Il
Bullismo: dinamiche e rimedi Tutti noi sappiamo, dagli ultimi
fatti di cronaca nelle scuole, quanto sia pericoloso il 'bullismo'. Ma forse nessuno di noi si è mai
posto queste domande: Che cosa è il bullismo?
Cosa lo scatena? E soprattutto, come rimediare?Il bullismo
è una forma di oppressione da parte di ragazzi prepotenti, che produce
disagi alle vittime, ragazzi più deboli che non sanno difendersi. Il
termine bullismo deriva dalla parola Bulling ed è una forma di oppressione, dunque, in
cui la vittima viene umiliata e intimidita da un suo coetaneo prevaricatore. Il
comportamento del bullo inizia a ferire la vittima non solo verbalmente, ma
anche fisicamente. Dopo che la vittima viene umiliata non è più
la persona che era prima: non vuole andare più a scuola per evitare
altri abusi, si sente responsabile di attirare su di sé i dispetti dei bulli e
perde autostima, sicurezza e fiducia in se stesso. Le cause del bullismo sono varie tra queste c'è proprio la
vulnerabilità della vittima che è più sensibile del
normale e non sa difendersi. Un 'altra causa importante può essere la
mancanza di sostegno da parte dei genitori e degli insegnanti. Al giorno d'oggi
anche con alcuni video-giochi violenti si può essere indotti a divenire
bulli e ad agire violentemente sui più deboli. Di fatto, sono
sconsigliati dal ministro della pubblica istruzione, dal momento che i giochi
contengono scene di aggressione che condizionano alcuni giovani predisposti
alla violenza. Il danno all'autostima della vittima si mantiene nel tempo e
induce la persona ad un considerevole disinteresse verso la scuola e, talvolta,
alcune vittime diventano a loro volta aggressori. La prima efficace risposta
sta nell'operatività educativa degli adulti, i docenti devono
coordinarsi tra loro e con la famiglia per intervenire con la medesima fermezza
di fronte alle grandi e piccole prepotenze. Infine, i destinatari di questa
azione educativa non devono essere solo i 'bulli' e le 'vittime
', ma l'intero gruppo-classe compresi gli alunni neutrali che cercano di
non farsi coinvolgere.