economia |
P A = I + P A + p A 2 + p A 3 . .
converge perché :
1> a ij >= 0 Þ 1>= 1- aij >0
-l<-aij< 0 i ¹ j
a0 + a1 + a2 + a3 . . . . .
che converge se 0 < a < 1 al numero
1
____________ = ( 1 - a ) -l
- a
La matrice 1- p a ammette l'inversa se
Det I - p A ¹
Condizione di riproducibilità
Det 1- p A >
Esempio:
1- a 11 -a12 ù
Det I-A Det ½
-a21 1- a 22 û
se a12 = a 22 = 0
Det 1 -a 12 ù
ê = 1- a 12 * a 21 > 0
-a 21 1 û
implica che si produce più di quanto si consuma quindi il sistema è riproducibile.
SISTEMA INPUT - OUTPUT
P a ij p X + p Z = p X
I a ij p X + I Z = I X
Y a p X = Y
p a ij = p x ij
p X j
I a ij = I x ij
p X j
Y a j = VAj
p X j
Applicazione dell'analisi input - output :
1)Determinazione dei livelli di produzione data la
domanda finale
2)Utilizzo a scopo descrittivo del sistema economico.
DETERMINAZIONE LIVELLO DI PRODUZIONE
P X = p A p Z
DETERMINAZIONE LIVELLO IMPORTAZIONI:
I X = I a p A p Z + I Z
( I X = I a p X + I Z )
DETERMINAZIONE VALORE AGGIUNTO
Y A P X = pm Y
Y a p A p Z = pm Y
In termini matriciali compatti:
Definiamo vettore delle risorse:
R= P X ù = p X 1 ù
½ . ½ .
I X û ½ pX n ½
êIX1 ê
ê ê
IXn û
Definiamo vettore della domanda finale rivolta
alle imprese interne e estere
Z = p Z ù = p Z 1 ù
ê . . ê ê p Z n ê
I Z ê ê I Z 1 ê
û I Z n û
Utilizzando le diverse equazioni avremo
p X ù p A . O ù P Z ù
ê . ê = ê . .. . . . . . .. ê
ê ê ê I a p A . I ï ê
I X û . û i Z û
R = B Z
Trasformazione dalla domanda finale alle risorse necessarie per soddisfarla
Descrizione del sistema economico con input output:
specificità : capacità di descrivere i rapporti
intersettoriali
Integrazione ( diretta )
Gerarchia
Attivazione ( diretta + indiretta )
INTEGRAZIONE (INDICI DI CHENERY - WATANABE)
A MONTE ( tramite acquisti )
U j = p x . j
p X j
A VALLE ( tramite le vendite )
W j = p x i.
p X i
Permette di discriminare tra :
- attività di trasformazione primaria / secondaria
( manifatturiera )
attività intermedie / finali
finali intermedie
_ _
w<w w >w
manifatturiere manifatturiere
manifatturiere finali intermedie
_
u > u ( III ) ( II )
primarie primarie primarie
finali intermedie
u < u ( I )
GERARCHIA
III MANIFATTURIERE FINALI
II MANIFATTURIERE INTERMEDIE
I PRIMARIE INTERMEDIE
TRIANGOLARIZZAZIONE
Ma esistono circolarità ( mentre nella matrice triangolare il sistema è perfettamente lineare ) allora il sistema è triangolare a blocchi
ATTIVAZIONE
A MONTE : concetto di settore chiave:
i legami con il resto dell'economia sono
massimi
p U . j = 1 å i p A ij
n
_____ _______ ______ ______
1 å i å j p A ij
n2
Þ capacità DIFFUSIVA
A VALLE : sensibilità della domanda finale : dato un
aumento di produzione, come viene
assorbito ?
W j = ( p A - 1 ) p Z j - p a j Z i
Indica come l'impulso si differenzia tra " usi finali " e
" usi intermedi " dello stesso bene.
Applicazione empirica
mio studio dal titolo:
Integrazione dei settori terziari e sviluppo del sistema produttivo pubblicato in:
Contributi all'analisi economica , Banca d'Italia n. 4,
Dicembre 1988
Lo scopo del lavoro è :
vedere come è cambiata la struttura produttiva dopo lo
shock petrolifero
2) vedere come è cambiato l'uso dei servizi
3) vedere quali sono le cause della crescita dei servizi
Sistema di scomposizione:
^
VA S = N A Y
D VA S = D N * A Y +
^
N * D A * Y +
N * A * D Y
Altro caso:
Funzioni a elasticità di sostituzione variabile (VES)
Es.
Funzione di produzione trans-logaritmica.
Funzione flessibile, infatti se:
Misurazione fattori in FP
valori deflazionati
attenzione: valori
effettivi
( cioè corretti con grado utilizzo )
Es.
Lavoro - meglio ore lavorate rispetto a numero di
occupati (teste)
- tenere conto delle diverse qualifiche e del
grado di istruzione
Capitale - tenere conto del grado di utilizzo
- distinguere macchinari e costruzioni
E' il rapporto tra prodotto e fattori impiegati per produrlo.
Richiede di conoscere:
prodotto
fattori
processo di produzione
Occorre distinguere tra:
Produttività: rapporto tra prodotto e input, che varia al
variare della tecnologia.
Efficienza: migliore uso delle risorse, con tecnologia data.
Distinguiamo 3 concetti:
Produttività parziale generica di un fattore.
Es.
2) Produttività parziale specifica.
( non sull'output ma sulla quota di remunerazione )
Es.
W= monte salari
Produttività totale dei fattori: rapporto tra output e
fattori impiegati.
Es.
