LA MORTE DI UN IMPIEGATO di Anton
Cechov
Una magnifica
sera Ivan Cervjakov, era comodamente seduto in una poltrona di seconda fila al
teatro di operette e assisteva allo spettacolo, quando all'improvviso Cervjakov
starnutì. Si asciugò la bocca e il naso con il fazzoletto e
controllò di non aver dato fastidio a nessuno. Si accorse di un
vecchietto seduto davanti a lui che si asciugava accuratamente il collo,
borbottando parole incomprensibili. Cervjakov lo riconobbe, era un pezzo grosso
delle ferrovie, con molta delicatezza chiese scusa, e l'uomo gli disse che non
importava, di lasciare stare. Durante lo spettacolo Cervjakov non si sentiva
tranquillo così durante l'intervallo tornò a chiedere scusa a Brizzalov.
Arrivato a
casa Cervjakov ne parlò a sua moglie che gli consigliò, per il
giorno dopo, di andare a scusarsi con l'entità. E così fece si
ricusò e Sua Eccellenza gli ripeté che non importava, ma Cervjakov non era ancora convito che Brizzalov
avesse capito le sue scuse, così
il giorno seguente tornò per l'ennesima volta nell'ufficio, ma Sua
Eccellenza lo cacciò via urlando, Cervjakov se ne tornò a casa,
si sdraiò sul divano e . morì.