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IPPOLITO NIEVO(1831-l861)
Lo analizziamo perché fra Verga e Manzoni ci sono 40anni di distacco e in questi si inserisce Nievo e poi per un interesse narratologico:il suo modo di narrare anticipa quello degli scrittori del 900(Joice,Svevo).Nievo muore giovanissimo e in pochissimi anni ha scritto di tutto(novelle,rom. Storici..)Riguardo il rom storico si dice sia stato inventato da manzoni in realtà nel 1816 Pietro Borsieririteneva il rom storico una necessità per la letteratura moderna.La pubblicazione dei promessi sposi avvenne nel 1827 ma abbiamo dei precedenti:Bertolotti,D'Azeglio,Guerrazzi, Falletti.Nel 1850 Manzoni scrive un saggio breve"de romanzo storico"dove esprime l'impossibilità di scrivere un rom storico.Lui infatti non riteneva il suo un rom storico..aveva tentato ma aveva fallito..o fai la storia o fai il romanzo.
Novellistica camnola:dove la vita contadina appare un paradiso terrestre.
-le confessioni di un italiano:ultimato nel 58 ma pubblicato postumo.L'io narrante è Carlo Altoviti,ottuagenario che ricorda.Carlo è la maschera di nievo.Questo per ampliare la materia narrativa.Nievo avendo 30 poteva riferirsi solo alla sua infanzia e giovinezza,così invece può narrare infanzia,giovinezza,età adulta e vecchiaia.Nuovo modo di raccontare,diverso da Manzoni che non centrava niente con la narrazione.Il tempo della narrazione da oggettivo diventa soggettivo:il passato di Nievo è il trapassato di Carlo,il presente di Nievo è il passato di Carlo.
TEMATICHE STORICHE:le vicende del territorio padano veneto dalla fine della repubblica veneta al risorgimento italiano.
TEMATICHE AUTOBIOGRAFICHE:infanzia al feudo di fratta,l'amore di carlino e pisana,amori di altre coppie,peripezie,ritrovamenti,sacrifici eroici,guarigioni.IL FLUSSO DI COSCIENZA RIVIVE,GIUDICA,AMALGAMA LE VICENDE STORICO AUTOBIOGRAFICHE DI CARLINO O NIEVO.
CONCLUSIONI OGGETTIVE:l'uomo non ha la qualità per vivere la storia che si svolge secondo un ritmo di dissoluzione che l'individuo non può che assecondare.
CONCLUSIONI SOGGETTIVE:la coscienza consente di riappropriarsi della storia e di viverla così come la si percepisce.
L'io narrante e l'io autore si sovrappongono ma non si identificano.Il tempo della narrazione apparentemente diacronico diventa sincronico(tutto avviene sullo stesso piano) e soggettivo.Sembra un romanzo realistico,in realtà è invenzione in quanto lui vive da vecchio,come se lo fosse ma in realtà non lo era.Anche il valore dei fatti si modifica..valgono nell'ottica del vecchio,hanno il valore conferito da carlino che li rivive ora come carlino bambino,ora come carlino giovane,ora come carlino vecchio.Nievo inventa il flusso di coscienza,immagina come un ottantenne possa vivere certe situazioni A 20 30 anni.Il tempo corrode,distrugge il progresso della storia..l'uomo si deve adeguare.Il senso della vita per Nievo?Sta nella coscienza di viverla.
1860:PRIMA DI VERGA
Alternarsi di 2 correnti:il positivismo in filosofia e il naturalismo in letteratura.Rientrano nel quadro della letteratura francese.in francia il massimo esponente è Augusto Comte.In francia perchèla Francia è una regione molto avanzata per il progresso industriale.L'industrilizzazione fa tutt'uno con l'economia capitalistica che porta a una borghesia molto molto forte a discapito del disagio che si andò a creare nelle periferie dei grandi centri urbani.Nasce una filosofia che ha il suo motto nell'industria,La fiolosofia positivista è l'unica realtà,l'uomo è un elemento della natura.Le coordinate da seguire sono3:AMBIENTE(milieu)RAZZA(race) e MOMENTO STORICO(moment).Questo metodo caratterizza il positivismo,gli intellettuali hanno una visione dinamica della società,non statica ma in progresso.La poesia cede il posto alla prosa.Trionfo del romanzo borghese,lo scrittore fa parte della società borghese,vive del suo lavoro.Nasce il romanzo sperimentale condotto secondo i criteri con cui si conduce una relazione scientifica.I romanzi non hanno lo scopo di divertire ma di DENUNCIARE i mali sociali a cui porre rimedio.In Italia è diverso perché non c'è classe borghese.L'intellettuale non ha un ruolo sociale,diventa borghese ma non vive di questo lavoro,fa il professore e arrotonda facendo l'intellettuale.Inoltre la maggior parte della popolazione era analfabeta e in questa condizione attecchisce il positivismo(romanticizzazione della scienza).L'intellettuale in Italai era in conclusione:borghese,anticlericale ateo e positivista e realista(PROSAverismo e POESIAispirazione classicista).
