Giuseppe Ungaretti
Alessandria d'Egitto 1888-Milano 1970. Poeta
italiano. Fece le prime esperienze nei circoli anarchici alessandrini, per poi
trasferirsi a Parigi nel 1913. Qui incontrò i massimi esponenti
letterari e artistici, tra cui P. Picasso e G. Apollinaire. L'esperienza
simbolista si avverte nelle sue prime opere, caratterizzate da frasi semplici e
immediate, dall'uso di immagini improvvise e, dal punto di vista formale, da
frasi brevi e irregolari, allo scopo di recuperare l'essenza della poesia. Di
questo primo periodo poetico, pervaso da un senso profondo di solitudine, sono
Il porto sepolto (1916) e Allegria di naufragi (1919), che risente
dell'esperienza passata in trincea durante la guerra del 1915-l918, nella quale
si arruolò volontario. Un andamento più disteso e meditativo
hanno le opere successive, dopo lo studio di Petrarca e Leopardi e la
traduzione di poeti stranieri (Sentimento del tempo, 1933). Dopo un periodo
passato in Brasile molto fertile dal punto di vista letterario (1936-l942), la
raccolta Il dolore (1947), dopo la morte del lio, segnò l'inizio di
un nuovo periodo poetico, imperniato su motivi autobiografici e sulla
meditazione sui temi umani più profondi. Di questo periodo sono La Terra
promessa (1950), Un grido e paesaggi (1952), Il taccuino del vecchio (1960) e
Dialogo d'amore (1968). La sua poesia, facente parte del filone dell'ermetismo,
è stata raccolta dal poeta stesso in Vita di un uomo (1969).