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FINLANDIA
CLIMA E PAESAGGIO CLIMATICO
Prevale il clima temperato freddo o boreale (tipo Df della c. di Köppen): caratterizzanti sono le temperature piuttosto rigide (inferiori a -3°C in gennaio e in luglio superiori a 15°) e le precipitazioni relativamente ridotte, concentrate soprattutto in estate (manca comunque una stagione arida). Fattore climatico determinante è quello della latitudine; importanza secondaria ha la marittimità: la combinazione dei due fattori mitiga comunque le condizioni climatiche lungo la fascia costiera sud-occidentale. Al di fuori che in quest'area, intensamente coltivata e definita dal limite settentrionale di produzione del frumento, i paesaggi naturali sono stati poco modificati: prevale la taiga, sostituita sui modesti rilievi più settentrionali dalla tundra. I suoli sono poco fertili e costituiti da materiali grossolani di origine glaciale (come i molti laghi ed i depositi morenici).
POPOLAZIONE
Con i suoi cinque milioni di abitanti e una rilevante superficie territoriale, risulta uno dei paesi europei meno densamente abitati. Fin dall'antichità la rigidità del clima ha portato ad una concentrazione della popolazione nelle regioni sud occidentali. Qui sorgono i maggiori centri urbani (Helsinki, Tampere e Turku) che costituiscono anche i vertici della debole rete urbana finlandese. La popolazione è in lievissima crescita; fino ad un recente passato, la debolezza dell'economia ha originato flussi emigratori (Sa). Dal punto di vista etnico la popolazione è di origine asiatica. Oltre al finnico viene parlato lo svedese; la religione prevalente è quella evangelico luterana.
STRUTTURA ECONOMICA
Fino alla seconda guerra mondiale l'economia finlandese si è basata sulle tradizionali risorse della foresta, dell'agricoltura e dell'allevamento; a partire da quel periodo il paese ha avviato un processo di industrializzazione attraverso il potenziamento dell'industria del legno e la creazione di altri tipi di industrie.
L'ambiente ostile consente di coltivare solo una piccola parte di territorio; tuttavia il settore agricolo presenta una buona produttività: i prodotti principali sono la patata, la segale, la barbabietola da zucchero e i foraggi che permettono un allevamento abbastanza sviluppato.
L'industria della lavorazione del legno (compensati, pasta di legno e carta) costituisce ancora oggi la risorsa principale del paese e la voce più importante delle esportazioni.
Accanto all'industria del legno vi sono anche industri meccaniche e importanti cantieri navali (dove vengono costruite soprattutto navi rompighiaccio). La Finlandia è priva di risorse minerarie e la buona produzione di energia idroelettrica non è comunque sufficiente alle necessità energetiche del paese.
STRUTTURA SOCIALE E QUALITÀ DELLA VITA
Pur non essendosi registrati aumenti nei consumi familiari durante i primi anni '90, nel paese è diffuso un alto livello di benessere, senza forti squilibri sociali: la notevole pressione fiscale è finalizzata a finanziare la previdenza e l'assistenza pubblica nei servizi, altamente efficienti. L'ottimo livello di sviluppo umano è confermato anche dall'assenza dell'analfabetismo, dalla alta durata della vita medi e dal contenutissimo tasso di criminalità, effetto di un diffuso rispetto tra gli abitanti. È, comunque, piuttosto elevato il tasso di disoccupazione rispetto alla media dei paesi nordici; inoltre, gli alti redditi sono ridimensionati dal costo sostenuto di alcuni beni di consumo che è necessario importare. Nel 1994 il paese ha deciso l'adesione alla UE.
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