GIOVANNI VERGA(1840-l922)
Produzione molto vasta.Famoso in particolare per 2 romanzi;"I malavoglia"e "mastro don gesualdo".Croce li dedicò un ampio saggio:lui diceva che prima del 1874 i romanzi di Verga sono da buttare,sono romanzi d'appendice(in appendice ai romanzi).poi nel 1874 pubblica"Nedda"di ambientazione contadina,qui verga abbandona il romanzo d'appendice e comincia il verismo.poi abbiamo 2 raccolte di novelle che preludono ai romanziDi ciò che dice Croce 2 cose sono vere:Verga nelle prime opere tiene presenti gli scrittori di romanzi d'appendice e poi che Nedda è importante ma contemporaneamente scrive altri romanzi d'appendice(Eva),strano se Verga aveva cambiato stile..
1)PERIODO CATANESE.sta a Catania,interesse per il vero,fa il giornalista e scrive romanzi storici.Nel 1866 scrive un romanzo diverso:storia mondana,di vinti dal destino in un ambiente in cui si pensa che esistanano solo vincitori
2)PERIODO FIORENTINO;Il vero nei romanzi mondani:storia di una capinera(Maria,monacata a forza,muore folle in un convento perché l'uomo che ama per motivi patrimoniali sposa sua sorella).Eva(Enrico ama la ballerina Eva che per seguirlo lascia il teatro.per difficoltà economiche Eva torna sulle scene.Enrico per gelosia uccide un rivale e poi muore malato).I modelli di questo periodo sono Dumas,Hugo,Feuillet)
3)PERIODO MILANESE(FINO AL 1873):il vero fra mondanità e mondo rusticano.Nedda (una contadina vede morire di fame la sua bambina avuta da un contadino morto per una caduta da un albero)Tigre reale(Giorgio poeta fallito vive una passione mortale per una contessa russa che muore di tisi).Eros(un ,marchese sposa la cugina adele ma la tradisce provocandone la morte,poi si suicidia)
Con Nedda non c'è una svolta verista perché già nella prefazione a Eva si parla di fare una narrazione vera.Imitando questi scrittori fino al 1875 Verga pensa di imitare scrittori di romanzi sperimentali,il contributo per la conoscenza di scrittori veramente naturalisti gli è dato da 2 personaggi:Luigi Capuana:che dice che per essere veri,naturalisti gli scrittori devono assumere nei confronti della materia trattata l'atteggiamento del medico,dello scienziato..e poi De Santis che esortava gli scrittori italiani a imitare i naturalisti francesi.Verga però si mostrerà autonomo rispetto ai modelli . Vediamo come Verga intende il realismo:abbiamo la prefazione a Eva dove Verga diceva che non erano le cose raccontate a rendetre vera una narrazione ma il proposito di denuncia tramite l'arte delle ipocrisie della società borghese;poi una lettera a Treves in cui Verga dice che ciò che rende vera un'opera d'arte è l'immediatezza e l'oggettività,l'arte è vera nella misura in cui è espressione immediata dell'ambiente;nella lettera a Farina si chiede cos'è la realtà?e risponde che sono le cose per cui gli uomini soffrono,piangono..questo per l'argomento,poi abbiamo lo stile:lo scrittore è distaccato,la sua presenza nel romanzo non c'è,il romanzo deve sembrare essersi fatto da solo . Per Verga il romanzo non deve rivelare il peccato d'origine che è la rivelazione della mano dell'autore.Verga non ci dice che lo scrittore non ci deve essere ma deve sembrare che non ci sia.Nella lettera a Salvatore Paolo Farina emerge l'atteggiamento laico di Verga,scientificamente parlando la vita dell'uomo è un meccanismo,il progresso riguarda l'umanità non il singolo. Immaginiamo la storia dell'umanità come un cammino incessante,tutti