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LA VALUTAZIONE DEGLI AGGREGATI
La valutazione della produzione e del valore aggiunto.
Quest'ultimo a livello settoriale viene calcolato sottraendo dalla produzione i consumi intermedi.
Vengono usate fonti diverse a seconda dei settori. In sintesi:
le indagini presso le imprese per i settori industriali, commerciali, dei trasporti, comunicazioni e altri servizi.
statistiche della Banca d'Italia e dell'associazione delle imprese assicuratrici, per i settori del credito e delle assicurazioni.
I bilanci delle Amministrazioni pubbliche e altre istituzioni sociali senza scopo di lucro per il settore dei servizi non destinabili alla vendita
L'indagine principale per il calcolo del valore aggiunto è 'l'indagine sui sistema dei conti delle imprese' (SCI). Annuale, si riferisce alle imprese con più di 20 addetti. Vengono rilevati i dati di conto economico, di stato patrimoniale e gli addetti suddivisi per l'attività principale e attività secondaria. Viene anche data una suddivisione degli addetti per stabilimento.
Per le imprese con meno di 20 addetti esiste un'indagine campionaria, con un questionario semplificato che permette però di calcolare il valore aggiunto.
Per il settore agricolo vengono utilizzati metodi indiretti, moltiplicando le superfici poste a coltura per il rendimento medio per ettaro.
I fitti urativi vengono calcolati sulla base dell'indagine sui consumi delle famiglie
Per calcolare il valore aggiunto a prezzi costanti viene adoperato il metodo della doppia deflazione.
(tavola e ura sul peso dei diversi settori cdi p. 62 e 65)
I consumi delle famiglie
I consumi si dividono in :
non durevoli (consumati interamente dopo l'acquisto, come i generi alimentari)
semidurevoli (consumati entro un anno, come i vestiti)
durevoli (pluriennali, come gli elettrodomestici)
I consumi vengono stimati con tre metodi:
il metodo della disponibilità (per circa il 40% della spesa) dove consumi=fatturato+importazioni-esportazioni (specie vestiario, calzature ecc.). Le fonti sono l'indagine sulla produzione industriale el'interscambio con l'estero.
metodo diretto: indagine ISTAT sui consumi delle famiglie (25 per cento dei consumi). Campionaria, su un campione stratificato di 30.000 famiglie, che garantisce significatività a livello annuale. Utilizzata specie per consumi sanitari, igiene, affitti, sanità.
Metodo dell'offerta. Alcuni consumi sono dedotti dai bilanci della PA.
Per il turismo esiste un'indagine speciale sui consumi turistici.
(commento tavola p.96 dei cdi)
Gli investimenti
Gli investimenti possono essere calcolati per branca produttrice e per branca utilizzatrice.
Anche per il calcolo degli investimenti si usano diversi metodi:
metodo della disponibilità (macchinari e attrezzature)
metodo delle vendite: immatricolazioni (automobili), bilanci (treni, navi)
indagine: costruzioni (indagine sulla produzione edilizia, manutenzioni, sci)
scorte: indagine sci
Importazioni e esportazioni
Prima del 1992 venivano rilevate con le dichiarazioni doganali; dopo le bollette doganali rilevano per gli scambi extra UE, mentre per quelli interni UE vengono rilevate tramite le dichiarazioni IVA
Le esportazioni sono espresse Fob (free on board), cioè franco frontiera del paese esportatore, che comprende le spese di trasporto e assicurazione fino alla frontiera del paese esportatore.
Le importazioni sono espresse Cif (costs, insurance and freight), che comprende le spese di trasporto e assicurazione fino alla frontiera del paese importatore.
(commento tavole p. 107 - 111 cdi)
Redditi da lavoro dipendente
Vengono prevalentemente stimati in due fasi:
prima si stima l'occupazione per branca e per dimensione d'impresa
sulla base delle indagini si stima una retribuzione media unitaria che poi viene moltiplicata per gli addetti per ottenere il monte retributivo.
(nota: conti trimestrali e conti territoriali)
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