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Egitto
Stato dell'Africa nordorientale (a eccezione della penisola del Sinai, che appartiene geograficamente all'Asia) che confina con la Libia a ovest, il Sudan a Sud, Israele e il Maro Rosso a est e il mar Mediterraneo a nord.
1.001.449 Km (quadrati), 62.359.000 ab.
Capitale Il Cairo.
Geografia.
-Geografia fisica.
La maggior parte del paese è formata da un deserto tabulare, accidentato da scarsi rilievi e da alcune profonde depressioni.
La vita si concentra nella larga valle alluvionale del Nilo, che nasce 5.000 Km più a sud.
La valle è fortemente scavata e i suoi versanti raggiungono i 400 m d'altezza, la larghezza varia da 1 a 20 Km.
Allungata da sud a nord per 1.500 Km, essa si presenta stretta, fino alla prima cateratta.
Dopo il Cairo si stende il delta del fiume, riempito dai depositi dei due rami.
Il Deserto occidentale o Deserto Libico, che copre i due terzi del territorio egiziano, è meno accidentato e formato da un tavolato aridissimo sbarrato spesso da dune.
Nelle depressioni affiora l'acqua e le popolazioni sedentarie vi coltivano datteri, cereali e legumi.
Nel Deserto Orientale o Deserto Arabico e nella penisola del Sinai i massicci ricevono precipitazioni più abbondanti: alcuni uadi, in montagna sono quasi permanenti e le loro valli, ben delineate, raggiungono il mare o il Nilo.
Salvo qualche piccola diversità causata dall'altitudine, i deserti Libico e Arabico hanno il medesimo clima, che diviene sempre più caldo e arido man mano che si procede verso sud.
La fascia settentrionale risente l'influenza del mare.
La stagione migliore per il turismo è l'autunno e, nell'Alto Egitto, il periodo dicembre-febbraio.
- Geografia umana ed economica.
La quasi totalità della popolazione dell'Egitto forma un gruppo notevolmente omogeneo, in cui i caratteri fisici dominanti sono il risultato della mescolanza dell'originaria popolazione camitico-armenoide con genti semitiche (arabi).
Ancora oggi a questo ceppo appartiene il 99% della popolazione, con minoranze di Greci, Nubiani e Armeni.
Il 94% è di religione musulmana sunnita, il secondo gruppo per consistenza è quello dei cristiani copti.
La densità media è di 62 ab. per Km (quadrati), ma il 99% della popolazione vive concentrato nella valle del Nilo e nel delta, che rappresentano il 5% del territorio totale.
La popolazione urbana rappresenta il 44% del totale; l'analfabetismo è ancora molto diffuso (51%), ma grazie alle sue università l'Egitto è in grado di formare ed 'esportare' alta professionalità.
La vita media alla nascita è di 59 anni per gli uomini e di 63 anni per le donne.
La natalità (29 per mille) è molto più elevata rispetto al tasso di mortalità (9 per mille): perciò l'Egitto presenta un tasso di crescita naturale piuttosto alto e una struttura demografica molto giovane (il 40% degli abitanti ha meno di 14 anni).
La lingua ufficiale è l'arabo.
Si parlano francese e inglese.
L'agricoltura, cui si dedica il 38,6% della popolazione, è condizionata dall'irrigazione.
Il terreno coltivato è appena il 2,8% del totale, limitato al delta e alla valle del Nilo: una piccola parte è sottoposto alla pratica dell'inondazione annuale, mentre le altre terre sono irrigate.
In questo modo si ottengono tre raccolti l'anno.
Ogni raccolto è distinto con nomi speciali: shitawi, le colture invernali (grani, fagioli, orzo, fave, cipolle, lino); sefi, quelle estive (cotone, riso, mais, miglio, canna, arachidi, sesamo); nili (o dell'inondazione del Nilo) le autunnali (riso, mais, miglio).
Il paese tuttavia importa il 75% dei prodotti alimentari che consuma.
Tra le coltura d'esportazione vanno segnalate il cotone, la canna da zucchero, il lino, il sesamo e l'arachide.
E' molto diffuso l'allevamento di bovini (3 milioni di capi), di ovini (3.003.000 capi) e di bufali.
La pesca è ricca soprattutto nelle acque interne: caratteristiche le spugne e, dal Mar Rosso, coralli e madreperle.
Il deserto offre notevoli risorse minerarie, a cominciare dal petrolio che si trova sia negli antichi giacimenti di Gemsa, Hrghada e Ras Gharib, sia in quelli più recenti del Sinai.
Notevole la presenza anche di gas naturale, fosfati e manganese.
L'industria più importante è quella tessile, soprattutto per i numerosi cotonifici.
Sono presenti poi impianti chimici (zuccherifici).
Fra le attività più importanti va ricordata quella del turismo, con circa 2.500.000 di visitatori l'anno.
Lo sforzo di industrializzazione intrapreso negli anni Sessanta da Nasser, con ampio sviluppo del settore pubblico, è stato proseguito da Sadat e Mubarak, fautori del settore privato.
L'economia, in espansione dal 1974, ha tratto giovamento dalle scelte politiche filo-occidentali del governo egiziano negli anni Novanta.
Il sistema di comunicazioni può contare su quasi 10.000 Km di ferrovie, 47.000 Km di strade e 3.100 Km di vie navigabili interne, di cui buona parte sul Nilo.
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