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Il principio della legalità, valore universalmente condiviso, è spesso oggetto di violazioni che generano disagio sociale e inquietudine soprattutto nei giovani.
Sviluppa l'argomento, discutendo sulle forme in cui i vari organismi sociali possono promuovere la cultura della legalità, per formare cittadini consapevoli e aiutare i giovani a scegliere un percorso di vita ispirato ai valori della solidarietà e della giustizia.
Se gli uomini vivessero come animali, l'istinto li porterebbe ad impossessarsi di tutto ciò che serve loro per soddisfare i propri bisogni naturali e ad evitare ciò che li disturba; ne conseguirebbe inevitabilmente un perenne stato di lotta: il più forte sopravvivrebbe a danno del più debole destinato a soccombere. Gli uomini però possiedono sia lo spirito di conservazione che la ragione, scelgono ciò che loro conviene maggiormente: si accordano con i propri simili, rinunciando ad avere diritti naturali su tutto e su tutti e autorizzando la legge a stabilire quali sono i comportamenti da tenere e quali quelli da evitare. È così che nasce la società civile con le sue regole e le sue limitazioni.
La trasgressione delle leggi avviene per ottenere dei vantaggi personali violando il principio di legalità, valore universalmente condiviso, e generando disagio sociale e inquietudine. Queste violazioni vanno dalle più insignificanti alle più gravi, dalle baby gang, dove dei ragazzini derubano i coetanei e li costringono con violenze verbali e fisiche a tacere, alla mafia, organizzazione malavitosa gerarchizzata che si conura come un sovrastato.
Le motivazioni che spingono le persone a trasgredire le leggi sono anch'esse svariate e abissalmente diverse. Ad esempio il ragazzino che sottomette e deruba il coetaneo lo fa per ottenere soldi facili con cui comprarsi vestiti firmati, alcol, droga, ma anche per il desiderio di superiorità e di potere sugli altri, generato spesso da disagi personali o familiari, o talvolta semplicemente dalla noia.
La mafia si conura invece come alternativa allo stato riconosciuto nazionale, cioè come una sorta di organizzazione indipendente all'interno dello stato, con il quale entra in conflitto o talvolta raggiunge un compromesso infiltrandosi nelle istituzioni.
Un altro caso di violazione della legalità purtroppo in questi giorni tornato prepotentemente d'attualità è quello della violenza negli stadi. I tifosi provano un senso di esaltazione nel manifestare con la violenza il loro odio verso la polizia e le regole e dunque nei confronti della legalità. Questo esempio può forse chiarire meglio come alla base delle violazioni ci sia una sbagliata cultura di fondo che contraddice il principio della legalità nella sua essenza, ovvero vede lo stato con le sue istituzioni come una limitazione, un avversario che ci priva della libertà, quando al contrario lo stato dovrebbe rappresentare quel compromesso tra i cittadini dettato dalla ragione, che con le sue regole, le leggi, permetta la convivenza pacifica tra gli individui.
Per promuovere una cultura della legalità gli organismi sociali, in particolare le scuole, dovrebbero trasmettere l'ideale di legalità come qualcosa di conveniente per l'individuo, non come una privazione, ma come ciò che permette di vivere liberi senza calpestare i diritti delle altre persone. Inoltre potrebbe essere utile affrontare problemi come quello della mafia perché guardandone la pericolosità e drammaticità i giovani possano rendersi concretamente conto di quanto la il rispetto della legalità costituisca una via di giustizia. La legalità può essere presentata ai giovani facendo conoscere loro personaggi che hanno incarnato questo valore, dando la loro vita per difendere i principi dello stato, come ad esempio i giudici Falcone e Borsellino, che persero la vita assassinati dalla mafia.
Sono anche convinto però che per quanto l'educazione possa sensibilizzare una persona, molto dipenda dalla morale personale e dalla coscienza che possono portare un giovane a seguire un percorso di vita ispirato ai valori di solidarietà e giustizia. Questo non è facile soprattutto per coloro che vivono circondati dall'illegalità, ai quali per intraprendere un percorso nella legalità è necessaria non solo la volontà, ma anche un atto di coraggio.
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