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IVANHOE di Walter Scott
BIOGRAFIA AUTORE:
Walter Scott nacque a
Edimburgo nel 1771. Proveniente da una antica e nobile famiglia scozzese,
compì studi di avvocatura a Edimburgo e si diede alla carriera forense,
iniziando contemporaneamente l'attività letteraria. Il successo ottenuto
nel 1805 con il poemetto 'Il lamento dell'ultimo menestrello' gli
permise di diventare socio dei suoi editori e di stabilirsi, nel 1812, come un
signorotto feudale, nella grande proprietà terriera di Abbotsford
[Roxburghshire]. L'improvviso fallimento dell'editore, nel 1826 lo coinvolse
nella bancarotta e lo costrinse, per are i creditori, a uno sfibrante lavoro
letterario. Malato di cuore, morì a Abbotsford, al suo ritorno da un
viaggio sul continente, nel 1832. Scott cominciò a farsi conoscere con
alcune traduzioni delle ballate di Bürger (1796) e di Goethe (1799). Divenne
noto con una raccolta tratta da antiche fonti, di Canti di menestrelli della
frontiera scozzese (The minstrelsy of the scottish border, 1802-l803). Ottenne
un grosso successo con il poemetto narrativo Il lamento dell'ultimo menestrello
(The lay of the last minstrel, 1805). Ispirate alle antiche ballate sono ancora
i poemetti Marmion (1808), e La signora del lago (The lady of the lake, 1810).
Con Waverley, pubblicato anonimo nel 1814 (ma iniziato nel 1805) inaugura la
serie dei romanzi d'ambiente scozzese, che gli diedero ulteriore fama e
ricchezza. Seguirono: Guy Mannering (1815), Vecchia mortalità (Old
mortality, 1816; o: I puritani di Scozia), L'antiquario (The antiquary, 1816),
Rob Roy (1817), Il cuore di Midlothian (The heart of Midlothian, 1818), La
sposa di Lammermoor (The bride of Lammermoor, 1819).
In sintonia con il gusto romanticista è il romanzo ambientato
nell'England di Richard 'cuore di leone' e delle crociate, Ivanhoe (1820).
Siamo nel XII secolo, sullo sfondo dei contrasti tra sassoni e normanni.
Wilfred di Ivanhoe, lio di Cedric, ama lady Rowena, pupilla del padre e ne è
riamato. Cedric però ha deciso di dare Rowena in moglie a Athelstane di
Coningsburgh per riportare una stirpe sassone sul trono: bandisce Ivanhoe,
amico del re normanno Richard 'cuor di leone'. Il giovane va crociato al
seguito di Richard. In assenza del re, suo fratello Giovanni usurpa il trono.
Al ritorno dei crociati Ivanhoe, al gran torneo di Ashby-de-la- Zouche, batte
tutti i campioni dell'usurpatore. Ma i nobili normanni lo fanno prigioniero con
Cedric e Rowena, Athelstane, la bella Rebecca e il padre di lei Isaac. Sono
liberati da re Richard e da Robin Hood, alla testa di sassoni e fuorilegge.
Ivanhoe e Rowena si sposano, Rebecca che ha sempre amato Ivanhoe, lascia
l'Inghilterra con il padre.
'Ivanhoe', insieme al Quentin Durward (1823), ambientato nella Francia
di Luigi XI, lanciò la voga del romanzo storico in cui convergono
l'ispirazione fantastica e la ricerca erudita e 'antiquaria'.
Ad 'Ivanhoe' seguirono i romanzi Il monastero (The monastery) e
L'abate(The abbot), entrambi del 1820 e ambientati nella Scozia di Mary Stuart.
Kenilworth (1821) è ambientato nell'England di Elizabeth I. Le avventure
di Nigel (The fortunes of Nigel, 1822) sono ambientate nel- l'England di James
I. Con Redgauntlet (1824) si torna all'ambiente scozzese. Il pozzo di san Ronan
(St.Ronan's well, 1824) è una tragica storia collocata in ambiente
contemporaneo. Il talismano (The talisman, 1825) si svolge in Terrasanta, al
tempo di Richard 'cuor di leone'.
Oltre ai numerosi romanzi successivi al fallimento economico, si ricordano anche
nove volumi di una 'Vita di Napolé on' (Life of Napoleon, 1827).
Scott fu un divulgatore di alcuni elementi del romanticismo: la storia e lo
spirito nazionale, l'amore per il pittoresco e per il medievale, le coloriture
esotiche di molta sua produzione in versi. Un divulgatore degli aspetti
più esteriori e appariscenti, attraverso un'opera narrativa che è
una vera galleria del folclore, e che possiede vigoroso ritmo epico. Nei
romanzi della Scozia recente e contemporanea, la macchinosità tecnica e
il conservatorismo di Scott si attenuano grazie a freschi toni
comico-popolareschi e ad intuizioni più realistiche sulla dialettica
passato-presente, tradizione-progresso, individuo-collettività. Altrove
egli si rifugia nella storia, inseguendo il sogno romanticista
dell'irrecuperabile, nobile, vitale passato. Equilibrato, pieno di buon senso e
di humour, è estraneo alla sensibilità ro manticista più
tormentata, rifugge dal misterioso e dal terrifico. Si preoccupa sempre di
spiegare in termini di logica comune ciò che può sembrare
soprannaturale. La sua opera di razionalizzazione, l'adesione alla
realtà concreta, poggiano in Scott su una rara abilità
descrittiva e su una notevole penetrazione psicologica. I personaggi si muovono
in una fitta rete di rapporti sociali: tra uomo e uomo ma anche tra l'uomo e la
sua terra, l'ambiente, la tradizione. Essi sono osservati minuziosamente
partendo dall'esterno, finché non emerge il loro nucleo interno, di vivezza
tangibile. ure e trame presentano poche variazioni, hanno qualcosa di
meccanico. La sua opera, esuberante per linee e colori, ha esercitato un
fascino profondo su lettori e letterati in epoca romanticista e oltre. Grazie a
lui soprattutto si deve l'inizio (o il rinizio) del nuovo genere letterario,
quello del romanzo storico.
TRAMA ROMANZO:
La vicenda si colloca nell'Inghilterra del XII secolo sullo sfondo dei contrasti tra sassoni e normanni. Ivanhoe, lio di Cedric, ama, riamato, lady Rowena. Ma Cedric ha deciso di dare in moglie Rowena a Athelstane per riportare una stirpe sassone sul trono e bandisce Ivanhoe, amico del re normanno Riccardo Cuor di Leone. Il giovane va crociato al seguito di Riccardo mentre, assente il re, Giovanni usurpa il trono. Al ritorno dei crociati, Ivanhoe batte tutti i campioni dell'usurpatore. Ma i nobili normanni lo fanno prigioniero con Cedric, Rowena e Athelstane. Vengono però liberati da re Riccardo e Robin Hood. Ivanhoe e Rowena infine si sposano.
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