camminano(il borghese, il nobile,il contadino)siamo tutti ingranaggi di una macchina chiamata progresso..i singoli ingranaggi non possono cambiare posto,se uno nasce proletario lì deve compiersi il suo destino,se poco vuole cambiare la macchina lo espelle.Un contadino che vuole fare il commerciante subirà la memesi(la vendetta della storia)sarà un vinto perché ha voluto occupare un posto che non è il suo.La condizione di vinto riguarda tutti,in qualsiasi classe sociale,Verga voleva fare un ciclo di 5 romanzi,il ciclo dei vinti,ciascuno dei 5 doveva essere uno studio scientifico relativo alla condizione di vinto che subisce chi non vuole seguire l'unica morale possibile,quella dell'ostrica(rimanere attaccato allo scoglio).Qui c'è la differenza con il realismo francese che crede nel progresso,studia la società per sanarla,è progressista.Verga è sempre realista ma è diverso dai francesi,lui vuole documentare la sconfitta dell'uomo nell'esistenza.E infine nelle lettera a Felice Cameroni Verga dice di aver sempre cercato di essere vero in tutto quello che ha scritto prima e dopo il 1874 senza preoccuparsi di essere romantico,classico,ecc..Le differenze tra Verga vecchio(prima del 1874)e il Verga nuovo(dopo il 1874) consistono nell'uso di mezzi espressivi diversi..Dal punto di vista delle INNOVAZIONI TECNICHE:l'autore se,Verga realizza l'impersonalità in modo diverso rispetto ai francesi che la concepirono come applicazione del metodo scientifico alla scrittura,lo scrittore è un medico che osserva descrive e analizza.Per Verga il modo migliore per rappresentare l'impersonalità è non esserci,non ire,come se i personaggi si raccontassero da soli.PIANO IDEOLOGICO:siamo negli anni di Darwin(sopravvivenza del più forte,lotta per la vita),la lotta si riproduce in ogni classe.I "Malavoglia" è lo studio dei vinti della classe più bassa;"Mastro Don Gesualdo" è lo studio di un vinto della borghesia in ascesa:Gesualdo voleva essere nobile un 'don',non li bastava essere 'mastro' così sposa nobile decaduta quindi il destino si vendica.'La duchessa di Leucra'(vinto della classe nobile),'L'onorevole Scipione'(vinto della classe politica)e 'L'uomo di lusso'(vinto della classe intellettuale) sono 3 romanzi rimasti allo stato di progetto in quanto Verga appartenendo alla classe dei benestanti(latifond.,propriet.)per il modo in cui concepisce l'impersonalità non riesce a essere assente,è troppo coinvolto,non riesce a essere impersonale.INSOMMA IL CRITERIO DELL'IMPERSONALITA' NON FUNZIONAVA PIU' QUANDO VERGA SI PROPONEVA DI RAPPRESENTARE FENOMENI DELLA CLASSE SOCIALE A CUI APPARTENEVA.Partendo dal presupposto che è vero ciò che osservo considerando gli uomini si trova davanti a uomini che recitano,dove la verità sta dietrouna maschera.Il metodo di Verga non andava bene perché per lui ciò che vedo è la verità,arriverà al punto in cui si fermerà(AFASIA DELLO SCRITTORE.impossibilità dello scrittore).Verga non scrive più quando torna in Sicilia,le uniche 2 novelle del ciclo complete sono quelle scritte a Milano.Eresia per il naturalista francese che osserva il fenomeno direttamente;Verga invece fa l'autopsia stando a distanza,è in grado di narrare,giudicare,essere vero stando lontano.Verga è realista?Se per realismo intendiamo quello francese NO!Se intendiamo l'espressione vera,autentica di una visione del mondo pessimistica era realista.Abbiamo 2 raccolte novellistiche:Vita dei campi e Novelle rusticane.
