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Storia di Bologna
Le origini di Bologna risalgono all'età del bronzo. Qui si stanziò una popolazione nota come "Civiltà Villanoviana", lungo le fertili terre appenniniche dei fiumi Aposa e Ravone.
Questa popolazione strinse rapporti con Etruschi, Greci e Fenici, che la fecero avere un ruolo importante nella rete di traffici commerciali nell'Italia centro-settentrionale.
L'agglomerato di villaggi fu inglobato dall'espansionismo etrusco e la città prese il nome di Felsina.
Felsina ampliò i commerci diventando capitale commerciale.
Purtroppo la città non fu in grado di opporsi all'attacco dei Galli Boi. Essi non lasciarono tracce, eccetto che nel nome, in quanto si narra che Bologna derivi da "Boi" o da "Bona" che in celtico significa città.
Dopo duecento anni di dominio celtico giunsero i latini. I Galli Boi furono sconfitti in battaglia e così Bonomia divenne colonia romana.
Con la conquista romana, Bonomia riacquisì quello splendore che con la colonizzazione celtica aveva perso.
Si costurirono importanti opere architettoniche: il castrum romano, reticolo stradale, ancora visibile in una parte della pavimentazione in Via Manzoni. Furono innalzate le mura di difesa a causa delle invasioni barbariche. Grazie all'editto di Costantino furono costruite chiese che portarono aiuto alla cittadinanza.
La città grazie al vescovo Petronio, riacquistò vitalità, perché rafforzò le mura e restaurò gli edifici pubblici, e iniziò la costruzione della Basilica di Santo Stefano.
Dopo 200 anni gli fu dedicata la splendida Basilica di S. Petronio in Piazza Maggiore.
Bologna fu coinvolta nella sanguinosa guerra bizantino-gotica.
Successivamente venne invasa dai Longobardi e sottratta ai Bizantini. Grazie ai Longobardi ci fu un periodo di pace. Della loro dominazione rimangono pochissime testimonianze: il Catino di Pilato nella Basilica di Santo Stefano.
I Longobardi cedettero il posto a Carlo Magno e, durante il IX secolo, Bologna fu governata da duchi di nomina pontificia.
Nella città vero le prime istituzioni comunali. Durante questo periodo nacque la prima Università d'Europa.
Federico Barbarossa cercò di sottrarle all'autonomia, ma i bolognesi aderirono alla Lega Lombarda, fronteggiando con forza per difenderne l'autonomia.
Grazie al prestigio economico che la città acquisì con il tempo, nacquero le prime botteghe artigiane che si diffusero in gran numero e diedero il nome alle strade, leggibili ancora nelle vie del mercato di mezzo.
Le ondate di malcontento dei cittadini causarono l'alternanza di dominio guelfo e ghibellino.
Bologna resistette anche alle lotte interne tra le famiglie: i Geremei, i Lambertazzi, ai Pepoli, che si contesero il potere della città per anni, schierandosi a volte con i papi, altre con gli imperatori.
Durante questo periodo venne edificata la chiesa di S. Maria dei Servi e la basilica di S. Domenico.
Le lotte tra i
Visconti di Milano e il papato continuarono, ma la chiesa vinse e dominò
per altro tempo la città. Nel frattempo si assistette all'ascesa di
potere della famiglia Bentivoglio, che cercò diverse volte di
ripristinare
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