geografia |
I venti
Le varie zone della terra sono sottoposte ad una differente pressione atmosferica: più l'aria è pesante maggiore è la pressione atmosferica. La pressione dipende dalla temperatura e dall'umidità. Se l'umidità aumenta l'aria si fa leggera, se invece cala l'aria si appesantisce.
Le masse d'aria tendono a spostarsi dalle zone di alta pressione a quelle di bassa pressione, dovuti al mutare di umidità e temperatura. Dunque i venti tendono a ristabilire l'equilibrio di pressione.
Il sistema dei venti sposta l'aria calda dall'equatore verso i poli e l'aria fredda dai poli verso l'equatore.
Ci sono i venti dominanti, stagionali, locali e ciclonici (questi ultimi comprendono cicloni, uragani e tornado). L'aria che sovrasta la terraferma è in estate più calda e in inverno più fredda di quella che si trova a contatto con quella della superficie del mare. Durante l'estate i continenti tendono a divenire dunque sedi di bassa pressione e i venti tendono a spirare dal mare verso terra; al contrario, in inverno i continenti sono sede di alta pressione e pertanto i venti spirano da terra verso il mare. L'esempio più classico di venti stagionali è costituito dai monsoni che influenzano il clima dell'India, del Bangladesh, del Sud-Est Asiatico, dell'Australia Settentrionale e dell'Africa Centrale.
Nella fascia tropicale sugli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico si formano delle particolari perturbazioni atmosferiche costituite da estesi sistemi ciclonici che si muovono in senso rotatorio. Quelli che si creano sugli Oceani Atlantico e Pacifico Orientale sono chiamati uragani, quelli del Pacifico Occidentale sono detti tifoni, quelli sull'Oceano Indiano sono chiamati cicloni.
Gli uragani e i tifoni si formano durante i mesi più caldi dell'anno, quando nelle zone equatoriali, dalle calde acque oceaniche evapora una notevole quantità di umidità. L'aria umida sale rapidamente formando nubi temporalesche, mentre altra aria umida va ad occupare lo spazio lasciato vuoto dall'aria che si è sollevata. Questo movimento delle masse d'aria comincia ad essere sempre più veloce ruotando vorticosamente attorno ad un centro di bassa pressione, detto -occhio del ciclone-.
I cicloni tropicali si spostano verso ovest con gli alisei, acquistando sempre maggior forza man mano che ricevono aria umida dall'Oceano. Mentre sull'Oceano i cicloni danno origine a venti violenti e a piogge torrenziali, raggiunta la terra non ricevendo più aria dall'oceano cominciano ad attenuarsi.
I tornado, sebbene di breve durata sono i cicloni più violenti che si verificano sulla terra. Gli enormi e scuri cumulonembi che hanno origine dall'incontro di aria fredda con aria calda umida sono la causa principale dei tornado. Queste nubi di rapida formazione generano forti temporali; l'aria calda si solleva verso l'alto determinando un potente risucchio dell'aria fredda. Forti venti cominciano a ruotare sempre più velocemente con un movimento a spirale. Il vortice acquista velocità e aumenta in altezza finchè il tornado si abbassa e si scarica sulla terra con violenza. I più violenti colpiscono gli Stati Uniti centrali, mentre la maggior frequenza si registra nell'area chiamata Tornado Alley (vicolo dei tornado) che si estende dal Texas e dall'Oklahoma fino al Kansas.
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