
Costi variabili sono quelli che variano all'aumentare della produzione ( Energia elettrica, materie prime, acqua ecc . ).
La somma dei costi fissi e dei costi variabili costituisce il costo totale di una certa produzione.
Costo unitario medio: Costo totale ÷ quantità prodotta
All'inizio è decrescente, grazie al fatto che i costi fissi si ripartiscono su un numero maggiore di prodotti, man mano che la produzione aumenta.
Successivamente, però, aumentando di molto la produzione si verificheranno i cosiddetti aggravi di costo (Errori dell'imprenditore, scioperi, guasti dei macchinari ecc . ), tutto ciò porterà i costi a crescere in maniera più sostenuta e quindi il costo unitario medio sarà crescente.
Nel regime di concorrenza l'imprenditore dovrà decidere la quantità di beni da produrre in modo che i costi non superino mai i prezzi.
I fattori produttivi
In economia i fattori produttivi sono tre:
Terra
Lavoro
Capitale
L'imprenditore attraverso i fattori produttivi cercherà di trarre il massimo prodotto con il minimo costo.
Produttività media : Produzione ottenuta ÷ Fattore impiegato
Produttività marginale : Quantità prodotta dopo l'aggiunta di un'unità in più.
L'imprenditore dovrà tenere conto che aumentando un solo fattore produttivo la sua produttività marginale sarà decrescente.
Produttività marginale ponderata : Produttività marginale ÷ costo del fattore
L'imprenditore che vuole aumentare la sua produzione sceglierà tra i tre fattori quello che dà la produttività marginale ponderata più alta.
Quando in essa i tre fattori saranno uguali si avrà il punto d'equilibrio del produttore.
Diverse forme di mercato
Le imprese possono operare sui mercati secondo tre diversi regimi :
Regime di concorrenza;
Regime di monopolio;
Regime di coalizione o sectiunello.
Si ha un regime di concorrenza quando si ha un'ingente numero di imprese, fra loro indipendenti, tanto da non poter influire sui prezzi. Di conseguenza il prezzo sarà basso.
Invece quando, la domanda o l'offerta, od entrambe sono di spettanza di una singola impresa si ha il regime di monopolio. Il prezzo è alto, ma non aumenterà all'infinito perché diminuirà l'offerta.
Infine, il regime di coalizione sussiste quando le imprese, per un dato bene o servizio sono fra loro collegate con appositi accordi. Il prezzo è più alto non temendo la concorrenza. In Italia la pratica delle coalizioni è vietata dalla legge antitrust.
Nel regime di monopolio inoltre un bene viene venduto con diversi prezzi a seconda della domanda, Prezzi Multipli.
Monopolio Bilaterale
Nel monopolio bilaterale si ha un rapporto tra un venditore e un acquirente. Essi fisseranno un prezzo minimo e un prezzo massimo.
Prezzo minimo: E quello sotto il quale il venditore non vende.
Prezzo massimo: E quello sopra il quale l'acquirente non compra.
Nel caso delle associazioni dei datori di lavoro e dei sindacati dei lavoratori (CGL, CISL, UIL ) , il monopolio bilaterale, sta nel contrattare gli stipendi dei lavoratori.
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