I MALAVOGLIA:E' la storia di una famiglia di pescatori distrutta dall'ambizione di trasformarsi in una famiglia di commercianti per soddisfare le velleità del giovane Ntoni mentre il nonno ammonisce a non abbandonare il proprio stato.La sventura li travolge ma loro continuano a lottare contro il proprio destino.
MASTRO DON GESUALDO:Muratore che si arricchisce e sposa una nobile;morirà solo in un palazzo privo di sentimenti.Il pessimismo di Verga diventa più cupo:l'unica legge è quella della roba.
I 2 MOMENTI DEL VERISMO VERGHIANO
1° MOMENTO:impassibilità "a parte obiecti"(Vita dei campi;Malavoglia)
dinamismo interno,eclisse dell'autore , regressione,estraniamento
ERLEBTE REBE , DIALETTICA ETICA
(discorso indiretto,lo scrittore porta le parole dei
personaggi senza virgolette) VALORI DISVALORI
MONDO RURALE MONDO MODERNO
2°MOMENTO:impassibilità "a parte subiecti"(novelle rusticane,Mastro don Gesualdo)
voce narrante esterna,riduzione dell'erlebte rede,dialettica(volto maschera,autenticitàin autenticità)
AFASIA:quando lo scrittore realista che crede che la realtà autentica sia quella che si vede e si tocca,non è più certo di questo si condanna all'afasia.
La sua produzione teatrale è significativa perché comincia con argomenti tipici della commedia borghese(il triangolo . )e poi passa ai drammi veristi(La lupa)dove mette in scena personaggi tratti del mondo contadino.Il teatro italiano prima di Verga aveva visto solo Goldoni che non poteva essere un modello per Verga.Lui non aveva modelli ecco perché parte da drammi borghesi.Se però il teatro può sembrare uno dei generi più autentici,più veri è di fatto molto meno autentico della narrativa o del romanzo.Il teatro infatti per arrivare al pubblico ha bisogno dell'attore come mediatore,che faccia vivere il testo teatrale.Tra l'autore e il pubblico c'è l'attore,il pubblico non è messo a diretto contatto con il testo,c'è l'attore.L'autenticità è solo apparente,di fatto il teatro è il max della finzione."Cavalleria rusticana" diventò un dramma in musica,Ma scagni fu l'inventore del melodramma verista che mise in scena i sentimenti della gente comune.L'opera venne musicata da Ma scagni,ebbe questa fortuna come anche il dramma interpretato da Eleonora Duse.Il fatto che di tutta la produzione Verghiana si ricordino solo questi dimostra ciò che Verga temeva:il testo ha avuto successo non di per se stesso ma per l'interpretazione musicale.
Possiamo parlare di romanzo epico? Si, ma non per le battaglie ma per il ritmo ciclico,ritornante,il racconto di un'unica vicenda in vari episodi(la gna Pina torna,non è inattesa,ma torna in vari,diversi periodi).
Che funzione hanno i proverbi? Attraverso i proverbi l'autore parla dei personaggi,senza descriverli.Sono le massime in cui si raccoglie la filosofia di vita di una società elementare..simbolo di saggezza,conosciuti perlopiù dagli anziani.
Verga ha una visione negativa del Risorgimento,il progresso è positivo visto da lontano,da vicino è negativo(ciò è evidente ne "la libertà").Il personaggio epico ha identità,quello romanzesco no.(Renzo è epico,stando a ciò che Abbiamo detto noi è romanzesco,nell'ottica del narratore è romanzesco).Il romanzo epico è una metafora,allegoria,i personaggi sono simbolici in ogni tempo.Il romanzo borghese è lio,degradazione dell'epico cavalleresco.Il ritorno a Itaca di Ulisse è l'acquisizione della propria identità,il romanzo borghese è aperto,la conclusione è aperta,il lettore vive giorno per giorno e quando pensa di essere arrivato a conclusione riparte . nei Malavoglia l'unico che parte è Ntoni,quindi romanzo epico simbolico.Toni è il personaggio epico moderno,gli altri no.
E' possibile per l'uomo avere un 'identità?Si, ma per quelli che non si muovono,che sopravvivono alla pertenza degli altri.Padron Toni è autentico,Alessi anche,Toni no,non ha trovato un'identità,l'ha persa per sempre!
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