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I VIAGGI DI GULLIVER IN VARI PAESE LONTANI DEL MONDO di Jonathan Swift
BIOGRAFIA AUTORE:
Jonathan Swift (Dublino,
30 novembre 1667 - 19 ottobre 1745) è stato uno scrittore irlandese,
autore di romanzi satirici e pamphlet politici.
Giustamente considerato tra i maestri della prosa in lingua inglese, con la sua
opera mise in luce certa follia e presunzione umana.
Pochi mesi dopo la nascita, Swift divenne orfano di padre e fu per questo
affidato agli zii. Estramente povero, durante la sua infanzia subì
spesso insulti e denigrazioni a causa della sua condizione sociale, e
ciò influì sicuramente sulle sue future idee sociali. Dopo gli
studi al Trinity College di Dublino, nel 1689 Swift si trasferì in Inghilterra,
dove lavorò come segretario del diplomatico e scrittore William Temple,
lontano parente della madre; tuttavia i pessimi rapporti che vi erano tra
Temple e Swift indussero quest'ultimo a tornare in Irlanda, dove venne ordinato
prete anglicano nel 1694.
Conformemente al suo spirito anticonformista, nel 1697 egli scrisse la
Battaglia dei libri ('The Battle of the Books' in lingua madre), un
poema eroico e satirico (sul modello di Alexander Pope) in cui egli prendeva la
parola sulla controversia circa la superiorità dei tempi antichi
rispetto a quelli moderni. Per lui tutti i tempi, una volta vissuti, diventano
inferiori, e quindi egli considerava superiori i tempi antichi perché ormai non
potevano più essere vissuti. Con una satira pungente, inoltre, egli
denunciò la finta erudizione dei suoi giorni.
Il sucesso del libro permise a Swift di procurasi qualche soldo, col quale egli
riuscì a viaggare molte volte a Londra: nella capitale inglese conobbe
Esther Johnson, meglio nota come Stella, di cui si innamorò ricambiato.
Il padre di Stella, un diplomatico amico della madre di Swift, chiese allo
scrittore di completare l'educazione della lia: in tal modo egli
riuscì ad occuparsi della letteratura senza dover rinunciare alla
scrittura e alla lettura.
Nel 1704 egli scrisse la famosa Favola della botte ('Tale of a Tub'),
una satira corrosiva sulla Chiesa e sulle moderne convinzioni
politico-religiose in cui egli metteva in ridicolo, in maniera originale e
divertente, le varie forme di pedanteria e di presunzione. Dopo la
pubblicazione di tale opera, Swift divenne inviso alle autorià
ecclesiastiche che gli preclusero la possibilità di una brillante
carriera clericale.
Altra opera importante di Swift fu La condotta degli alleati (1711): in questo
testo, di carattere storico e politico, egli accusa il partito whig (al quale
egli per altro aderiva) di aver prolungato volontariamente la durata della
Guerra di Successione Snola al fine ottenere vantaggi di tipo politico. Il
libro ebbe molto successo ma causò allo scrittore alcuni disagi.
Del 1724 sono le Lettere al drappiere, romanzo epistolare in cui egli si occupa
della questione irlandese e si dichiara favorevole all'indipendenza di una
parte dell'Irlanda. A seguito della polemica innescata dalla pubblicazione di
'La condotta degli alleati', il comandante delle armate britanniche,
John Churchill, duca di Marlborough, venne rimosso dalla carica e privato dei
titoli nobiliari mentre Swift abbandonò i whig (liberali) per passare al
movimento tory (conservatore).
Nel Settecento le famiglie povere non potevano leggere perché il costo dei
libri era troppo elevato: per questo molti scrittori, tra cui Daniel Defoe,
decisero di far pubblicare le loro novelle dai giornali che erano molto meno
cari. Swift collaborò con la sezione politica del giornale reazionario
'Examiner', mentre contribuì la parte letteraria dei periodoci
'Tatler' e 'Spectator'.
Il capolavoro di Swift, I viaggi di Gulliver (in lingua madre 'Gulliver's
Travels'), fu pubblicato anonimo nel 1726 e riscosse subito grande
successo. Questo romanzo satirico, inizialmente inteso dall'autore come aspro
attacco allegorico alla vanità e all'ipocrisia delle corti, dei partiti
e degli uomini politici dell'epoca, nel corso della stesura, durata parecchi
anni, si arricchì delle più mature considerazioni di Swift sulla
società umana; pertanto la satira, spesso graffiante e a tratti
scurrilmente oltraggiosa, finì col toccare l'umanità intera.
Acuto, ricco di spunti fantasiosi e al tempo stesso scritto con
semplicità, il romanzo è diventato un classico della letteratura
per l'infanzia.
In breve, la trama dell'opera può essere riassunta così: un
marinaio sfortunato, Gulliver appunto, compie quattro viaggi approdando in altrettante
isole particolari:
Nella prima isola gli abitanti, i
Lillipuziani, sono molto più bassi di lui (il termine
'lillupiziano' è entrato nel linguaggio italiano come sinonimo
di 'persona dalla bassissima statura').
Nella seconda isola gli abitanti sono
dei giganti. La lia del re dei giganti considera Gulliver alla stregua di un
bambolotto parlante mentre il re in persona affermare che l'umanità
'è la peggiore razza di piccoli odiosi vermi che la natura abbia
creato'.
Nella terza isola gli abitanti sono
tutti molti intelligenti: Gulliver è quindi inappropriato per comunicare
con loro.
La quarta isola è occupata dagli
animali, cavalli per l'esattezza, che si dimostrano 'superiori'
all'uomo in quanto a bontà d'animo.
Tutte le avventure, in una maniera o nell'altra, rappresentano l'ideologia
pessimistica e negativa di Swift, secondo quale l'uomo è egoista,
corrotto, ignorante ed affamato di potere, e che egli abbia solo vizi e non
virtù. Solo i lettori più arguti potevano però cogliere
questo messaggio cifrato: nonostante il semplice linguaggio swiftiano, i
lettori non intellettuali, come quelli di Defoe ad esempio, vedevano ne 'I
viaggi di Gulliver' solo un semplice resoconto avventuroso.
TRAMA ROMANZO
Nella storia del naufrago Gulliver, errabondo in terre popolate da esseri incredibili, Swift irride l'infinita vanità della ambizioni umane e prospetta, con intuizione moderna, la relatività di ogni valore. A Lilliput, dove le cose del mondo sono ridotte a proporzioni minime, Gulliver può sentirsi un semidio. A Brobdingnag, fra i giganti, la condizione di uomo è da lui sofferta in tutta la sua drammatica piccolezza.
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