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IMPRENDITORE
in economia l'attività di imprenditore è vista come intermediatrice tra l'offerta di capitale, domanda di lavoro e domanda di beni e servizi.
L'art. 2082 fissa le condizioni per definire la ura dell'imprenditore definendolo come colui che organizza i fattori produttivi in modo professionale al fine di produrre o di scambiare beni o servizi.
L' aggettivo professionale significa che l'impr. Ottiene dalla sua attività il reddito necessario, mentre non sono valide le interpret. Di tipo temporale e neanche quelle che si basano sullo scopo di lucro in quanto verrebbero vanificate le ipotesi di imprese aventi scopo mutualistico e quelle esercitate da enti pubblici.
In dottrina il didattito è incentrato sulla domanda inerente la disciplina dell'attività dell'artigiano: ci si chiede se bisogna considerarlo imprenditore, seppur piccolo, oppure lavoratore autonomo; la tesi che va per la maggiore ,trovando anche il conforto dell'art. 2083 è di considerarlo imprenditore anche se svolge la sua attività con l'ausilio prevalente del proprio lavoro.
Organizzare l'attività significa fare delle scelte in base alle quali i fattori produttivi siano impiegati in modo efficiente.
Il fine di scambiare e produrre beni e servizi viene illustrato dall' art.2195 che elenca le attività pertinenti alla ura di impr comm.le
Queste sono:
A) att industriale
B)di intermediazione nello scambio di beni e servizi
C)trasporto
D) bancaria
E) ausialiarie alle precedenti
con il punto E vengono ricomprese anche nuove attività che non erano ancora in uso nel 42
l'impr comm.le in base all'art.2085 è colui che si pone a capo dell'impresa e che essendo responsabile per gli atti compiuti rischierà il fallimento.
A ognuna delle imprese indicate dall'art 2195 spetta l'obbligo di iscrizione nel registro delle imprese e l'obbligo della tenuta delle scritture contabili oltre all'assoggettamento alle varie procedure concorsuali.
L'attività economica deve essere svolta in nome dell'imprenditore , per il mercato, e in modo lecito.
IMPR AGRICOLO E PICCOLO IMPRENDITORE:
secondo l'art. 2135 è impr agricolo chi esercita un attività diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, all'allevamento e att. Connesse.
Eso è esonerato dall'obg di iscrizione c/o il registro delle imprese, non è obbligato a tenere scritture contabili a meno che l'attività non sia svolta come Impr. Comm.le e , in caso di insolvenza non è soggetto alle procedure concorsuali.
Il piccolo impr gode anch'esso dei benefici previsti per quello agricolo ART. 2083.
Il problema che si è creato era quello di stabilire quali impr rientrassero nella ura del piccolo imprenditore e quali no . .
IMPRESA ARTIGIANA:
ha come scopo prevalente l'esercizio di una attività di produzione di beni anche semilavorati o di prest. Di servizi.
L'att deve essere esercitata dal titolare ed un eventuale presenza di manodopera deve essere diretta dal titolare.
Il num. di lavoratori ammessi è stabilito dalla legge in base all attività.
Il lavoro personale deve prevalere su quello degli altri e sul capitale investito.
Deve essere iscritta all'albo dellle Impr. artigiane e non è soggetta a procedure concorsuali
Può anche essere costituita come snc o cooperativa purché la maggioranza dei soci presti il lavoro personale anche manuale.
IMPRESA FAMILIARE
E' l'impresa nella quale prestano lavoro abituale il coniuge e i parenti entro il 3 grado e gli affini entro il 2 grado.
Il rapporto tra i familiari è in rapp intermedio tra il rapp di lavoro sub e il rapp di società.
Può avere ad ogg un att. Agricola o comm.le e non deve essere necessariamente piccola.
I familiari hanno il diritto al mantenimento, di partecipazione e il dir di prel in caso di divisione ereditaria.
IMPUTAZIONE DELL'ATTIVITA' DI IMPRESA:
IMPRENDITORE OCCULTO:
si ha quando l'att. è esercitata sotto nome altrui( prestanome) e questi compie atti nell'interesse dell'impr, occulto ma in proprio nome
il rischio dell'impresa è trasferito sui creditori
alla base vi è un mandato senza rappresentanza
CAPACITA' DELL' IMPRENDITORE COMMERCIALE:
l'impr deve essere maggiorenne , non interdetto e non inabilitato.
In caso di minore o di interdetti l' att. è esercitata al legale rappresentante che dirigono con profitti loro e rischio altrui.
Tuttavia a queste 2 cat. è solo consentito di continuare un'impresa già operante che sia pervenuta loro per atto di liberalità.
Anche per gli inabilitati.
I minori emancipati possono continuare o iniziare un attività con l'aut del tribunale, sentito il giudice tutelare ed il curatore.
Non possono essere Impr. i consoli gli ambasciatori, gli uff. dell'esercito gli impiegati dello stato, gli avvocati e i procuratori legali, i notai .
STATUTO DELL IMPR COMMERCIALE
Chi svolge una delle attività elencate dall'art. 2195 è soggetto a.
A) iscrizione nel registro delle imprese
B)tenuta della contabilità
le scritture contabili operano come uno strumento di controllo. I libri che devono obbligatoriamente essere tenuti sono il libro giornale e il libro degli inventari.
A questi possono aggiungersi il libro mastro, il libro di cassa e il libro di magazzino
Le scritture devono essere tenute in modo regolare.
C)assoggettamento alle procedure concorsuali.
CONSORZI
Il consorzio è definito come il contratto in cui più imprenditori istituiscono un'organizzazione comune per la disciplina o per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese.
Storicamente invece i consorzi erano visti e regolamentati come strumenti di limitazione della concorrenza mentre oggi sono appunto visti come un associazione dalla quale i diversi imprenditori possono ricavare un comune beneficio.
I consorzi possono avere soltanto rilevanza interna oppure anche esterna come nel caso in cui sul mercato il prodotto esce con il marchio del consorzio.
Il contratto di consorzio deve indicare, secondo la forma scritta a pena di nullità, i diritti e obblighi dei consorziati
E la durata del contratto . Se non viene detto nulla la durata si intende di 10 anni.
Le parti del contratto devono essere naturalmente imprenditori
Gli organi del consorzio sono un assemblea che è l'organo deliberativo ed in un organo direttivo che dispone di poteri di controllo e di ispezione
LA RAPPRESENTANZA DELL' IMPRENDITORE COMMERCIALE
Fra i dipendenti dell'imprenditore ve ne possono essere alcuni che entrano in rapporto con i terzi e trattano affari in nome e per conto dell'imprenditore per la legge perché un soggetto tratti affari con un altro non basta che abbia la rappresentanza ma ci deve essere anche la procura.
Institore procuratore, commesso sono le tre ure giuridicamente rilevanti come rappresentanti e collaboratori dell'imprenditore.
La loro importanza varia a seconda della portata della loro procura.
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