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Barcellona, luna y sol Barcellona è una città di mare, una metropoli europea. Anzi snola. Anzi catalana. Con un'anima cosmopolita, ma dalle componenti ben identificabili, si presenta come un affresco caotico e proporzionato.
Barcellona è una
città di mare, una metropoli europea. Anzi snola. Anzi catalana. Con
un'anima cosmopolita, ma dalle componenti ben identificabili, si presenta come
un affresco caotico e proporzionato.
Il clima imprevedibile ma mai
eccessivamente freddo, contrubusice, insieme alla suggestione de, a fare di un
soggiorno a Barcellona un'esperienza che si ha voglia di riprovare. È
una città da vivere all'aria aperta, alternando, nella visita che
turismo.it suggerisce, viali a vicoli e stardine.
Sulle tracce di Gaudì,
dalle sue realizzazioni più celebri e celebrate a quelle
'minori'. Oppure alla scoperta della nuova Barcellona, quella
del quartiere olimpico del Porto Vecchio e di Montjuic.
Un detto, sicuramente vero,
presenta Barcellona come una città che non dorme mai. Deve essere per
una particolare legge del contrappasso che
una gran parte della Catalunia dorma anche per gli abitanti della capitale. In
realtà non è una vera e propria aria di sonno, quella che si
respira nelle città che circondano Barcelona, ha più a che vedere
con la meditazione e la magia. Due di questi luoghi di magia e meditazione
vanno senz'altro visti: Montserrat e Garraf, raggiungibili in
meno di un'ora da Barcellona.
Sul palcoscenico di Barcellona non cala mai il
sipario. Non ci sono intervalli nel ritmo serrato della città catalana,
una delle più vive d'Europa. Così, quando arriva la sera,
Barcellona si prepara ad accogliere le centinaia di persone che fin all'alba
affollano ristoranti, caffè, pub, discoteche e locali di ogni genere.
Impossibile trascorrere una notte nella
città snola senza rimanere coinvolti nel valzer frenetico della movida
catalana. L'importante é lasciarsi andare e accettare l'idea che, con ogni
probabilità, quella lunga notte avrà termine solo alle prime luci
del nuovo giorno.
Tra tutte le città snole sicuramente
Barcellona è quella che più di tutte ha sempre mantenuto un
respiro europeo. Questo si può chiaramente percepire visitando i suoi
musei e i luoghi d'interesse storico e artistico che la città offre.
Ecco infine una lista di dieci posti da vedere, dieci imprescindibili visite
per non sentirisi dire: Ma come, sei stato a Barcellona e non hai visto?
Barcellona non dorme mai Sandra Jelmini Impossibile trascorrere una notte nella città snola senza rimanere coinvolti nel valzer frenetico del divertimento. L'importante é lasciarsi andare e accettare l'idea che, con ogni probabilità, quella lunga notte avrà termine solo alle prime luci del nuovo giorno.
(12-l2-2001) Sul palcoscenico di Barcellona non cala mai il
sipario. Non ci sono intervalli nel ritmo serrato della città catalana,
una delle più vive d'Europa. Così, quando arriva la sera,
Barcellona si prepara ad accogliere le centinaia di persone che fin all'alba
affollano ristoranti, caffè, pub, discoteche e locali di ogni genere.
Impossibile trascorrere una notte nella città
snola senza rimanere coinvolti nel valzer frenetico del divertimento.
L'importante é lasciarsi andare e accettare l'idea che, con ogni
probabilità, quella lunga notte avrà termine solo alle prime luci
del nuovo giorno.
Prima di immergerci nella movida di Barcellona
dobbiamo solo chiarirci le idee e scegliere una delle mille opportunità
che la città offre. Puntiamo allora la nostra attenzione sulle zone
"giuste". A Barcellona ci sono locali sparsi un po' dovunque ma, come accade in
molte altre città europee, ristoranti, pub e discoteche si concentrano
in aree ben precise. Quante volte abbiamo sentito parlare del barrio gotico!
Non a caso in questo quartiere, che si sviluppa attorno ai viali delle Ramblas,
decine di locali si aprono nella fitta ragnatela di vicoli e stradine.
È qui che può iniziare la serata,
magari in un pub per bere qualcosa prima di cena. Si chiamano pub ma dagli
inglesi hanno mutuato solo il nome, per il resto hanno un identità tutta
latina. In questi locali, già pieni alle nove di sera, ci si incontra
per un appuntamento, per scambiare due chiacchere mentre si beve e si ascolta
la musica. Ma dopo il pub andare in uno dei ristoranti del barrio gotico non é
una cattiva idea. Non c'é che l'imbarazzo della scelta.
Possiamo spostarci a Borne, una zona fino a
pochi anni fa poco frequentata e adesso piena di vita. Molti giovani ora
scelgono di vivere qui, aprono nuove attività e quest'angolo del
quartiere diventa una meta sempre più ambita dalla gente della notte. I
ristoranti non mancano, allora si può scegliere se mangiare piatti
tipici catalani, gustare cucina internazionale come al Santa Maria o
provare delle tapas come quelle preparate a La estrella de plata.
