fisica |
LASER.
OGGETTO DELL'ESPERIMENTO: COMPORTAMENTO DEL LASER.
MATERIALE: PROIETTORE DI RAGGIO LASER AL RUBINO, SCHERMO.
Se si vuole assistere a questo esperimento si devono prendere delle precauzioni: stare sempre dietro al raggio laser, non guardarne mai per troppo tempo la proiezione sullo schermo, a meno che non si indossino sempre occhiali scuri. Prese queste precauzioni si potrà procedere con l'esperimento. Se si accende il proiettore al rubino, formato da una lampada flash, uno specchio a riflessione totale, un elettrodo e, ovviamente, un rubino, e serve per "pompare" gli atomi o le molecole ad un livello energetico superiore che vengono poi stimolati ad emettere fotoni, mediante collisione con un altro fotone dello stesso valore energetico. Senza uno schermo non si vedrà niente, a meno che non si direzioni del fumo sul raggio laser. In questo caso quest'ultimo, colpendo le particelle di fumo, le illuminerà e quindi lo si localizzerà, mentre se si punta il proiettore verso lo schermo, si vedrà su di esso un puntino di un colore molto acceso (1).
Perché invece di una luce diffusa si proherà solo un fascio di luce? La motivazione è che siccome il raggio laser (laser è una parola formata dalle iniziali delle parole inglesi Laight Amplification by Stimulated Emission of Radiation che significa: amplificazione della luce per emissione stimolata di radiazioni) è un fascio di radiazioni monocromatiche e coerenti (con la stessa fase ovvero tutti i punti delle radiazioni sono, se pur su fronti diversi, nella stessa situazione perturbativa), esso non darà luogo a un emissione di radiazioni in tutte le direzioni come nelle normali fonti di luce. sdfcdsadfgh
Per capire meglio il laser bisogna confrontarlo con il comportamento della luce normale. Ad esempio: il laser è soggetto a diffrazione? Per scoprirlo si può fare un esperimento: si prenda il proiettore laser e lo si direzioni verso lo schermo, davanti al raggio si metta della carta per serigrafia, che è un intreccio di fili di seta, o un reticolo di diffrazione, che è simile ad una diapositiva, ma invece di avere la fotografia ha un reticolo fittissimo di fili. Esso può avere varie scale di misura (ad es. 80 linee per millimetro, 160 linee , 300 linee, ecc.). Si noterà che il raggio laser sarà soggetto a diffrazione; e maggiore saranno le linee per millimetro maggiore sarà l'effetto della diffrazione. Da questo esperimento se ne dedurrà che il laser si comporta, rispetto alla diffrazione, come la luce normale.
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