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IO NON HO PAURA

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IO NON HO PAURA


AUTORE

Niccolò Ammaniti è nato a Roma nel 1966. Ha esordito nel 1994 con il romanzo 'Branchie', (Editrice Ediesse, poi Einaudi, 1997). Nel 1995 ha pubblicato il saggio 'Nel nome del lio', scritto con il padre Massimo, e nel 1996 la raccolta di racconti 'Fango' (Mondadori). Suoi racconti sono usciti nelle antologie 'Gioventù cannibale' (Einaudi, 1966) e 'Tutti i denti del mostro sono perfetti' (Mondadori, 1997). I suoi libri sono stati tradotti in francese, tedesco, snolo, greco e russo. E' del 1999 'Ti prendo e ti porto via' (Mondadori), mentre nel 2001 pubblica per Einaudi 'Io non ho paura'.


PERSONAGGI



I personaggi appartengono a due fasce di età omogenee, infatti nella narrazione si incontrano un gruppo di bambini e uno di adulti. Il gruppo di bambini è composti da elementi tra 9 e 12 anni e a questo appartengono il protagonista (Michele), sua sorella (Maria), tre ragazzi (il Teschio, Salvatore e Remo) ed una ragazza(Barbara); nel romanzo è presente un altro bambino, che non fa parte della "banda" di quelli precedenti: Filippo Carducci, il bambino rapito. I personaggi adulti sono molti: i genitori di Michele, quelli di Barbara, il padre di Salvatore, il fratello del Teschio, Sergio e altri abitanti del villaggio.


LUOGHI E TEMPI

La vicenda è ambientata nella torrida estate del 1978 in Sicilia in un minuscolo paese chiamato Acqua Traverse, frazione di Lucignano, una località dispersa nella camna meridionale, senza una piazza, senza strade asfaltate; un luogo immaginario ma realistico.


TRAMA

E' l'estate del 1978 Michele e la sua "banda" come di consueto risalgono con le loro biciclette le pendici ricoperte di grano dei colli circostanti Acqua Traverse, stavolta si spingono oltre la collina giungendo ad una casa diroccata e Michele arrivato per ultimo deve fare la penitenza: deve entrare nella casa, attraversare il piano superiore ed uscire dalla parte opposta. Michele così fa, ma per uscire dalla casa cade, e sotto di sé trova un buco e dentro il corpo di un bambino, ma scappa via chiamato dagli amici.

Tornando a casa ripensa intensamente a ciò che aveva visto e decide di tornare; da allora Michele si reca più volte in quel luogo per capire il motivo della sua cattura e conosce quel ragazzo e scopre che ha la sua età e si chiama Filippo, così nasce un'amicizia particolare: Michele lo ritiene quasi matto poiché menziona continuamente gli orsetti lavatori e il signore dei vermi, sconosciuti a Michele, però ogni giorno torna da lui gli parla e gli dà da bere; mentre Filippo inizia a impersonare in Michele il suo angelo custode.

Una notte Michele attraversando di nascosto il salotto, scorge davanti al televisore i suoi genitori, Sergio, un amico del padre ospite a casa loro, e i genitori di alcuni suoi amici che ascoltano al telegiornale la notizia di un rapimento e nel silenzio generale vede la foto di Filippo, era lui il bambino rapito, così capisce tutto: Sergio era il rapitore e suo padre e glia altri adulti del paese erano suoi complici.

Michele sgomento, torna come sempre dal suo amico senza però rivelargli nulla; ma un giorno viene scoperto da Felice, il fratello del Teschio, anche lui coinvolto nel rapimento, il quale aveva saputo tutto da Salvatore il migliore amico di Michele, l'unico a cui aveva rivelato il suo segreto; così viene portato dal padre che fa promettere a Michele di non tornare più da Filippo altrimenti l'avrebbero ucciso.

Qualche giorno dopo però, il gruppo di ragazzini vogliono ripetere l'escursione alla vecchia casa e  Michele, malgrado la sua promessa, accetta per la voglia di rivedere Filippo. Appena arrivato lassù, si libera subito degli altri e va a controllore il buco, ma con amara sorpresa vede che il suo amico non c'è più, era stato portato da un'altra parte.

Qualche sera dopo, a casa di Michele, i rapitori sono tutti riuniti, ma le cose degenerano, gli urli si fanno più forti del solito e due dei i rapitori cominciano addirittura a picchiarsi. Michele è troppo affezionato a Filippo perché gli  succeda qualcosa, così, sentendo che avrebbero potuto ucciderlo quella sera stessa, decide di andare a liberarlo. Nel bel mezzo della notte, al buio, sfidando e vincendo tutte le sue paure, riesce, grazie ai consigli di Salvatore, a trovarlo in una gravina, rinchiuso in un altro buco, vicino alla fattoria dei Melichetti. Lo trova nudo, e dopo averlo liberato dalle corde che lo immobilizzavano, cerca di convincerlo a scappare ma lui affaticato e stanco non vuole muoversi, solo all'ultimo momento, proprio quando i sequestratori stavano arrivando per ucciderlo, si convince a scappare. Michele però non poteva fuggire poiché si era ferito nel liberare il suo amico, così il padre arriva con la pistola in mano e spara alla sagoma nel buco, pensando che fosse Filippo.


TEMA E MESSAGGIO

In questo romanzo l'autore alterna numerose tematiche, ognuna è caratterizzata da uno o da una serie di episodi; uno dei temi principali è l'amicizia, essendo questo un romanzo sull'amicizia, nella storia si trovano più esempi di amicizia per esempio quella tra Salvatore e Michele un'amicizia interrotta dal tradimento ma poi ricominciata dall'aiuto offerto nel momento del bisogno; o, soprattutto, quella tra Michele e Filippo, un legame fortissimo per il quale Michele è disposto a morire.

Un altro tema importante riguarda la società degli adulti, dove la parte negativa dell'uomo è prevalente, una società che i bambini non comprendono, essendo più ingenui e non consci del male e della corruzione.

Il messaggio che l'autore vuole dare ai lettori è la consapevolezza che non sempre tutto è come appare ai nostri occhi, ma nonostante nella nostra società, soprattutto in quella adulta, siano presenti molti aspetti negativi della vita umana, una speranza che si possa migliorare c'è: sono i giovani che seguendo la loro mentalità ingenua e positiva, possono rimanere estranei alla corruzione e mantenere ideali basilari come l'amicizia e la sincerità.


COMMENTO

Il libro a mio parere è ottimo, soprattutto per la semplicità del linguaggio e per la scorrevolezza. E' un libro da leggere tutto d'un fiato, infatti ha la capacità di rapire il lettore sin dalla prima ina e di coinvolgerlo intensamente fino alla fine sconvolgendolo poi nel finale. Tutto questo grazie a una  storia avvincente, ricca di colpi di scena, vissuta da chi legge in prima persona provando le stesse emozioni del protagonista.




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