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I finanziamenti
Per dar luogo al ciclo di produzione effettuiamo continuamente dei finanziamenti.
In prima approssimazione, le risorse monetarie possono rendersi disponibili per effetto di finanziamenti attinti da fonti esterne o per effetto del conseguimento dei ricavi che "chiudono" il circuito della produzione.
Prendiamo ora in considerazione le operazioni relative ai finanziamenti attinti:
n attraverso conferimenti di denaro da parte dell'unico proprietario dell'impresa individuale, o dei soci nell'impresa di società. I mezzi monetari che affluiscono all'impresa per tale via costituiscono il "capitale di proprietà conferito".
Il capitale di proprietà è vincolato in modo permanente, ha una remunerazione variabile ed è un capitale di rischio.
La remunerazione del capitale di proprietà conferito non è definita contrattualmente, ma è decisa dalla stessa proprietà in relazione all'andamento delle vicende produttive: si tratta dunque di una remunerazione variabile.
Il capitale di proprietà viene denominato "capitale di rischio", a sottolineare la possibilità di una mancata remunerazione, ma soprattutto la sua istituzionale destinazione ad investimenti effettuati in condizioni di incertezza e, pertanto soggetti a rischio di perdite.
È agevole constatare che pure i mezzi monetari di prestito sono investiti e concorrono al rischio d'impresa.
Permane l'obbligo di estinguere tutti i debiti prima di rimborsare il capitale di proprietà e che, in caso di perdite, queste si abbattono innanzitutto sul capitale di proprietà e poi sul capitale di terzi, ma solo nella misura in cui il primo è insufficiente ad assorbirle.
Molto spesso quando una situazione di crisi si presenta all'esterno sotto forma di stato di insolvenza, l'ammontare delle perdite è già tale da travolgere non solo il capitale di proprietà ma anche larga parte del capitale di prestito.
La crisi di un'impresa non emerge subito all'esterno; sicché le perdite continuano ad accumularsi fino a quando l'impresa riesce a mantenere la possibilità di are i debiti alle scadenze contraendo nuovi debiti per importi sempre maggiori. Quando tale possibilità viene preclusa emerge lo stato di insolvenza.
È frequente in caso di insolvenza assistere ai cosiddetti concordati stragiudiziali , in base ai quali l'impresa viene sostanzialmente risanata riversando larga parte delle perdite da essa subite sui creditori, che vengono solo parzialmente rimborsati.
Le operazioni relative al capitale di proprietà possono essere osservate sotto un duplice aspetto: da un lato le entrate e le uscite di denaro (aspetto monetario), da un lato l'aumento o la diminuzione del capitale di proprietà .
La proprietà potrebbe dotare l'impresa invece che di denaro di beni utilizzabili nelle differenti fasi dell'attività produttiva.
n attraverso prestiti contratti nei confronti di terzi. I mezzi monetari che affluiscono all'impresa per tale via costituiscono il "capitale di prestito".
I finanziamenti attinti a prestito hanno una remunerazione fissa che rappresenta il costo che deve essere comunque ato al finanziatore anche se l'impresa non produce redditi positivi.
Al capitale di proprietà si affianca il capitale di prestito soprattutto qualora ad esempio ci sia un'insufficienza del capitale di proprietà rispetto al fabbisogno, ma possono anche esistere ragioni di convenienza.
I mezzi monetari acquisiti a prestito rimangono a disposizione dell'impresa per periodi più o meno lunghi a seconda della durata del prestito prevista nei contratti di finanziamento e ponendo all'impresa precisi obblighi di restituzione.
La capacità di attingere mezzi monetari a prestito dipende dalla capacità dell'impresa di assicurare R>C.
Le operazioni relative al capitale di prestito possono essere osservate sotto un duplice aspetto: da un lato le entrate e le uscite di denaro (aspetto monetario dell'operazione) dall'altro l'accensione o la estinzione del debito di finanziamento contratto con i terzi finanziatori.
Le vicende relative ai finanziamenti attinti col vincolo di prestito presentano un andamento che va dalle entrate per i finanziamenti attinti alle uscite per la restituzione egli stessi e per il amento degli oneri del prestito.
Finanziamenti concessi
Si tratta di "investimenti a rischio" di mezzi monetari disponibili, che vengono prestati a terzi con diritto di restituzione nei tempi convenuti al valore nominale e gli interessi attivi maturati.
Anche con riferimento alle operazioni di finanziamento a terzi il duplice aspetto di osservazione consente di separare le uscite e le entrare di denaro (aspetto monetario dell'operazione) dalle movimentazioni relative ai crediti di finanziamento.
Le vicende relative ai finanziamenti accordati presentano un andamento che va dalle uscite per la concessione del finanziamento a terzi alle entrate per la restituzione e per l'incasso dei proventi del prestito.
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