Questo locale, in Plaça Palau, é uno dei molti che ormai prepara tapas
innovative, che aggiungono qualcosa in più alle ricette della tradizione
basca, già creativa di per sé. Cosa sono le tapas? È bene saperlo
prima di andare in Sna. Sono piatti tipici serviti in piccole porzioni al
banco o al tavolo (l'origine del nome la ricollega all'usanza di coprire - tapar
- l'aperitivo appoggiando una tartina o una fetta di prosciutto sul bichhiere).
Ma le tapas rappresentano soprattutto uno stile nel mangiare: é il piacere di
assaporare gusti diversi passando dall'uno all'altro senza doversi per forza
saziare con un'unica pietanza.
E dobbiamo rimanere sempre a Borne se dopo cena
abbiamo vogliamo bere i cocktail più buoni di Barcellona. Qui si trovano
i bar che preparano da sempre i miglior mojito e caiperiña
della città. Andiamo alla ricerca del Tripode o del Barimbau,
i cocktail di questi due bar che non li dimenticheremo facilmente.
Anche se il barrio gotico continua a pullulare di
persone che passano da un bar all'altro, che si fermano agli angoli della
strada per chiaccherare o semplicemente per guardarsi attorno, ci sono altri
quartieri dove spostarsi per continuare la serata.
Ci dirigiamo verso il mare e raggiungiamo Port
Vell e Port Oimpic. Anche qui é pieno di gente, forse l'ambiente é
più caotico che al barrio gotico e notiamo che la maggior parte delle
persone sono ragazzi giovani. Il motivo é chiaro: a Port Vell come a Port
Olimpic si trovano molte discoteche. Intramezzate da bar e ristoranti, le piste
sono sempre piene. Per entrare non si a il biglietto e una volta dentro si
può assistere a spettacoli, ascoltare musica di genere diverso, andare
nelle sale giochi.
Sulla Plaça Reial ci sono due delle discoteche
più frequentate il Jamboree e il Karma. Se ancora non ci
basta a Port Vell c'é il Maremagnum, un centro commerciale costruito
sull'acqua in mezzo al porto. All'interno, oltre ai negozi, ci sono otto
discoteche, tutte con ingresso gratuito.
Se alla fine della serata non ci siamo lasciati
scappare nessuna delle occasioni offerte dalla movida di Barcellona, ci
accorgiamo che é l'alba. La notte é passata ma siamo sicuri che ci sono ancora
dei bar aperti dove gli instancabili del divertimento si incontrano per bere
l'ultimo bicchiere.
Barcellona in dieci tappe Federico Orlandi Ecco una lista di dieci posti da vedere, dieci imprescindibili visite per non sentirisi dire: Ma come, sei stato a Barcellona e non hai visto?
(13-l2-2001) Tra tutte le città snole, sicuramente
Barcellona è quella che più di tutte ha sempre mantenuto un
respiro europeo, per i rapporti storici e commerciali con il bacino del
Mediterraneo e per la posizione geografica che la fa propendere più
verso
Ecco dunque una lista di dieci posti da vedere,
dieci imprescindibili visite per non sentirisi dire: Ma come, sei stato a
Barcellona e non hai visto?
Museo d'Historia de
Llotja: è l'antico palazzo della Borsa e risale al XIV secolo, quando
venne costruita come dogana del grande porto di Barcellona. La sala principale
di contrattazione, che si riesce a scorgere dalle grandi finestre del
pianterreno, è a tre navate in stile gotico e perfettamente conservata.
Museu Frederic Mares: nel complesso del Palazzo Reale questa piccola raccolta costituisce
una delle sorprese più affascinanti di Barcellona, tutta dovuta alla
personalità decisamente eccentrica dello scultore catalano. Era un
viaggiatore e un collezionista che ha riunito nei tre piani dell'esposizione
orologi, crocifissi, pipe, tabacchiere, abiti d'epoca e una magnifica raccolta
di arte religiosa romanica e gotica.
Museo Picasso: tre edifici sulla Carrer Montcada ospitano le opere donate da uno dei
migliori amici del grande pittore e da Pablo Picasso stesso, che offrì
le sue prime realizzazioni risalenti a quando ancora non era maggiorenne. Tra
queste la celebre Prima Comunione.
Museo Marittimo: ospitato nei grandi cantieri delle Drassanes, il complesso
medievale più completo del genere al mondo, che vennero fondati a
metà del Duecento. Tra le grandi navi esposte ve ne sono alcune di
indubbio valore storico, come la nave ammiraglia della flotta cristiana nella
battaglia di Lepanto e una collezione straordinaria di codici di navigazione.
Palau De
Museu Nacional D'art De Catalunya: forse è la collezione più significativa della
città, da molti considerata la principale collezione di pezzi romanici
al mondo. Il pezzo forte è costituito da una splendida serie di
affreschi staccati dai soffitti e dagli absidi di molte chiese di montagna dei
Pirenei catalani. Sono anche in mostra opere del periodo gotico provenienti da
tutta
Fondazione Juan
Santa Maria Del Mar: sul Passeig del Born si trova quest'unico esempio di basilica
interamente realizzata in stile gotico catalano, realizzata dalle corporazioni
dei mercanti e dei costruttori navali. Entrando si nota subito l'assenza del
coro e degli arredi, completamente perduti durante
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