economia |
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Riforma bancaria e sviluppo capitalistico. La banca tra pubblico e privato.
Prima di allora i grandi gruppi la dominavano attraverso le banche, mentre dagli anni trenta in poi il sistema creditizio, staccato nel suo nucleo dal controllo diretto dei privati, assume una funzione di supporto e di appoggio dello sviluppo capitalistico.
Anche l'accezione di capitale finanziario si allarga oltre l'ambito del credito ordinario, al credito speciale, a medio e a lungo termine; uno spazio crescente è coperto dalle società finanziarie, dalle assicurazioni, ; e diventa normale e frequente lo sdoppiamento tra società holding e società operanti.
Ogni gruppo monopolistico che si rispetti è una holding che ha la propria società finanziaria e la propria banca per il rastrellamento del risparmio nella due forme di capitale di fondazione e di esercizio in cui si forma.
Certo non può essere ignorata la dichiarazione contenuta nell'art. 1 della legge bacaria del 1936 che la raccolta del risparmio e l'esercizio del credito, cioè le due funzioni qualificanti della banca moderna, il rastrellamento del denaro presso il pubblico e la sua sistematica messa a disposizione dei terzi con erogazione o creazione di liquidità, sono funzioni di pubblico interesse.
Vi è dunque un penetrante controllo pubblico.
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