Dominicana, Repubblica

o San Domingo (República Dominicana), Repubblica dell'America Centrale.

Superficie: 48.442 km

Popolazione: 7.013.000 ab.

Capitale: Santo Domingo de Guzmán.

Lingua: snolo.

Religione: in maggioranza cattolica.

Unità monetaria: peso.

Confini: occupa la parte orientale dell'isola di Hispaniola, al centro delle Grandi Antille.

Ordinamento: Repubblica presidenziale.

GEOGRAFIA

Il territorio, prevalentemente montuoso, è attraversato al centro, da ovest a est, dalla Cordillera Central (3175 m); verso la costa atlantica si allinea la Sierra de Monte Cristi, mentre la parte prospiciente il Mare delle Antille è occupata dalla Sierra de Bahoruco; coste alte e frastagliate, ricche di insenature e baie. Clima tropicale mitigato dagli alisei, con piogge abbondanti; ricca vegetazione. La popolazione è composta da mulatti 60%, bianchi 28% e negri 11%. Base dell'economia è l'agricoltura (zucchero, banane, riso, caffè, tabacco, cacao), dominata dalle grandi piantagioni (per lo più di proprietà statunitense) di prodotti per l'esportazione.

STORIA

Occupata nel 1492 da Cristoforo Colombo, che la chiamò Hispaniola, colonizzata poi dagli Snoli e spartita nel 1697 con la Francia, proclamò la propria indipendenza nel 1806, ma rimase di fatto legata ad Haiti fino al 1844, quando venne proclamata la Repubblica Dominicana indipendente. L'instabilità interna e le difficoltà economiche determinarono l'intervento degli USA, che l'occuparono militarmente dal 1916 al 1924. Dal 1930 al 1961, la vita del Paese fu dominata dalla dittatura di R. L. Trujillo Molina e dei suoi successori. In seguito la lotta politica si è polarizzata intorno alle ure di J. Balaguer, a capo di governi autoritari e rieletto per la terza volta con accuse di brogli nel 1994, e J. Bosch, a cui fanno riferimento le opposizioni.