Giuseppe Verdi: gli ultimi anni
Dopo 'Otello', Verdi dà l'addio alle
scene, ma dopo sei anni, ottantenne, scrive la sua ultima opera,
'Falstaff'. Nel 1897 muore Giuseppina Strepponi. Negli ultimi anni
della sua vita, memore delle difficoltà vissute in gioventù e
desideroso di aiutare i musicisti anziani e non benestanti, Verdi si dedica
alla realizzazione di quella che definisce la sua 'opera migliore': la Casa di Riposo per musicisti,
a Milano. Nelle sue intenzioni la
Casa di Riposo doveva essere sostenuta con i diritti di
autore delle sue opere. Ma la legge vuole che dopo settanta anni dopo la morte
dell'artista i diritti diventino di pubblico dominio. Le spese per la
manutenzione della Casa sono ora sostenute dallo Stato e dai generosi lasciti
di benefattori, tra molti quello di Arturo Toscanini.
Alberto Angela ci conduce attraverso una
ricostruzione storica delle invenzioni tecnologiche di cui Verdi fu testimone
durante la sua lunga vita: la luce elettrica, il telegrafo Morse, la macchina
da scrivere - o 'cembalo scrivano' come si chiamava inizialmente -,
il telefono, la locomotiva a vapore, l'automobile, la radio. Verdi muore il 27
gennaio 1901. Aveva voluto che i suoi funerali fossero semplici, all'alba,
senza canti, né cortei. Ma una grande folla silenziosa non può fare
ameno di dargli l'ultimo saluto. Due mesi dopo, i feretri di Verdi e Strepponi
furono tumulati nella Casa di Riposo per musicisti. Vediamo un breve film
originale della traslazione delle salme.