Produttività
generica del lavoro:
Dove:
Qio= quantità prodotto i al tempo 0
Vi0= valore aggiunto per unità di prodotto i al tempo 0
(costante nel tempo)
Hi0= ore necessarie per produzione di i al tempo 0
Problema: - non spiega perché la produttività aumenta.
- inoltre occorre tenere conto degli effetti di
composizione del lavoro.
Scomposizione della crescita ( Solow )
Progresso tecnico scorporato o neutrale.
Y = A(t) F[K(+),L(+)] generica.
A(t) : effetto del progresso tecnico
Se ipotizziamo che la funzione sia:
omogenea di grado 1 con prezzi dei fattori = loro produttività marginale
E quindi, esplicitando i tassi di crescita:
cioè il tasso di crescita del progresso tecnico può essere espresso come residuo (detto residuo di Solow) del tasso di crescita del prodotto meno il tasso di crescita ponderato dei fattori
Inoltre, in termini di due fattori (ovvero in termini di produttività del lavoro):
y = A kb
Residuo di Solow.
Misurazione del capitale.(G-T, cap 8)
2 concetti base:
Misurazione dello stock di capitale (K)
à metodo dell'inventario permanente
Misurazione del grado di utilizzo del capitale (U)
à indagini dirette
à metodo Wharton
à metodo k/y
à metodo Banca d'Inghilterra
àà Capitale effettivamente utilizzato = k*
k*= u k
Metodo di valutazione dello stock di capitale.
Inventario permanente (Goldsmith)
Il capitale è dato dalla somma degli investimenti passati.
- Bisogna tenere conto della distribuzione di capitale che
avviene durante la produzione.
( logorio, à deprezzamento )
Es.
il capitale dura 6 anni.
(dopo 6 anni viene completamente tolto della produzione).
- il capitale si logora ogni anno in misura costante.
( ovvero 1/6 ogni anno)
In genere, se:
k è il numero di periodi cui dura il capitale.
la quota di ritiro è costante.
Ma esistono diversi metodi e differenti ipotesi sulle modalità di deterioramento del capitale.
In economia, si usa in genere ( nei modelli teorici semplici )
Il metodo di deprezzamento moltiplicativo costante.
Se d = tasso di deprezzamento in %
Cosi che
Per
semplicità (1-d d
Anche per n grande.
Problema: anche i beni capitali molto lontani hanno un peso maggiore di zero ( anche se vicino a zero).
Cioè dn It-n > 0 ( anche per n grande )
Allora spesso si assume
dn It-n = 0
oppure si assume un periodo i definito
Il tasso di deprezzamento e quindi la durata di vita dei beni cambia al variare dei beni.
In genere:
costruzioni 35-80 anni
macchinari 15-20 anni
mezzi di trasporto 6-l0 anni
Problema dello "scrapping":
in fase di cambiamento, parte dei prezzi l' obsolescenza economica può essere più elevata
Obsolescenza tecnologica variabile in periodi
Procedura metodo inventario permanente:
Classificazione spesa capitale per classi omogenee.
2) Valutazione della serie storica della spesa per beni
d' investimento nella classe.
Deflazione della serie per ottenerla a prezzi costanti.
Per ogni "vintage" si valuta il deprezzamento.
Se il deprezzamento è a quota costante, si può calcolare
sulle serie aggregate.
Calcolo capitale netto per classe.
Aggregazione.
Calcolo grado di utilizzo:
grado di utilizzazione degli impianti produttivi
disponibili.
2 concetti:
Capacità produttiva tecnica = l' ammontare di produzione
che può essere raggiunto
utilizzando il macchinario
al suo massimo (problemi:
il livello desiderabile di
sfrutto).
Capacità produttiva economica = l' ammontare di produ-
zione raggiungibile e
economicamente profit-
tabile (perché: costi
marginali cresciuti).
Indice di capacità (o grado di utilizzo):
A)
Tecnico:
B) Economico:
E
perché:
capacità tecnica ³ capacità economica.
Rimodulando:
E
Inoltre:
Es.: Y*=f(KT o KE) prodotto potenziale
Y=f(K) prodotto effettivo
Metodo della Wharton School:
ipotesi:
la capacità produttiva è massima nei
picchi produttivi;
il grado di utilizzo varia in misura lineare
tra i picchi.
Si adopera serie di indice di produzione industriale:
destagionalizzate e trimestralizzate.
E' una capacità "economica"
La determinazione dei punti di massimo
è arbitraria
La serie cambia con l' aggiunta di nuove osservazioni
Es.:
Cambia molto negli ultimi periodi specie
in una fase di crecsita
Indagini dirette presso le imprese:
In Italia:
indagine Isco (ora ISAE) trimestrale
qualitativa e quantitativa:
"tenuto conto dell' evoluzione della
domanda, la capacità produttiva è più
che sufficiente, sufficiente o insufficiente?"
ð tendenzialmente concetto tecnico => Wharton
(più facile per l' imprenditore da definire)
ð ma comunque non definito
Idea: il capitale è il fattore che limita la produzione
calcolare
2) scegliere mz<mi i¹z
applicare mz (cioè il rapporto che indica il maggior
potenziale dato il capitale) agli altri rapporti, cioè:
ð mz = massimo utilizzo
Problema:
K/Y dipende da vari fattori, ad esempio:
e dipende dal rapporto L/K e A (progresso tecnico)
ð
Se A aumenta
nel tempo si stima:
(trend lineare) e si depurano gli mi della
componente tendenziale.
stimare funzione di produzione:
Y=f(K, . )
calcolare differenza:
Y-Y*=max
(valore effettivo - valore teorico)
ð qui massima utilizzazione del capitale
si applica questo rapporto a tutta la curva
della funzione:
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