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LA DECISIONE
CHE COS' E LA DECISIONE DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO-MANAGERIALE
La decisione si puo' definire come 1 azione conseguente ad 1 processo mentale x cui in 1 ventaglio di vie alternative di gestione si sceglie quella che, tenuto presente l'insieme delle risorse disponibili (personale,risorse finanziarie,tecnologiche,organizzative,di mezzi di produzione) e in base ad 1 dato criterio, meglio di altre consente di raggiungere 1 o + obiettivi prefissati. Il vincolo delle risorse disponibili e' molto importante poiche' anche se il M e' disposto ad accogliere la>produzione,l'I non puo superare il vincolo(nel breve p.)e accogliere le richieste del M.( àdevoluzione di quota di M alla concorrenza). Nel lungo periodo invece, decisione prese x ampliare le risorse del'I, permettono di approfittare di situazioni favorevoli di M.
E' 1 azione dotata di dinamincita'; e' conseguente allo studio di 1 scenario esterno dell'I e di 1 scenario interno influenzato nelle sue politiche gestionali.
E' lo svolgimento di 1 concezione della realta' che hanno le persone che devono decidereà alto grado di soggettivita'.
E' preordinata all'assunzione di politiche gestionali.
Obiettivoàottimizzare nel breve periodo il reddito e nel m/l periodo la competitivita'(atta alla creazione di valore)
Globalita' di considerazioneàprolungare e proiettare nel tempo i risultati della decisione(m/l ).
Si ha decisione, in senso scientifico, quando concorrono i seguenti presupposti
la definizione di 1 o + obiettiviàdevo realizzare altre condizioni di efficacia ed efficienza prima di individuare obiettivi fondamentali(di solito molteplici e collegati)àsi richiedono 1 serie di azioni che si concretizzano in direttive e modalita' operative(politiche decisionali)
2)la ricognizione e l'individuazione delle vie conducono ad 1 data metaàogni azione influisce su + variabili gestionali.Con 1 processo logico individuo le possibilita' e massimizzo il risultato migliore x l'I.
3)l'esistenza di 1 pluralita' di alternative possibili
4)la possibilita' di determinare quantitativamente o qualitativamente la situazione attuale o le situazioni futureà collego sempre glI effetti di breve p. con quelli di m/l. Decisione presa in 1ottica prospettica. Sistema di programmazione:
-tradizionale= considera solo variabili quantitative e interne all'I( e' indispensabile correlarso con la concorrenza)
-evolutivo
5)deve esistere 1pluralita' di situazioni future che rappresentino lo sviluppo dele vie alternative
6)individuazione di 1 criterio o di 1 pluralita' di criteri che orientino la sceltaà scelgo il risultato migliore e lo massimizzo .Individuo il criterio da scegliere x la mia decisione.
STATO DELLA CONOSCENZA IN CUI LA DECISIONE E' PRESA
CERTEZZAàDevono sussistere almeno 2 presupposti:
-ogni alternativa da origine ad 1 specifico risultato/
- tale risultato e' noto a chi decide.
Tutte le decisioni in condizioni di certezza sono esprimibili attraverso 1 modello matematico di rappresentazione(fz).Posso usare processi di ottimizzazione che possono riguardare R o C e devo consentire la rappresentazione prospettica della realta'.
Minimizzazione di :
fz di costo( concetto ragioneristico)
fz di disutilita'à conseguente all'impatto negativo che si ripercuote nella gestione d'I in relazione ad 1 non ottimale coordinamento di variabili strutturali che esprimono le sinergie tra le varie fz dell'I in termini di organizzazione e di flusso informativo. Se c'e' mancanza di coordinamento posso anche min le fz di C ma non e' detto che cio' max gli obiettivi aziendali poiche' rimangono fuori variabili molto importanti(non corrispondenza della struttura organizzativa).
Massimizzazione di :
fz di produzione(max i ricavi,le variabili del M)
fz di profitto(correlando R e C)
fz di utilita' (max l'efficineza e l'efficacia della struttura organizzativa e del flusso informativo)
2)RISCHIOà Ogni alternativa possibile da' origine ad 1 insieme di possibili , specifici risultati.La probalita' di ciascun risultato e' nota.
Metodi di stima del rischio:
a priori= attraverso la deduzione
a posteriori= attraverso la misura empirica
3)INCERTEZZAà Una o+ alternative danno origine ad 1insieme di possibili, specifici risultati ma le probabilita' del risultato non sono note o non sono significative. Chi decide ha conoscenze incomplete.
3 gradi di incertezza:
1.completa conoscenza= esiste perfetta conoscenza a priori di 1 distribuzione probabilistica considerata significativa
2.completa ignoranza= nessuna conoscenza o distribuzione probabilistica nota significativa
3.ignoranza parziale= ci troviamo in 1 situazione di rischio
CRITERI DELLA DECISIONE(quantitativi,qualitativi)
CRITERI QUANTITAVIVIà la decisione si sviluppa con 1 relazione matematico o statistica:
minimo mezzo= max a parita' di altre condizioni gestionali ed interne 1 risultato ottenuto tramite la max efficienza(input/output) ovvero min d'input e max d'output.Complessita' molteplici nelle politiche gestionali x attuare questo criterio
massimo rendimento= ottimizzare il rendimento delle risorse impiegate in 1 certa produzione ovvero ottimizzare il numeratore dell'efficienza(input/ouput).Max il rendimento significa max 1 fz di produttivita' ovvero l'ottimizzazione simultanea dell'efficienza e dell'efficacia(output/obiettivi).Permettono l'individuazione di anomalie gestionali.
minimo costo= min tutte od alcune fz di C delle I. Obiettivo: migliorare l'efficienza dell'i. parliamo d'agire su C di struttura
criterio del profitto= max dell'utile come obiettivo dell'I. L'I intende x profitto:
reddito(R>C) ma il problema e' la soggettivita' d'interpretazione delle voci di R e C
grandezza di breve p. ma le decisioni avvengono nel m/l
- indentifica il profitto con la capacita' di generare valore nel tempo.L'I genera valore quando ha capacita' di sopravvivenza sul M.
Hanno forti limitazioni:
1.sono indeterminati
2.sono complementari
3.sono antagonisti
4.non possono essere max contemporaneamente
CRITERI QUALITATIVIà Caratterizzati da soggettivita', indeterminatezza, non quantificabilita', enfasi sull'immagine, globalita' di valutazione(essere collegati ad 1 analisi del tipo costi-benefici).
irrazionale= voluto in base al mio convincimento (parametro soggettivo)
long survival= individuo l'azione della mia I sulla base delle azioni passate.Imparo dagli errori.
adaptively rational= adattarsi in modo costante alle esigenze di M.L'I. e' il + possibile flessibile(sostituire i costi fissi con i costi variabili)
motivazione di gruppo= I come insieme organico di fz tra cui intercorrono sinergie.Potenziare i flussi informativi tra le diverse aree strategiche(SBU o ASA)
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