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Appunti, Tesina di, appunto inglese

Robinson Crusoe

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Quando io arrivai in Brasile andai a vivere con un uomo che possedeva una piantagione e che mi insegnò come crescere le canna di zucchero e le piante di tabacco. Io decisi di diventare un piantatore. Il mio amico capitano che stava andando a Lisbona per degli affari. Io scrissi al mio procuratore legale in Inghilterra e chiesi a lui di spedire un po' di soldi là così che il capitano potrebbe ritornare. Infatti, quando lui ritornò lui mi diede la somma di soldi così come degli attrezzi e gli altri beni che mi hanno fatto piuttosto ricco. Coi soldi io comprai un grande appezzamento di terreno che io coltivai con l'aiuto di un altro inglese che viveva là, un uomo chiamato Fonti. Era un lavoro molto duro. "Cosa sto facendo qui?" Io pensavo. "Questo non è il lavoro per me. Questa è quel genere di vita dal quale io sono scappato quando ero in Inghilterra. Perché lasciai mio padre e mia madre?"

Io mi sentii piuttosto solitario. Io non avevo molte persone con cui parlare. "Io sono stato qui tre anni ma non siamo felici. Mio padre aveva ragione. Io ora potevo essere in Inghilterra, fra amici e non fra estranei come io sono qui." Un altro anno passò. Io il imparai la lingua, comprai un schiavo negro per aiutarmi con la piantagione. Ora io avevo tre servitori, io stavo divenendo ricco ed io ero popolare con gli altri piantatori. Ma la mia testa ancora era piena di progetti e specialmente ancora volli viaggiare circa ed avere le altre esperienze. Io dissi agli altri piantatori sul mio viaggio a Ghinea. Io dissi loro che gli indigeni furono interessati a commerciare con europei e che era possibile guadagnare molti soldi. Agli indigeni piacquero coltelli, giocattoli, scissor e perline specialmente. In cambio loro gli diedero elefanti i denti di ', oro ed anche gli schiavi. I piantatori erano molto entusiasmati. Loro sembrarono particolarmente interessati agli schiavi negri. Un giorno alcuni miei amici piantatori vennero da me e mi dissero: "Noi abbiamo organizzato una spedizione a Ghinea per comprare degli schiavi. Perché non viene con noi? Lei ha già saputo cosa fare. Lei può aiutarci. Gli altri piantatori guarderanno la Sua piantagione qui." Io nacqui per essere un cacciatorpediniere. Io avevo una vita buona, io ero ricco, ma io fui d'accordo ad andare perché seguii l' istinto, non la ragione. Il primo di settembre 1659, io seguii la nave, in partenza per Ghinea ma vi fu un altro disastro terribile






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