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Dilatazione lineare di alcuni oggetti di metallo dovuta ad un aumento di temperatura

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Esperienza di laboratorio 2


Fenomeno osservato: Dilatazione lineare di alcuni oggetti di metallo dovuta ad un aumento di temperatura

Obiettivo: Determinare sperimentalmente i coefficienti di dilatazione lineare a di ferro, alluminio e ottone 



Materiali

Tubo di ferro

Tubo di alluminio

Tubo di ottone

Beuta

Tubo in gomma

Piastra elettrica

Tappo forato

Acqua

Sostegno per beuta

Dilatometro


Strumenti

Comparatore (s=0,01 mm)

Termometro (s=0,2 C - portata=110 C)


Descrizione della prova:

Riempire la beuta di acqua

Chiuderla col tappo e inserire il tubo di gomma nel foro

Appendere la beuta al sostegno di ferro

Appoggiare la beuta sulla piastra accesa

Inserire un tubo nel dilatometro

Stringere il tubo ad una estremità con la vite

Posizionare il atore in modo che sia appoggiato alla stanghetta




Inserire il tubo di gomma nel tubo metallico

Attendere fino a quando il vapore non esce dalla estrermità libera del tubo metallico

Quando la lancetta del atore si ferma leggere il valore DL

Ripetere la prova due volte per ogni metallo

Inserire i dati raccolti in una tabella

Elaborazione dati

Determinazione del coefficiente a del metallo

Determinazione dell'errore sperimentale



Il atore è uno strumento che permette di misurare variazioni di lunghezza nell'ordine dei centesimi di millimetro. E' formato da un pistoncino molto sensibile collegato con una lancetta che permette di leggere il valore.

Il dilatometro è un supporto metallico formato da una sede per il tubo metallico e una per il atore che ci permette di misurare le variazioni di lunghezza derivate da una dilatazione lineare.


Formule

DT= T2-T1

a spe = Dl/(l*DT)

a medio =S a spe/2


E% = a spe-a teo   *100

a teo


Tabella


MATERIALE

L (m)

T1 (°c)

T2 (°c)

DT (°c)

Dl (m)

Ottone












Ferro












Alluminio













a spe (°c-l)

a teo(°c-l)

a medio

E%



























Conclusioni


Gli errori sono stati introdotti principalmente da un uso impreciso del atore, ma le pecche sono state "mascherate" dalla sensibilità non sufficiente del nostro strumento.




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