Il Pensiero di Manzoni
Dalla
sua prima educazione illuminista, Manzoni conservò gli ideali di
democrazia e giustizia che rimasero in lui sempre vivi, armonizzati con la fede
cattolica e la cultura romantica e i contatti con gli intellettuali Francesi e
i liberali Napoletani lo spinsero ad interessarsi della storia e soprattutto
del "popolo", per secolo oppresso e disprezzato dalle classi aristocratiche.
Queste
esigenze liberali e democratiche si coniugarono con quelle del cattolicesimo da
cui, secondo Manzoni, derivano i più nobili ideali umani. Il male, e il
dolore, cosi tragicamente presenti nella storia e nella vita dell'uomo,
dipendono dal fatto che gli uomini hanno dimenticato i principi cristiano
(amore per il prossimo, solidarietà, bontà, carità, umiltà
ecc.). La rivoluzione francese aveva voluto realizzare gli ideali di
uguaglianza, fratellanza e libertà con la violenza e le stragi
(ghigliottina). Manzoni rifiutava ogni forma di violenza in quanto sosteneva
che non si può realizzare la fratellanza uccidendo il prossimo, questi
metodi sanguinari e rivoluzionari, violenti avviliscono la dignità
umana, invece il cattolicesimo esalta l'uomo che è stato creato a
immagine e somiglianza di Dio. Solo applicando i principi cristiani si può
creare una nuova società più giusta e libera, attenta alle
esigenze delle masse sfruttate e vittima dei potenti. Manzoni è stato il
primo scrittore che nelle sue opere ha trattato gli umili e gli oppressi,
desiderosi di giustizia e di uguaglianza perciò la sua poesia può
definirsi democratica. Egli aveva una visione pessimistica della vita perché
osservava che il male e la cattiveria prevalgono, mentre il bene soccombe
però nello stesso tempo sosteneva che la vita terrena è poco
importante, in quanto ciò che ha valore è l'aldilà; Dio
non ha promesso la felicità all'uomo sulla terra dove tutto è
passeggero ma in un altro mondo, metafisico ed eterno solo a coloro che hanno
seguito i suoi insegnamenti. Il cattolicesimo di Manzoni è progressista
e liberale, anche se riconosce la condizione drammatica dell'uomo costretto a
subire la lotta tra il bene e il male. Inoltre Manzoni riteneva che le vicende umane, i fatti
storici, sono voluti e guidati da Dio-Provvidenza, che realizza sulla terra i
suoi piani di redenzione e di finale trionfo del bene (CONCEZIONE
PROVVIDENZIALISTICA DELLA STORIA). La vita dell'uomo non è un tragico
cammino verso il nulla eterno, ma una conquista vera e travagliata della
felicità eterna.